È morto Taylor Hawkins, il batterista dei Foo Fighters aveva compiuto 50 anni lo scorso 17 febbraio. Non sono ancora state rese note le cause del decesso.
Il musicista è stato trovato senza vita in una stanza d’albergo a Bogotà, in Colombia, dove la band ieri sera avrebbe dovuto suonare al Festival Estéreo Picnic.
L’annuncio della scomparsa è arrivato dai profili social della band:
«La famiglia dei Foo Fighters è distrutta per la tragica, prematura scomparsa del nostro amato Taylor Hawkins. Il suo spirito musicale e la sua risata contagiosa vivranno con noi per sempre. I nostri cuori vanno alla moglie, ai figli e alla famiglia, e chiediamo che la loro privacy sia trattata con il massimo rispetto in questo momento difficile in maniera immaginabile»
Taylor, che è stato per 25 anni il batterista dei Foo Fighters, ha inizia a suonare in vari gruppi fino ad approdare nel gruppo Sexual Chocolate, che accompagna Alanis Morissette in tour e in studio.
Nel 1997 viene reclutato da Dave Grohl per sostituire il batterista William Goldsmith in tour e in studio. Da quando ha fatto il suo debutto con i Foo Fighters durante il tour di presentazione dell’album “The Color and the Shape”, Taylor è stato un elemento essenziale del suono e della personalità dell’ultima grande rock band americana capace di riempire gli stadi. Ha suonato in album vincitori di Grammy tra cui “There Is Nothing Left To Lose”, “One by One” e “Wasting Light” e ha cantato nel brano “Sunday Rain” contenuto nel disco “Concrete and Gold” nonché in “Cold Day In The Sun” brano del 2005 contenuto in “In your honor”.
Taylor Hawkins ha pubblicato tre dischi con il suo progetto Coattail Riders (dove cantava e suonava la batteria), uno con The Birds of Satan e poi l’ultimo mini-LP KOTA.
Foto di Roberto Finizio