Torna a farsi vivo Stefano Santabarbara, alias My dear Killer, a sette anni dall’esordio “Clinical shyness”. Tuttavia, in questi anni, dal punto di vista musicale, non è stato proprio con le mani in mano, perché ha partecipato a progetti di alcuni amici e colleghi.
Le dieci tracce di questo lavoro sono tutte strutturate sul binomio voce-chitarra acustica. Il sound, infatti, è costituito da un folk introspettivo e minimale, con rumori che restano sullo sfondo.
Questi noises sono a volte inquietanti e preoccupanti, altre rassicuranti, altre ancora sono prefetti per completare il sound. Il modo di cantare di Santabarbara è molto caldo e denso di pathos, quindi molto calorosa. “The electric dragon of Venus” è un disco complesso che va ascoltato con meticolosità, per decifrare tutte le sfumature che ad un primo ascolto non emergono.
Soltanto dopo alcuni ascolti emergono le tante sfaccettature, proprio come un disco di Nick Drake e dei Willard Grant Conspiracy.
Vittorio Lannutti