La band di Eugene Hütz ha annunciato, attraverso il proprio sito internet 3 concerti in italiani a Novembre. Il nuovo disco, Pura Vida Conspiracy, uscito lo scorso 23 Luglio.
GOGOL BORDELLO + Man Man
“Pura Vida Conspiracy Tour”
Mercoledi 27 Novembre – Alcatraz – MILANO
Apertura porte ore 19.00
Man Man ore 20.30
Gogol Bordello ore 21.40
Venerdi 29 Novembre – Orion – ROMA + Kutso
Apertura porte ore 19.30
Kutso ore 20.30
Man Man ore 21.15
Gogol Bordello ore 22.30
Sabato 30 Novembre – Estragon – BOLOGNA * SOLD OUT
Apertura porte ore 19.30
Man Man ore 21.00
Gogol Bordello ore 22.10
Biglietti: Costo 25 euro, in vendita su www.ticketone.it
Gogol Bordello
Formatosi in un quartiere di New York nel 1993, sono conosciuti per i loro spettacoli frenetici e teatrali. Molte delle loro canzoni traggono ispirazione dalla musica tzigana, anche perché la maggior parte dei componenti è immigrato dall’Europa orientale, a partire dal loro leader Eugene Hütz allontanatosi dalla repubblica sovietica nel 1986 a causa del disastro di Chernobyl ed approdato a New York nel 1993.
Le influenze che stanno alla base del sound dei Gogol Bordello sono davvero infinite: si parte dal punk dei Clash, passando per le musiche gitane tradizionali dell’est, fino ad arrivare alle sonorità folk tanto care a Manu Chao, strizzando l’occhio anche a ritmi più rigidi, caratteristici di band come i Fugazi o i The Stooges. A mischiare sapientemente tutti questi elementi un ensemble che più multietnico non si può: Heugene Hutz alla voce e chitarra, i russi Sergey Ryabtsev e Yuri Lemeshev rispettivamente al violino e alla fisarmonica, l’israeliano Oren Kaplan alla chitarra, l’italo-svedese con padre del Trinidad e Tobago Oliver Francis Charles alla batteria, l’etiope Thomas “Tommy T” Gobena al basso, il percussionista equadoregno Pedro Erazo, e per finire l’affascinante ballerina e percussionista Elizabeth Chi-Wei Sun, di origini cinesi.
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Man Man
In loro compagnia, per tutta la durata del tour europeo, ci saranno i MAN MAN, anche loro freschi dell’uscita di un nuovo album “On Oni Pond”, pubblicato lo scorso 10 settembre! I Man Man sono un gruppo rock sperimentale di Philadelphia, il cui genere viene spesso definito come gipsy jazz: un sound ricco di contaminazioni sia rock che soul, con ritmi frenetici caratterizzati dall’uso inconsueto di strumenti come lo xilofono, la marimba, il clarinetto ed altri strumenti a fiato. La loro fama di musicisti è dovuta sopratutto alle loro performance dal vivo, dove si esibiscono abitualmente vestiti solo in t-shirt e boxer bianchi. Conosciuti con degli pseudonimi, Honus Honus, Sergei Sogay, Pow Pow, Critter Crat e Chang Wang, confermano con il nuovo lavoro discografico il proprio suono visionario, spogliato al suo nucleo e ricostruito ogni volta come un qualcosa di nuovo e molto interessante. Il processo di scrittura dei nuovi brani ha visto un intenso lavoro congiunto del cantante/pianista (Honus Honus) e del batterista (Pow Pow) che ha portato ad una serie esilarante di nuove idee ritmiche e compositive. Il frutto di questo lavoro è stato poi ulteriormente levigato dal resto della band insieme al produttore Mike Mogis (Bright Eyes, First Aid Kit) in un avvincente mash-up di classic soul, psichedelica, hip hop e rock’n’roll anni 50. Con i suoi ritmi fantasiosi il disco fonde queste influenze, apparentemente lontane, in un modo imprevisto che definisce quello che da sempre è lo stile della band.
“Questo è un album strano e bello che, allo stesso tempo, riesce ad essere anche coraggioso…” racconta Honus Honus “non flirta, ti chiede direttamente di uscire; e se vieni a letto con noi, stai tranquillo che inizieremo una relazione!”
“On Oni Pond” esprime anche l’evoluzione lirica della band. Costantemente inventivi, i testi trovano una nuova intensità e intuizione che rende questo album personale e riflessivo, così come gioioso. Il fulcro tematico è il primo singolo “Head On”, simultaneamente malinconico e stimolate, gioca intorno all’ideale di resilienza: la capacità dell’uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente. Con questo disco i Man Man consegnano una collezione di canzoni splendidamente strana e indimenticabile. Dal martellante drumming sincopato, alla beffarda new wave dub, si presentano come una band indubbiamente ambiziosa, ed avranno occasione di dimostrare le proprie qualità in occasione del nuovo tour dei Gogol Bordello cui faranno da apertura.
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