Il nome più rappresentativo della musica elettronica contemporanea, l’uomo che ha portato la techno fuori dai dancefloor; ha creato una performance sonora con Anish Kapoor e si esibirà al Guggenheim Museum di New York.
RICHIE HAWTIN
with support from: GAISER LIVE – HOBO – JORAN VAN POL – B.CONVERSO
MARTEDI 31 DICEMBRE 2013
MILANO – EAST END STUDIOS
SPAZIO 90 – VIA MECENATE 90
Magazzini Generali e Capodanni D’Italia in collaborazione con Daze e Vivo Concerti presentano: Richie Hawtin, il nome più rappresentativo della scena elettronica contemporanea, a Milano la notte di Capodanno per accogliere il 2014 agli East End Studios. A breve, sarà annunciata una seconda sala, e un nuovo headliner che andrà a completare la line up della serata.
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Richie Hawtin
Nato musicalmente nella scena dei club clandestini di Detroit, la sua fama è cresciuta fino a trasformarlo in una vera e propria leggenda della musica Techno, da anni costantemente in tour in giro per il mondo.
Musicista, DJ e artista concettuale, ha dimostrato di essere un inarrestabile innovatore della musica elettronica contemporanea. Richie Hawtin è infatti l’uomo che sta dietro le etichette techno Plus 8 e Minus, dietro gli pseudonimi Plastikman e Fuse, ed è l’autore di brani minimal che hanno rivoluzionato la musica elettronica e contemporanemante l’hanno portata negli stadi, a Glastonbury, e ai party di Ibiza con decine di migliaia di persone.
“I bravi musicisti Techno amano divertirsi, ma riescono a vedere oltre quello – afferma Hawtin – la techno è la forma musicale piu vicina all’arte contemporanea”. Dalla collaborazione all’esposizione Leviathan di Anish Kappoor alla performance al Guggemheim, il legame tra i due mondi è sempre piu stretto. Per Hawtin, questo è parte integrante del suo costante reinventarsi. “Bisogna migliorarsi sempre. Dimostrare alla gente che puoi fare qualcosa di interessante che è molto di più di semplice musica dance, portare la Techno oltre il dancefloor.”
Dopo più di 20 anni di carriera, non è una sorpresa che Hawtin sia sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Usa il suo campionatore per ridurre i brani all’osso, e poi creare un suono nuovo riassemblando i vari pezzi. “Non mi piacciono i mix CDs, rendono pigre le persone, quindi devo far qualcosa di diverso. Qualcuno pensa che sia perché uso degli strumenti tecnologici in più, in realtà la mia è proprio una filosofia differente.
