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AKA 7EVEN e la voglia di rivoluzionare il pop italiano

Luca Marzano, in arte Aka 7even, ha solo vent’anni ma porta con sé un incredibile bagaglio di vita e di musica. 

Cantautore e poli-strumentista, è stato tra i protagonisti indiscussi dell’ultima edizione di Amici, dove ha mostrato al grande pubblico, dalle audizioni fino alla finale del programma, la sua versatilità e innata attitudine da popstar.

Dall’uscita dal celebre talent show, Aka 7even non si è fermato un attimo. Il 21 maggio ha rilasciato il suo album d’esordio dal titolo omonimo, che a poche settimane di uscita vanta già un disco di platino per la hit Mi Manchi e milioni di ascolti per ognuna delle 12 tracce.

Ascoltando l’album si percepisce un sound internazionale, fresco e sopratutto non banale e di tutto questo l’Italia aveva bisogno da tempo. Ogni traccia del disco è diversa dall’altra e ti trasporta in una delle tante realtà musicali di Aka 7even ma allo stesso tempo si avverte come un filo rosso che lega tutto il progetto discografico. 

Aka 7even ha le idee molto chiare e si vede. Il suo nome d’arte, creato nel 2019, rappresenta la sua volontà di cambiare direzione artistica, con una progettualità maggiormente contaminata dalle sonorità urban pop d’oltreoceano, per portare qualcosa di nuovo e unico all’interno del panorama musicale italiano. Tra sound innovativi, testi avvolgenti e una spiccata presenza sul palcoscenico, Aka 7even sta riuscendo nel suo intento ed è solo all’inizio.

Di questo e molto altro abbiamo parlato noi di Futura 1993 con Aka 7even, tra tour in partenza, firmacopie e tante altre sorprese. Di seguito l’intervista.

Ciao Aka 7even, è uscito da poco il tuo album d’esordio ed è già un grande successo, come ti senti?
Mi sento super soddisfatto, perché vuol dire che la mia musica sta arrivando a un sacco di persone. Specificando il fatto che nei miei testi e nel sound sono me stesso vuol dire che sta arrivando quello che sono io davvero e questa cosa è molto bella.

Essendo sia cantautore che poli-strumentista, come nasce un tuo brano? Crei prima la melodia o scrivi prima il testo?
In realtà dipende. Dipende dalle situazioni. Di solito mi vengono inviate delle produzioni dove inizio a scriverci su, delle produzioni già finite oppure delle bozze. Ci scrivo sopra, faccio le melodie e poi registro. Oppure di solito mi ritrovo al piano o alla chitarra a creare qualche produzione e arrangiamento e poi ci scrivo su.

3 delle 12 tracce di Aka 7even sono intitolate con il nome di un colore, “Yellow” “Black” Blue”, come mai?
In realtà questi brani qui nascono da un’idea primaria dell’album uscito. L’album doveva chiamarsi Multicolor e ogni pezzo doveva essere assegnato a un colore diverso. Solo che data la uscita di Mi Manchi abbiamo deciso di cambiare il concept album, perché Mi Manchi doveva avere quel titolo lì, non c’era un colore assegnatogli quindi abbiamo deciso di cambiare il concept dell’album.

Nelle tue canzoni si sentono molte influenze da diversi generi, sia a livello di struttura musicale che a livello testuale, con spesso parole in inglese o spagnolo, da dove arrivano tutte queste contaminazioni?
Arrivano principalmente da un’idea di creare una versatilità su ogni brano, rendendolo diverso da un altro, creando ogni volta qualcosa di diverso, che si distacchi completamente almeno un minimo dalla scena attuale. Per questo cerco di prendere un sound estero, prettamente americano e spagnolo, portandolo qui in Italia e andando a creare una identità sonora che si stacchi dal solito.

Più volte hai definito Amici la tua rinascita, com’è stato lasciare quella casa e tornare alla vita di tutti i giorni e rincontrare la tua famiglia?
All’inizio mi sono detto “figo”, però in realtà ora come ora la casa di Amici un po’ mi manca, mi manca soprattutto condividere le giornate, l’emozione, vedere la redazione. Il distacco è stato bello, perché comunque riprendi la tua vita. Io non sono una persona che tende a fare una vita monotona, anche perché mi stancherei, quindi 6 mesi chiusi lì dentro dopo un po’ sono stati pesanti. Quindi diciamo che l’uscita da Amici mi ha fatto bene.

Sei nato e cresciuto in una famiglia che ama la musica, in più interviste hai nominato tuo fratello come una delle persone che ti ha ispirato maggiormente a fare di questa passione un lavoro. Vorresti prima o poi fare un brano con lui?
In realtà per adesso cerco di concentrami su me stesso, poi tempo al tempo.

Cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo tour in partenza da Napoli questo inverno?
Dobbiamo aspettarci un live completamente nuovo di genere e modalità. Un live soprattuto organizzato in modo americano, un po’ come è stato organizzato ad Amici, con scenografie, grafiche, ballerini e con la band!

Per concludere, parliamo di futuro. Amici è appena finito ma da quando sei uscito hai annunciato un sacco di progetti, tra Tour in partenza questo inverno, firmacopie in giro per l’Italia durante l’estate, è solo l’inizio? Dobbiamo tenerci pronti ad altre sorprese?
Assolutamente sì, ce ne sono davvero tante.
Grazie mille ragazze, a presto!

di Giulia Lansarotti

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