È morto Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971 – Bologna, 15 maggio 2020): il direttore d’orchestra, compositore e pianista aveva 48 anni, ed è morto nella sua casa di Bologna.
«La prima cosa che farò è mettermi al sole. La seconda sarà abbracciare un albero». Dalla sua casa di Bologna, Ezio Bosso stilava così, mettendoli in fila pochi giorni fa, nell’ultima intervista al Corriere, i propositi per quando «si apriranno le gabbie».
Si avvicina alla musica all’età di quattro anni, grazie a una prozia pianista e al fratello musicista. A 16 anni esordisce come solista in Francia e incomincia a girare le orchestre europee. È l’incontro con Ludwig Streicher a segnare la svolta della sua carriera artistica, indirizzandolo a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna.
Nel 2011, ha subito un intervento per l’asportazione di una neoplasia ed è stato anche colpito da una sindrome autoimmune. Le patologie non gli hanno inizialmente impedito di continuare a suonare, comporre e dirigere. Successivamente, il peggioramento di una malattia neurodegenerativa, verificatasi in quello stesso anno, l’ha costretto nel settembre 2019 alla cessazione dell’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani.
«Se mi volete bene, non chiedetemi più di sedermi al pianoforte e di suonare. Tra i miei acciacchi adesso ho anche due dita fuori uso. Se non posso dare abbastanza al pianoforte, è meglio lasciar perdere».

Mirko
15/05/2020 at 18:53
Sono addolorato profondamente. Ho avuto la fortuna di vederlo a Trieste nel periodo natalizio che si esibiva con la sua orchestra qualche anno fa. Purtroppo ha avuto troppe sfortune per un uomo solo.