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Reportage Live

La musica c’è sempre stata: il racconto e la scaletta del concerto dei MINISTRI a Roncade (Treviso)

Ministri | Divi
Ministri | Foto Credits Davide Carrer | New Age Club

“Sicuramente ci ricorderemo dove eravamo quando questa pandemia è finita”

Il giorno, il 31 Marzo 2022, una data da segnare con il cerchietto rosso nel calendario e che rappresenta la fine di un lungo incubo che ha radicalmente cambiato le vite di ognuno di noi.

La location, il New Age Club di Roncade, uno di quei luoghi dove molti hanno legato ricordi indelebili negli ultimi 20 anni di vita e che si temeva non avrebbe più riaperto le porte per far riabbracciare al pubblico la mitica “colonna”.

La band, quei Ministri, che da sempre hanno legato i propri live al New Age, quell’alchimia che solo una pandemia mondiale poteva mettere in pausa.

Il pubblico, che per due lunghi anni abbondanti ha atteso pazientemente di poter liberarsi in una serata spensierata.

Tutti questi fattori insieme dipingono perfettamente una serata di cui tutti avevano bisogno, dai Ministri, oggi in formazione completa di 5 elementi, emozionati e vogliosi come non mai di riprendere gli strumenti in mano e di aizzare la folla, al pubblico, che non poteva scegliere band migliore per tornare timidamente a scrollarsi di dosso la polvere. Ed allora ogni nota, ogni gesto, ogni momento come lo stage diving con shottini (ormai un must dei concerti dei Ministri nel trevigiano), diventano vecchi riti che pensavi di non poter più rivedere.

La musica dei Ministri mai come oggi assume dei significati profondi, non solo per l’energia sprigionata, ma soprattutto per i testi di Federico Dragogna, quasi profezie che mestamente negli anni si stanno avverando.

Ministri
Ministri | Foto Credits Davide Carrer | New Age Club

Si parte forte con la nuova “Peggio di niente” in apertura estratta dall’EP “Cronaca Nera a Musica Leggera”, per poi scaldare i motori con la loro prima hit “Non mi conviene puntare in alto” (datata 2006 ed unico estratto dall’album “I soldi sono finiti”). Il classico “Comunque” apre la strada a “Gli Alberi” (curiosamente anch’esso unico estratto di “Fuori”). 

“E guarderemo da lontano le guerre / Che incendieranno la nostra città” l’attualità torna a galla appunto nei testi che riprendono vita e significato. Dalla sgradevole attualità della cronaca si passa velocemente all’attualità dei Ministri, con le nuove “Scatolette”, “Inferno” e “Numeri”. Ma ormai è chiara l’unione tra chi canta sul palco e chi finalmente torna a sudare tra il pubblico, l’emozione di chi scrive e canta è la stessa di chi in questi lunghi anni di isolamento forzato ha ascoltato quei pezzi ed immergendo la propria musica nei suoi molteplici significati. Non stupisce quindi la scelta di “Sabotaggi” (curiosamente l’unica estratta da “Cultura Generale”), “I tuoi weekend mi distruggono” e “Tra le vite degli altri” (anch’esso unico pezzo estratto dall’ultimo album “Fidatevi” datato 2018).

Federico Dragogna | Foto di Cangia

Si arriva quindi al cuore dell’intero live, con i passaggi obbligati: “Tempi bui” può essere la canzone emblema di tutto il periodo storico a cui siamo costretti, “Vicenza” richiesta prepotentemente dal pubblico veneto e a cui i Ministri quasi si arrendono ad eseguire come un pedaggio quando transitano a queste latitudini e terminando la carrellata datata 2009 con “Il bel canto”, continuata a cantare dal pubblico ben oltre la chiusura del pezzo, un sottofondo commovente ad accompagnare tutta la pausa prima del ritorno sul palco dopo il classico the caldo negli spogliatoi.

Si alzano i decibel con “Spingere”, si torna a coccolarsi con “Palude” per poi provare il sistema antisismico del New Age con “Diritto al Tetto”, per niente invecchiata nonostante gli ormai 13 anni sulle spalle e che non poteva che chiudersi con una cit. al “Fight for your right to party” dei Beastie Boys. “Abituarsi alla fine” chiude una serata meravigliosa che ha scaldato moltissimi cuori, non solo tra il pubblico.

Avevamo più bisogno noi dei Ministri o loro di noi? La risposta è semplice, avevamo tutti bisogno di questa serata, il riabbracciare una normalità che prima davamo per scontata e che oggi respiriamo finalmente a pieni polmoni, gridandolo scaramanticamente sottovoce, ma urlandolo a squarciagola nell’intimità di un live al chiuso. “Live al chiuso”… non è bellissimo poterlo riscrivere?

Cover: Foto Credits Davide Carrer x New Age Club

MINISTRI – Le prossime date del tour
04.04.2022 – TORINO – HIROSHIMA MON AMOUR sold out
07.04.2022 – ROMA – ORION
15.04.2022 – PERUGIA – AFTER LIFE
16.04.2022 – PINARELLA DI CERVIA (RA) – ROCK PLANET
21.04.2022 – POZZUOLI (NA) – DUEL BEAT
23.04.2022 – FIRENZE – VIPER
24.04.2022 – BOLOGNA – ESTRAGON
29.04.2022 – TREZZO SULL’ADDA (MI) – LIVE CLUB

Biglietti in vendita a questo link > https://bit.ly/ministri2022

MINISTRI – La scaletta del concerto di Roncade (Treviso)
Peggio di niente
Non mi conviene puntare in alto
Comunque
Gli alberi
Scatolette
Inferno
Numeri
Sabotaggi
I tuoi weekend mi distruggono
Tra le vite degli altri
Tempi bui
Vicenza (La voglio anch’io una base a)
Il bel canto
– – – – – – – – – –
Spingere
Una palude
Diritto al tetto
Fight For Your Right (Beastie Boys cover) – accenno
Abituarsi alla fine

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