Tutti, in alcuni momenti specialmente, ci ritroviamo ad avere la necessità di sentire vicino qualcuno che in maniera spontanea e sincera ci risollevi da un momento buio, anche semplicemente tenendoci compagnia. Un’amicizia, un amore, uno sconosciuto, un luogo o un artista: sono molteplici le vie d’uscita per non sentirci soli, perché che ci piaccia o no abbiamo tutti bisogno di qualcuno che ci consoli. La terra trema però quando accade l’inaspettato e perdiamo chi ha sempre avuto un potere salvifico sulle nostre anime. Era il 18 Maggio del 2017 e i tanti che in Chris Cornell trovavano una forte consolazione furono colti dalla triste notizia della sua morte. Sono passati 5 anni e tutt’ora la perdita di Cornell genera sgomento tra i fan e il mondo della musica in generale, mondo che ha tanto apprezzato le doti artistiche di un uomo che ha deciso di morire, perso in se stesso da troppo tempo.
Se certi avvenimenti portano con sé lesioni incurabili, ogni tanto arriva qualcosa che da la possibilità di addolcire le ferite e ora finalmente in Italia è arrivato il libro “Total F*cking Godhead” – compra il libro su > https://amzn.to/3NKN1yd
Pubblicata dal Castello editore per la collana Chinaski Edizioni, la biografia di Cornell è raccontata magistralmente dallo scrittore americano e critico musicale Corbin Reiff. La dote confortante della musica di Chris Cornell trova la spazio in 381 pagine da leggere in poco tempo, con forte devozione e interesse. La storia del cantante dei Soundgarden, Audioslave e Temple of the Dog, è esposta in ordine cronologico puntale e lo stile di scrittura dell’autore spesso ci fa sentire come dentro un romanzo ricco di verità.
Corbin Reiff con questa biografia dimostra di aver compiuto un lavoro di ricerca incredibile che gli ha permesso di approfondire i lati meno noti di un artista così tanto tormentato nel suo silenzio. L’inaspettato, è stato il crollo inatteso di Chris Cornell che ha destabilizzato i suoi fan, specialmente quelli che in un certo senso non rimasero sorpresi del gesto di Kurt Cobain che in più occasioni aveva manifestato il suo dolore.
In “Total F*cking Godhead” la mano dello scrittore è delicatissima, gli approfondimenti non sono mai invadenti e la scena è tutta per Chris, non c’è alcuna invasione. L’edizione italiana è stata tradotta da Sara Boero e vanta la prefazione di Giuseppe Ciotta, scrittore e musicista esperto del mondo Grunge.
Una storia quella di Chris Cornell che fa luce sull’evoluzione di un genere musicale inizialmente chiamato “Metal moderno”, una storia che intreccia inesorabilmente la musica con una vita fin da subito colpita da delusioni, un’anima che cercava rifugio nella solitudine più di quanto potessimo immaginare.
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