Dal 23 al 26 Agosto si tiene la XXV edizione del Kaulonia Tarantella Festival, che ormai possiamo considerare come il più importante e storico evento di musica popolare della Calabria. Questa edizione vedrà esibirsi nomi di grande spessore e che apparentemente poco sembrano c’entrare con la tarantella ma che in realtà affondano le loro radici proprio in questo genere, partendo dalla prima serata con l’esibizione di Max Gazzè affiancato dalla Calabria Orchestra che si esibirà in “Musicae Loci”, con una rivisitazione del suo percorso musicale in chiave tarantella calabrese. E poi il 25 agosto toccherà ad una storica band, una band che è la storia del folk italiano partendo dall’Emilia Romagna fino a raggiungere l’amata Irlanda e viaggiando per tutta Europa, raccogliendo consensi e pubblico ormai da 30 anni e più : sono i Modena City Ramblers che proprio in Calabria ritrovano uno zoccolo duro di pubblico e ritrovano anche quelle radici che paradossalmente sembrano essere lontane ma che invece accomunano la band e la Calabria molto più di quanto si possa immaginare. Politica, sguardo rivolto verso il sociale, lotta, coraggio e danze, tutto questo sono i Modena City che sono tornati il 23 Giugno con un nuovo album dal titolo Altomare, album atteso ma senza l’ansia e le pressioni che ormai sono pane quotidiano nel mondo discografico, per un mondo che va sempre più in fretta i Modena invece si prendono e riprendono il loro tempo come ci racconta Franco D’Aniello, musicista e storico componente delle band:
“Noi non pianifichiamo quando e come deve uscire un nuovo album, non ci adeguiamo molto a quello che c’è in giro “- ci racconta Franco -“ nel senso che non sforniamo un album ogni anno. Negli ultimi anni avevamo tante cose da fare e suonare e risuonare, considerando la pandemia che ci aveva bloccati sotto ogni punto di vista. Per scrivere e comporre abbiamo bisogno di toccare con mano, di viaggiare, non siamo un gruppo che compone a tavolino una canzone a seconda del sentire degli altri…Così con la fine della pandemia abbiamo ripreso a muoverci e poi dopo sono successe tantissime cose, se penso alla guerra in Ucraina e sopra ogni cosa il fatto che sia cambiato il governo, che siano cambiate le politiche sull’emigrazione, che sono peggiorate e non migliorate e questo ci sembrava il momento di descrivere queste cose che stanno avvenendo. Siamo ritornati in tour, e quest’anno toccheremo anche molte città europee “.
Ma torniamo in Calabria…
Abbiamo sempre avuto un forte legame con la Calabria, possiamo considerarla una seconda casa e sono tanti anni che ci esibiamo in questa terra. Però al Kaulonia non siamo mai stati. È la nostra prima volta in questo festival di cui tutti ci hanno parlato benissimo e siamo molto curiosi e molto emozionati anche, perché anche abbiamo tantissimi fan qui, anche della prima ora e soprattutto negli ultimi anni abbiamo incrementato i nostri concerti in questa terra i e siamo sempre felici di tornare qui e poi tra la Calabria e il folk c’è sempre un legame fortissimo. Diciamo che la musica calabrese da noi è stata molto importante soprattutto negli anni 90. In quegli anni lì non c’era una festa dove non c’era un gruppo calabrese che suonava… è un movimento musicale che si intreccia, uno scambio culturale e artistico. E poi qui è forte il senso di lotta, di differenze sociali, la verità e il coraggio. Possiamo dire che è una parte del sud che rispecchia le contraddizioni, le ingiustizie e le differenze che noi cantiamo nella nostra musica.
Quindi la Calabria rispecchia un’ideale…esiste ancora un’ideale?
Per noi sia come band che a livello personale, più che ideali politici ci sono punti cardini, morali, da cui noi non vogliamo discostarci, nel senso che ci crediamo ancora, che poi vengano messi in un contenitore che si chiama ideale allora sì, esistono gli ideali e noi crediamo ancora ai nostri ideali. Questo momento storico del mondo penso che sia uno dei momenti peggiori della nostra era. Ci troviamo in un mondo che non riconosciamo più, dal punto di vista tecnologico andiamo velocissimi certo ma non riusciamo a preservare il nostro ambiente e questo è un dramma. Nel 2023 parliamo ancora di migranti che annegano in migliaia nel Mediterraneo, e siamo una società che si sta imbruttendo non solo a livello politico ma anche umano, c’è pochissima solidarietà, a volte ci stupiamo anche quando la solidarietà viene messa in atto “.
Il panorama musicale italiano a che punto sta?
“E’ una musica che personalmente a me non piace, ma la musica è molto soggettiva, e poi la musica in Italia deve seguire un trend: c’è la musica dei media, delle radio e delle tv. Poi c’è una musica sottobanco che è sempre più viva e vegeta ma bisogna scovarla. Il problema è che oggi i media sono totalitari, siamo costretti a subire, ad ascoltare più o meno le stesse cose che passano radio e tv. Se prima questo era sopportabile al cinquanta per cento adesso non lo è più, perché con l’arrivo dei social siamo sommersi da musica che magari non vorremmo sempre ascoltare. Bisogna andarsela a cercare la musica in Italia, però c’è, se si bada solo ai social no. I social ripropongono solo quel mondo musicale che serve a fare cassa. Non sono pessimista sulla musica italiana però il potere dei media è straripante.
Andreste a Sanremo?
Alla fine degli anni 90 ce lo chiese la casa discografica ma noi dicemmo assolutamente di no. E poi non erano neanche dei Sanremo dove potevamo proporre la nostra musica. Ora non lo so, di sicuro rispetto a tanti anni fa oggi abbiamo la forza artistica e morale per salire su quel palco, per questo non siamo né contro né a favore, poi se rispetto al passato ( dove si suonava in playback) ora almeno si suona dal vivo….
Kaulonia Tarantella Festival
mercoledì 23 agosto
MAX GAZZÈ & CALABRIA ORCHESTRA
HERMES
ARMANDO QUATTRONE & KAULONIA TARANTELLA BRASS
giovedì 24 agosto
ANTONIO CASTRIGNANÒ & TARANTA SOUNDS
COSIMO PAPANDREA
SONU ANTICU
venerdì 25 agosto
MODENA CITY RAMBLERS
MASCARIMIRÌ feat. CICCIO NUCERA
DAVIS MUCCARI & ANTONIO GROSSO
sabato 26 agosto
MIMMO CAVALLARO
EUGENIO BENNATO
GRAZIA DI MICHELE, ROSSANA CASALE, MARIELLA NAVA
HANTURA
conducono: Emy Vaccari e Alvin Tripodi
aftershow a fine concerti: TARANTELLANOSTOP