Articolo di Stefania Clerici (2 maggio) – foto di Davide Merli (1 maggio)
Dopo le cinque anteprime europee a Berlino, Zurigo, Monaco, Parigi, Madrid e le date del 27 e 28 aprile a Torino, l’Atlantico Tour di Marco Mengoni è arrivato a Milano per un quartetto di date tutte sold out che vedo il ritorno sul palco del Re Matto dopo 3 anni di digiuno dalle scene.
Uno show elegante e colorato, che sa intrattenere, far divertire, cantare a gran voce e che conferma a pieno titolo la crescita artistica dell’artista. Ma Atlantico non è solo sul palco: ogni data è stata preceduta da un flash mob, a Torino con la Banda Mirafiori in Via Roma, a Milano in piazza Duomo con la banda D’Affori. Dalla parata di quartiere alla tecnologia 3D: per entrare nel palazzetto ogni spettatore – scaricando l’App Marco Mengoni – può con la realtà aumentata vivere esperienze extra: vedere le prove del live, farsi un giro sul set del video di Muhammad Alì e partecipare al Marco Mengoni Live Quiz, una sfida all’ultima curiosità sul cantante per ingannare l’attesa dell’inizio del live.
Alle 21,15 ecco che lo show comincia: sulle note di Muhammad Ali e un kabuki che nasconde palco e artisti, salpiamo sull’inizio della setlist che raccoglie venticinque pezzi, un medley e due monologhi (Sei Tutto e Mondo Loon). Solo alla fine della prima canzone si svela la scena, articolata su tre livelli: sullo sfondo un muro di ferro, ai lati e sopra la scatola del palco luci al led e laser che trasformano lo stage in un set da musical, infine uno schermo trasparente ad alta risoluzione proietta all’evenienza visual diversi ad ogni brano.
Il numero 3 domina anche la costruzione dello spettacolo, diviso in tre atti: la prima caratterizzata dai pezzi più pop come Voglio, Ti ho voluto bene veramente, In un giorno qualunque, Atlantico e Pronto a correre, ma dopo il primo monologo ecco entrare in una parentesi più soul e calda, con brani più recenti e rivisitati: Buona vita viene riarrangiata con il Company Segundo de Buena Vista Social Club e Proteggiti da me è introdotta dai coristi con il gospel di A Change Is Gonna Come. Il viaggio nelle sonorità del mondo continua con La casa Azul che ci catapulta in Messico e Amalia, cantata in un pezzo in portoghese.
La terza parte dello show vede protagonisti i brani storici di Mengoni: su Guerriero, compaiono delle passerelle laterali sopraelevate che innalzano l’artista fino alle tribune, il medley di 20 sigarette/Le cose che non ho/Non passerai è un’infilata di adrenalina, che raggiunge il suo apice in Esseri umani, su Credimi ancora Mengoni si diverte con gli acuti, facendo un mash up tra Amazing di Kanye West e Pastime Paradise di Stevie Wonder.
La remise è affidata alla romanticissima L’essenziale, con chiusura di un saluto di benvenuto e non di addio: Hola!
Un eccezionale Mengoni che conferma di essere uno degli artisti più interessanti della scena musicale italiana: nato dalla fucina di talenti di X Factor ha saputo con il suo virtuosismo vocale fare la cifra distintiva del suo stile, ma con duro lavoro e un’onesta artistica non comune ha confermato di essere meritatamente votato al successo. Bravo Marco!
Clicca qui per vedere le foto di Marco Mengoni a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).
MARCO MENGONI – La scaletta del concerto di Milano
Muhammad Ali
Voglio
Ti ho voluto bene veramente
In un giorno qualunque
Dove si vola
Sai che
Atlantico
Pronto a correre
Monologo: Sei Tutto
La Ragione Del Mondo
Buona Vita
Parole in circolo
Proteggiti da me
Dialogo Tra Due Pazzi
La Casa Azul
Onde
Amalia
Monologo: Mondo_Loon
Guerriero
Mille Lire
20 sigarette
Esseri umani
Credimi ancora
Io ti aspetto
L’essenziale
Hola
