Articolo di Roberta Ghio | Foto di Rossella Mele
Nonostante le prime tinte di inverno stiano cambiando i colori ai nostri quotidiani, è una serata dall’atmosfera calda e soffice al BIKO di Milano, lo spazio creativo di via Ettore Ponti, che, nella prima domenica di novembre, ospita Davide “Boosta” Dileo e il suo Post Piano Session Tour.
Post Piano Session è l’ultimo progetto musicale dell’artista, co-fondatore e tastierista dei Subsonica, produttore, autore, compositore e DJ. Un disco che esce in sei parti (attualmente sono disponibili i primi 3 capitoli, l’ultimo arriverà il 30 dicembre): “è quello che una volta si definiva un concept album – racconta Boosta nell’unico momento di pausa – e quindi serve un pochino di tempo per assimilarlo. A me, permette di mettere dentro tutti i pezzi che ho amato e che ho scritto, senza sprecarne nessuno”.
Ma veniamo appunto alla live. Entrando nella sala principale, veniamo avvolti da luci soffuse. Sul palco, candele a terra, un pianoforte a coda, tastiere, sintetizzatori e controller. Sotto, tappeti e cuscinoni per poter godere il concerto da quella dimensione. Non mancano ovviamente sedie, poltrone e, gesto gentile e molto apprezzato, cartoline, con l’immagine ed i ringraziamenti dell’artista (i posti a sedere, comunque, non basteranno).

Ed è proprio con i ringraziamenti che, alle 22.00, inizia il live: “Grazie davvero di essere venuti qui stasera e di aver deciso di passare la domenica sera insieme a me – e prosegue – Questo è un concerto che vi invito a leggere e ad ascoltare come fosse veramente la colonna sonora del vostro silenzio. Spero e mi auguro possa essere uno strumento di viaggio.”
Da quel momento in poi, a parlare, la musica. Un brano di seguito all’altro (tratti non solo da Post Piano Session – esplorato principalmente nella seconda parte – ma anche da Facile, del 2020), sapientemente scelti per guidarci – con i giusti spazi e i giusti respiri – ognuno nel proprio viaggio, e dare vita ad un live introspettivo, di grande pathos. Un live in cui le note penetrano e pervadono il silenzio palpabile di una sala concentrata e connessa con e grazie all’artista che, con molta sincerità e trasparenza, si mette a nudo, donando generosamente quello che è il suo mondo, le sue ispirazioni, le sue emozioni tradotte in suono. E lo fa in maniera totalitaria e senza fronzoli.
Chino sul pianoforte in tenuta casual, non lo vediamo praticamente mai in volto, ma ne osserviamo i movimenti, nello spostarsi dai tasti bianchi e neri, da cui nascono le note classiche, ai fratelli moderni, dal suono elettronico. Lo vediamo all’opera sui sintetizzatori, piuttosto che posizionare strumenti tra le corde del pianoforte, tutto volto alla ricerca di quel determinato suono. Il risultato, una perfetta unione di classico e moderno, potenza ed energia.

Boosta, che su altri palchi abbiamo visto suonare e saltare attaccato ad una enorme molla e metri di strumentazione, che ci ha fatto ballare e sudare, su questo palco si rende quasi trasparente, per mostrarci il suo io interiore e, di conseguenza, guidarci ognuno dentro al proprio. Una menzione va al pubblico. Molti i presenti, ma tutti immobili e in silenzio. Qualche telefono qua e là per immortalare alcuni momenti, ma nessun via vai verso il bar, nessun brusio, nessun check sui risultati sportivi. Nulla. Tutti totalmente rapiti dalle note e intenti a seguire le proprie emozioni: ieri sera ognuno di noi ha fatto il proprio viaggio (e poco aggiungerebbe raccontarvi il mio).
Non è un concerto convenzionale perché non è musica convenzionale e non è neanche un concerto da ritenersi “rilassante” perché serve concentrazione. Ma dopo essere passati tra abbracci morbidi, scosse, suoni ficcanti, turbamenti e dolcezza, ci restituiamo a noi stessi, rinfrancati e con pace interiore. È un qualcosa di forte e molto bello.
Non perdete l’occasione di conoscere questo lato di Davide Dileo e regalatevi un momento per lasciarvi guidare attraverso le diverse tinte del suono (frutto di passione e ricerca) da chi conosce la via e sa dove condurre.
Un grazie a Boosta per la sua generosità.
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