Foto di Elisa Hassert – Articolo di Stefania Clerici
Il Milano Rocks si è chiuso sabato sera e ne sentiamo già la mancanza! Dopo i concerti di Imagine Dragons e Franz Ferdinand / The National, per l’ultima data si sono registrate 20 mila persone sotto al palco per vedere Mike Shinoda in versione solista e i Thirty Seconds To Mars.
Alle 21.30 tutto è pronto per l’ingresso di Jared Leto e i suoi 30, ma dimeticate i fasti e lo show tutto luci e glam del Monolith Tour dei palazzetti a cui abbiamo assistito a Bologna lo scorso marzo. A scintillare qui c’è la giacca di pailette del frontman del gruppo, la cui voce e carisma basterebbero da soli a reggere il live: Shannon alla batteria viene nominato solo verso la fine dello show (e forse solo per il legame di parentela ma non per effettiva partecipazione…), mentre tutto il set di chitarra, basso, pianole, synth e basi viene relegato al lato sinistro del palco al fido turnista Stephen Aiello. La mancanza di Tomo, ormai ufficiale da giugno il suo abbandono del gruppo, insomma non si sente più di tanto e tutto il live è concentrato su Jared.
Si comincia dal buio all’esplosione di Monolith che accende il parterre sotto allo stage di Milano Rocks: Leto è in gran forma e dietro quegli occhiali scuri molto Holliwoodiani catalizza l’attenzione di tutte (e tutti). L’infilata da ballare e saltare prosegue con Up in the Air e Kings and Queens, che vengono dedicate a i presenti. Sul coro di This Is War, il frontman invita il suo pubblico ad inneggiare alla musica e viene seguito sotto palco dai fan.
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Finalmente quella mina saltellante e vagante si “calma” un attimo e, tolti gli occhiali che rivelano due occhi blu mare che Night King di GoT scansate, ci dichiara il suo amore per il nostro Belpaese “avete delle città bellissime e tantissime bellezze artistiche, avete cibo buonissimo, voi siete bellissimi… Io vorrei comprarmi casa qui”. Caro Jared, saresti il benvenuto! Il tempo di interagire con il suo pubblico prosegue ed è la volta dei coming up onstage: ci sono ragazzi vestiti da unicorno che spiccano sulla platea e vengono chiamati, ci sono le pin up girls con parrucche colorate, c’è Diego di 13 anni che balla sul palco scatenando un movimento di anche inaspettato… la festa continua su Dangerous Night e non si può che continuare a saltare anche noi sui ritmi dei 30STM.
L’infilata dance prosegue con From Yesterday e Do or Die per poi scivolare nella parte più ballad con Love Is Madness e Hail to the Victor. Si scivola verso la fine del live con il grand classico City of Angels, Rescue Me e Hurricane, tra i pezzi più amati del concerto di ieri e poi un salto nel passato con Bury Me: gridata a gran voce, porta Leto a scendere dal palco e a mischiarsi tra le prime file. In transenna è tutto un’ammassarsi di smartphone, e mani e corpi che cercano di toccare, sostenere, abbracciare il loro divo così vicino al suo pubblico. Forse il momento più rock e umano del live di ieri, in cui il frontman ha dismesso i panni irraggiungibili della star per arrivare ai fan (invece che far salire loro sul palco).
Il gran finale è affidato all’inno di Walk on Water e la conclusione, senza remise o encore, è su Closer to the Edge che vede salire sul palco più di un centinaio di persone, schierate a ballare e cantare attorno a Leto che salta da una parte all’altra dello stage: coriandoli e un’esplosione di luci e suoni concludono questo adrenalinico live che chiude la 3 giorni di rock a Rho nell’Area Experience.
Appuntamento all’aperto per la prossima estate, con l’ormai annunciato Firenze Rocks 2019, I-Days Festival e Milano Rocks 2019. Stay tuned!
THIRTY SECONDS TO MARS – scaletta del concerto di Milano – 8 Settembre 2018
Monolith
Up in the Air
Kings and Queens
This Is War
Dangerous Night
From Yesterday
Do or Die
Love Is Madness
Hail to the Victor
City of Angels
Rescue Me
Hurricane
The Kill (Bury Me)
Walk on Water
Closer to the Edge
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