A quattro anni di distanza dall’ultimo disco di inediti tornano i Modena City Ramblers con il nuovo album “Mani come rami, ai piedi radici”, in uscita il 10 marzo per l’etichetta della band, Modena City Records, con distribuzione Believe, in cd e vinile a tiratura limitata. La band da metà marzo comincerà il lungo tour con cui porterà in giro “Mani come rami, ai piedi radici”
MODENA CITY RAMBLERS – Tour 2017
16 MARZO 2017 IRLANDA IN FESTA @ PADOVA @ Gran Teatro Geox
17 MARZO 2017 IRLANDA IN FESTA @ FIRENZE @Auditorium Flog
18 MARZO 2017 IRLANDA IN FESTA @ BOLOGNA @ Estragon
24 MARZO 2017 PARMA – Campus Industry Music – biglietti > http://bit.ly/modenacr2017
25 MARZO 2017 SENIGALLIA (AN) – Mamamia – biglietti > http://bit.ly/modenacr2017
1 APRILE 2017 GENOVA – Bangarang! @ Crazy Bull
7 APRILE 2017 TORINO – Hiroshima Mon Amour – biglietti > http://bit.ly/modenacr2017
8 APRILE 2017 PERUGIA – Afterlife
13 APRILE 2017 COLLE SANNITA (BN) – Tensostruttura
14 APRILE 2017 NAPOLI – Mezzocannone Occupato
15 APRILE 2017 MARCELLINARA (CZ)
21 APRILE 2017 TREZZO SULL’ADDA (MI) – Live Club – biglietti > http://bit.ly/modenacr2017
24 APRILE 2017 LIVORNO – The Cage Theatre
A differenza dei loro ultimi lavori, i Modena City Ramblers in questa nuova avventura in studio fanno tutto da soli, con l’eccezione di un’unica collaborazione di grande prestigio: la band americana Calexico, che impreziosisce di sapori desertici l’ammaliante ballata “My Ghost Town”, cantata in inglese e punto di approdo tra orizzonti morriconiani, celtici e tzigani.
Se, nel doppio cd del 2013 “Niente di nuovo sul fronte occidentale” la band aveva dato vita a 18 tracce strettamente legate a episodi di cronaca ed eventi storici, in questi nuovi 13 brani non c’è alcun riferimento a espliciti contesti o avvenimenti attuali.
Resta invece tutto il mondo espressivo caro alla band, dove la poesia si accompagna alla verve istrionica del dialetto, ma anche dello spagnolo e dell’inglese; incroci che rispecchiano la voglia di conoscere e incontrare, musicalmente di sperimentare e intrecciare stili e linguaggi. Cosa del resto frequente nella storia della band, di cui questa formazione risulta la più longeva: Dudu, Robby, Franco, Fry, Massimo, Leo e Luca suonano insieme da sette anni, hanno all’attivo cinque album e suonato in più di cinquecento concerti.
