Mostra sulle storie, i protagonisti e gli oggetti di quel breve, densissimo periodo tra il 1966 e il 1970 che cambia per sempre le vite di quella generazione e, a cascata, quelle di tutti noi. Il clima sociale e culturale dell’epoca viene qui rappresentato da oltre 500 fra oggetti di moda, design, film e canzoni, in un percorso esperienziale dove il visitatore viene travolto dall’atmosfera e dalla musica del momento anche grazie a un innovativo e sofisticato sistema audioguide Sennheiser. Un viaggio in un’epoca in cui il mondo cambiava al ritmo di parole come pace, libertà e diritti uguali per tutti. Una mostra che riporta indietro nel tempo chi quegli anni li ha vissuti e li rimpiange e chi li ha solo sentiti raccontare e che ora può immergersi in quel clima sociale e culturale dei tardi anni Sessanta, unico e irripetibile, che ci ha resi come siamo.
Mostra REVOLUTION
Musica e ribelli 1966-1970 Dai Beatles a Woodstock
Fino al 4 aprile 2018
MILANO – FABBRICA DEL VAPORE
Via Cesare Procaccini, 4 – 20154 Milano
http://www.mostrarevolution.it/
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Curata da Victoria Broackes e Geoffrey Marsh del Victoria and Albert Museum di Londra, insieme a Fran Tomasi, maggior promoter italiano che per primo portò in Italia i Pink Floyd, Clara Tosi Pamphili, giornalista e storica della moda, e Alberto Tonti, è promossa e co-prodotta da Comune di Milano-Cultura, Fabbrica del Vapore e Avatar – Gruppo MondoMostreSkira, in collaborazione con il museo londinese.
La travolgente onda della cosiddetta “Revolution” arriva dall’Inghilterra e porta con sé cambiamenti radicali che vanno dalla crescente attenzione per i diritti umani, al multiculturalismo e a nuove politiche neoliberali, passando per il boom scientifico e ovviamente la musica, la moda e l’arte in generale.
Improvvisamente Carnaby Street a Londra diventa l’ombelico del mondo, la fucina dalla quale vengono espulse valanghe di idee, il luogo delle sette meraviglie, la way of life della nuova generazione. In Gran Bretagna, in quei cinque anni rivoluzionari, nascono grandi nomi di band come i Beatles, i Rolling Stones e gli Who tra tanti altri, e alcune delle personalità più eccentriche e rivoluzionarie di quei tempi come le top model Twiggy (detta “grissino”) e Jean Shrimpton (detta “gamberetto”), Mary Quant, inventrice della minigonna, John Cowan, il fotografo che presta il suo studio ad Antonioni per girare “Blow Up”, mentre le città si animano sempre più di una variopinta umanità che insegue le tendenze del momento.
Alla fine delle sette sezioni con gli oggetti più rappresentativi dell’epoca, una sala immersiva con cuscini e maxi schermo per rivivere il mitico Festival di Woodstock del 1969.
Mostra REVOLUTION
Musica e ribelli 1966-1970 Dai Beatles a Woodstock
Fino al 4 aprile 2018
MILANO – FABBRICA DEL VAPORE
Via Cesare Procaccini, 4 – 20154 Milano
http://www.mostrarevolution.it/
