Connect with us

Ciao, cosa stai cercando?

Interviste

La spensieratezza di Nahaze: un’estate da ballare sotto questa Moonlight

Per rendere perfetta una tipica serata estiva, insieme agli amici, magari tra la sabbia e il rumore delle onde del mare con lo specchio della luna sullo sfondo, serve una canzone. Un inno alla bellezza della luna ci viene regalato da Nahaze, la ventenne metà lucana e metà inglese, che con il brano Moonlight ci scolla dalla sedia per farci ballare e divertire. E’ questo il mood che si ascolta in questo suo ultimo singolo, targato Elekta/Warner Italia, un suono dance anni ’80 ma contemporaneo nel linguaggio, che accomuna i ragazzi di oggi. 

Nathalie, in arte Nahaze, vanta una breve ma vivace carriera: ha collaborato nel brano Carillon con il cantante Achille Lauro, diventato per lei un padrino d’eccezione che la supporta e sponsorizza. Possiamo ascoltare i suoi brani nelle serie tv Baby3 e Zero e ha collaborato con producer importanti come Danti e Biggie Paul. Le sue canzoni la rendono un’artista internazionale, per l’uso della doppia lingua Italo/inglese ma anche per la fusione delle sonorità r&b e trap, così attuale e di tendenza. 

Noi di Futura 1993 l’abbiamo contattata per scoprire di più su i suoi progetti: 

La tua passione per il canto e la musica ti sono state trasmesse dalla tua famiglia. Cosa si ascoltava in casa e da cosa è nata questa passione?
In casa si ascoltava un po’ di tutto: mio padre più cantautorato italiano, tra cui Pino Daniele ma è anche un super appassionato dei Pink Floyd e Led Zeppelin; invece mia madre ricordo che quando mi accompagnava a scuola metteva il cd degli Abba, dei Doors e dei Queen. Tra le medie e il liceo ho approfondito da sola e ho iniziato ad ascoltare rap italiano ma anche gruppi internazionali come i Green Day

Hazel è la tua nonna materna a cui hai “rubato” il nome per creare la giusta miscela con il tuo, ottenendo il tuo nome d’arte. Com’è stato il tuo rapporto con lei?
Mia nonna cantava sempre, è il ricordo più vivido che ho di lei. Suonava il violino e me ne regalò uno, mi faceva lezioni anche di flauto. Ciò che mi ha trasmesso di più però è la voce, canto sempre, invece con gli strumenti cambio spesso, dalla chitarra al violino, suono un po’ tutto e niente.

Sei stata notata e supportata dal poliedrico Achille Lauro che ha voluto duettare con te in Carillon, brano che ha ottenuto prestigio e premi. Come hai vissuto questa esperienza?
E’ stato un sogno. In prima liceo ho scoperto la sua musica e in quinta sono riuscita a conoscerlo di persona. La stima che ho artisticamente si è confermata anche a livello personale; mi ha sempre aiutato, dato stimoli e consigli, è un piacere lavorare con una persona così.

Sei la prima Italiana che ha firmato un contratto con la rinomata etichetta Elektra, che vanta nomi importanti della musica mondiale, dai Doors ai Twenty One Pilots. Cosa provi a fare parte di questa famiglia?
A distanza di anni ancora non ho realizzato; più che il raggiungimento di un sogno è come se stessi vivendo in un sogno… dentro una bolla. Quando da bambina dicevo “voglio fare la cantante” molti mi rispondevano “si, ok, ma cosa vuoi fare davvero?” e adesso si sta realizzando veramente!

Moonlight, il tuo ultimo singolo, ha la spensieratezza di una serata estiva sotto al chiaro di luna. Dopo un periodo così faticoso, quanto senti la necessità di trasmettere leggerezza al tuo pubblico?
Immensa! Vorrei solo poter stare più liberi, sereni e tranquilli. E’ stato difficile entrare nel mood di un pezzo spensierato, ma vorrei che quando parte questa canzone la gente veda la luna e possa ballare felice, visto che di tristezza ne abbiamo avuta troppa.

Il tuo sound invece è molto fresco, pop e dance anni ’80. Come hai iniziato ad approcciarti a questo stile? Quanto è stato incisiva la collaborazione con produttori importanti come Domixmusic e Biggie Paul?
Proprio con loro sto curando tutto il progetto dell’album, mi hanno chiesto di portare qualcosa da fargli ascoltare che mi piacesse e le mie reference erano The Weekend e Dua Lipa. Quando mi hanno presentato il pezzo ho pensato che fosse perfetto, un po’ vintage e dance da sole e mare, esattamente lo stile che avrei voluto dare.

I tuoi videoclip sono molto colorati e credo raccontino un’altra tua sfaccettatura: quello dello styling curato e particolare. Quanto ti piace sperimentare nel mondo della moda?
La moda per me è come la musica, un modo per esprimermi. E’ un biglietto da visita, ci aiuta ad uscire dalla monotonia e trascuratezza. Nel video di Moonlight ho portato un’altra parte di Nahaze, un’altra parte di me, tramite gli outfit sono riuscita a trascinare il pubblico nel mio mondo. 

Possiamo ascoltare tre dei tuoi singoli, Freak, Control e Behind, in Baby3 e Zero, serie tv targate Netflix. Ti piace il mondo dei film ed è stato bello farne parte? 
Mi piace molto e secondo me la musica prende forma nei video, che sia una scena di un film o un videoclip. “Vedere” i miei pezzi in una scena li rende da astratti a concreti e mantiene il ricordo di quella canzone legato a quell’immagine. 

Sei stata definita dalla stampa italiana la Billie Eilish nostrana. Ascolti la sua musica? Cosa ne pensi di questo paragone?
Mi piace come artista ma penso che il paragone non valga per quanto riguarda la musica. Siamo diverse nel genere, lei usa la voce in modo molto dolce, particolarità che non ritrovo in me. Se dovessi paragonarmi ad un artista molto in grande penserei più a Dua Lipa, mi trovo più simile alla sua vocalità.

Canti principalmente in inglese, ma anche l’Italiano qualche volta rientra nelle tue rime. Com’è il tuo rapporto da autrice con queste due lingue?
Quando ho iniziato a scrivere, infuenzata dal rap, le mie rime erano tutte in Italiano. Poi ho provato dei ritornelli in inglese che trovo sia una lingua più dolce. Quando voglio scandire bene le parole e un concetto preferisco l’italiano, per la parte più ritmata e dance l’inglese. In Moonlight tutti i termini in inglese sono slang della generazione Z, per rendere la canzone più accessibile a tutti.

La tua musica è internazionale, non solo per la lingua inglese che usi nei testi, ma anche per le sonorità pop d’oltreoceano. Nei tuoi progetti hai incluso dei sogni per l’estero?
Assolutamente si! Non vedo l’ora di portare i miei pezzi ai confini del mondo. La musica non si può fermare, è emozioni e ricordi, fermarsi alla lingua sarebbe un vincolo.

Solo un’artista su cinque nelle classifiche musicali è una donna. Tu sei giovanissima e hai raggiunto grandi risultati con pochi brani. Cosa ne pensi dell’equità di genere nel mondo della musica?
E’ un dato di fatto ed è molto triste. Personalmente, da donna, non penso ci sia una differenza tra persone, non esistono “cose da femmina” o “cose da maschi”, e quando s’incontra in questo ambiente qualcuno che la pensa così, bisogna impuntarsi nel dire faccio ciò che mi piace, senza distinzione.

Il brano Empty è in collaborazione con un’altra artista, Lil Jolie, che mette in evidenza come la collaborazione tra due donne può esistere senza competizione e i soliti cliché. Com’è nata la vostra voglia di creare questa canzone a quattro mani?
Ho incontrato in studio Angela, ci siamo trovate molto bene a livello umano confrontandoci anche su questi problemi delle donne nell’industria musicale. In studio ascoltando alcuni beat ha apprezzato molto Empty di cui avevo già creato la mia strofa e ritornello e da lì la voglia di collaborare. Più che un feat è un botta e risposta tra noi due.

Hai aperto un concerto di Achille Lauro e partecipato ad altri Live nazionali, come Radio Bruno estate. Com’è la tua dimensione live e che tipo di emozioni provi?
Prima di salire sul palco credo di svenire! Peggio di un’interrogazione… Poi però quando mi esibisco penso che sia la cosa che so fare meglio, sento una forte adrenalina. Spero che terminato questo periodo possa tornare a fare tanti concerti.

Quando potremo sentire il tuo disco completo? Quali sono i progetti futuri?
Sto temporeggiando sull’uscita dell’album perché vorrei fosse perfetto. Non so ancora quante tracce saranno, visto che giorno dopo giorno ho nuove idee che vorrei inserire. Il covid ha prolungato i tempi ma inizio a vedere un percorso più chiaro e grazie ai social sono riuscita a stare vicino ai fans, tramite anche la Moonlight challange e mi auguro che con questo pezzo tutti possano divertirsi ballando e cantando sotto al chiaro di luna! 

di Giada Consiglio

Written By

Futura 1993 è il primo network creativo gestito da una redazione indipendente. Cerca i nostri contenuti sui magazine partner e seguici su Instagram e Facebook!

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri anche...