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Interviste

Abbi cura di te: intervista a GALUP

Abbi cura di te” è la nuova canzone di Galup, il giovane Rastaman di Brescia che torna con un progetto ricco di nuove sonorità e la solita voce graffiante, rimanendo fedele alla sua contagiosa onestà poetica. Un inno alla vita che invita a cogliere gli aspetti preziosi della natura che ci circonda, celebrando l’importanza della condivisione e del rapporto tra l’uomo e la natura. Attraverso “Abbi Cura di Te” ripercorriamo con Galup alcuni dei migliori momenti del suo percorso artistico e qualche anticipazione di un anno che si prospetta ricco di sorprese. 

Il brano che anticipa il nuovo album di Galup è stato prodotto dal 21enne polistrumentista trentino Andrew D in collaborazione con XS music presso il Ritmo & Blu Studio e pubblicato da Bonnot Music Label, di Walter Buonanno, etichetta indipendente Toscana.

Ciao Alberto! E’ un piacere conoscerti dopo questa estate, in diretta al Jova Beach Party di Viareggio, con Jovanotti e Kgman e i DJs Ackeejuice Rockers! Cosa porti con te di questa intensa e magica esperienza?
Ciao Arianna, felice di conoscerti, beh che dire…  un sogno, troppo intense le situazioni vissute per racchiuderle in poche parole, sembra quasi uno di quei ricordi che sembra più fantasia che realtà, un’ esperienza indelebile. 

Porto sicuramente dentro di me la certezza di avere conosciuto un artista con la A maiuscola, rarità a mio avviso, e una persona umile e con un’energia positiva contagiosa da vendere. 

Naturalmente nessuno si sarebbe mai aspettato che il Jova decidesse di chiamarci sul palco principale durante la serata, ma questo fa parte del suo essere unico, si è fidato di noi alla cieca chiamandoci sul palco davanti a 40.000 persone, un pazzo, ma ci siamo davvero caricati di buone vibrazioni e ci siamo sfogati alla grande con lui sul main stage, che salti! 

Ciò che mi ha emozionato sicuramente di più è stato vederlo andare in consolle mandandoci davanti a lui per esibirci e guardandolo negli occhi ho visto l` energia di quell’uomo, che dire è stato un momento di pura vida. 

“Abbi cura di Te”, il tuo primo singolo del 2021 è un inno alla vita e al prezioso equilibrio tra uomo e natura, in un momento storico particolare come questo. Quale messaggio vuoi trasmettere con questo brano?
Il messaggio è semplice, diretto, con pochi fronzoli, all’inizio di questa pandemia ho visto la gente chiudersi molto, quasi felice di isolarsi, per i primi 3 mesi il chiudersi in sé stessi è diventato utile, un’occasione per staccare la spina. 

Per me era ovvio sin dal principio che tutto questo avrebbe portato in generale le persone ad essere più introverse. 

Abbi cura di te racconta di quanto essere soli e chiusi non ci porta nemmeno a saperci godere un panorama, racconta di quanto l’essere umano invece di reagire nell’ immediato sia abituato a rimandare le soluzioni, racconta e raccomanda di avere cura di noi non come individui singoli ma come custodi di ciò che ci circonda. 

Capiamoci, io non sono qui a dire che possiamo salvare il pianeta domani, sono qui perché voglio dire che prima di tutto dobbiamo riscoprire ciò che ci circonda ma che sottovalutiamo, il covid ci ha dato almeno la possibilità, o almeno l’ha data a me, di scoprire bellezze naturali e sport estremi a contatto con la natura nelle mie zone totalmente o in parte sconosciuti. 

Voglio essere portavoce di un rapporto nuovo e differente con l’ambiente, un rapporto formato da una connessione tra le persone prima di tutto col fine di amare, valorizzare e far conoscere, anche grazie ai video, luoghi, attività e sport stupendi ma spesso sottovalutati. 

Che ruolo ha la spiritualità nella tua vita e nella tua relazione con la musica?
Credo nei rapporti umani, nel feeling a pelle con le persone, credo nei progetti condivisi e nelle fatiche che comportano. 

La musica spesso costringe parecchi artisti ad arrangiarsi per essere più indipendenti e avere meno problemi, ma io credo che se non si è circondati da persone che si amano non si riesca a condividere e a vivere a pieno un successo o un’esperienza. Credo forse troppo in ciò che dico e questo mi lega sicuramente in maniera spirituale a tutta la mia musica che curo personalmente nel dettaglio, come se fosse il mio respiro. 

Cosa ha rappresentato per te partecipare a XFactor nel 2013?
Fondamentalmente mi ha fatto scoprire alle persone e mi ha dato modo con tre piccoli spezzoni in TV di avere una visibilità incredibile. 

Partecipai solamente fino all’ ultimo casting e non entrai direttamente nel programma, ma l’esperienza fu interessante, mi permise da lì in poi di vivere il mio sogno fino ad oggi, iniziandomi alla mia umile carriera. 

Ricordo l’ultimo casting, cantai in maniera rivisitata King of the Bongo di Manu Chao sul tetto di un Hotel di Berlino davanti a Morgan con una band pazzesca formata dal batterista e dal tastierista dei Blue Vertigo, al basso Garrincha delle Vibrazioni e alla chitarra Poggi Pollini, una figata! In quell’edizione c’erano anche Mr Rain e Michele Bravi. 

Parliamo del tour di uno dei nomi mondiali del panorama reggae, Alborosie, dove ti sei esibito sul palco per aprire il suo concerto nel 2018…
Il 2018 è stato davvero un bell’ anno, è uscito Tutto Torna il mio secondo album ufficiale e la collaborazione con Red Bull Tour Bus e Get Up Music mi ha portato ad esibirmi con la mia band in parecchi festival e club italiani. 

L’ esperienza in apertura al grande Alborosie è iniziata al Flower Festival di Collegno (TO) è proseguita a Parco Tittoni a Desio (MB) e si è conclusa in quell anno al Mamamia di Senigallia (AN). 

Naturalmente abbiamo calcato parecchi palchi quell’ anno, ma da fan guardare uno show di Albo stando a un metro dà i brividi. 

Le contaminazioni nella tua musica hanno sempre avuto un ruolo importante. Come sarà il tuo prossimo album?
Ho creato il mio suono, il mio team ed ho aperto la mente, in questo progetto la forza più grande è la condivisione e la squadra è forte quest’anno. 

Come tutto partì da un brano di  Manu Chao su quel tetto di Berlino, ora questo progetto mi fa esprimere a pieno e mi fa dire che voglio essere una sola cosa: Manu Chao del pop/reggae italiano. 

I produttori Andrew D e XS sono fondamentali in questo percorso, io naturalmente do i riferimenti e la direzione artistica, ma la band su cui sto tenendo ancora un po’ di mistero mi sta dando grande energia e soddisfazione.

Tra poco uscirà anche il video di “Abbi cura di Te”, puoi darci qualche anticipazione sul tuo videoclip? 
Il video sarà incredibile, rappresenterà a pieno la mia filosofia e il mio contatto quasi spirituale con la natura, diretto e montato dal giovane Zammataro Christian, promosso dalle Associazioni Culturali: “ Made in Bs” e “ Quelli della Piazza” con la collaborazione e il supporto di attività lombarde come l’ AZ. Agricola la Grotta, CBDream e Mariello’s. 

Aspettatevi qualcosa di sorprendente, come dicevo, l’unione fa la forza e ci sarà un percorso da seguire fino all uscita del video ufficiale. 

Le collaborazioni fatte anche con atleti lombardi e non solo, formate da una serie di video spettacolari che usciranno sui miei social, accompagneranno i miei sostenitori fino all’uscita del video Ufficiale su You Tube, che molto probabilmente verrà pubblicato dal canale internazionale Reggaeville. 

Ti va di concludere l’intervista con un messaggio di speranza a favore di tutti quelli che, come te, credono nel potente effetto della musica come una forma di comunicazione ed unione che va ben oltre le parole?
Invito tutto quanti, soprattutto chi ancora non mi conosce a sposare la mia, la nostra filosofia, a non avere i paraocchi, guardatevi attorno, sono sicuro che nel posto dove vivete esistono bellezze ed esperienze da fare a contatto con la natura che ignorate, sottovalutate o peggio ancora evitate, aprite gli occhi, ciò che è magnifico è più vicino di quanto crediate. 

Arianna Caracciolo

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