Per celebrare l’80° anniversario dalla nascita di George Harrison, lo scorso 25 febbraio, Dark Horse/BMG ha pubblicato l’intero catalogo dell’artista in Audio Spaziale in esclusiva su Apple Music. Di seguito sono riportate le dichiarazioni del figlio di Harrison, Dhani Harrison, e del responsabile del mix audio Paul Hicks sul nuovo modo di ascoltare il catalogo di 12 album di George Harrison in un Audio Spaziale immersivo solo su Apple Music.
La musica di Harrison in Audio Spaziale è un’esperienza imperdibile per i fan che vogliono sperimentare un suono e una chiarezza davvero multidimensionali, è disponibile per gli abbonati ad Apple Music che utilizzano l’ultima versione di Apple Music su iPhone, iPad, Mac o Apple TV 4K.
“A 22 anni dalla sua scomparsa, per quello che sarebbe stato il suo 80° compleanno, sono felicissimo di annunciare che stiamo riportando il catalogo musicale di mio padre a casa, alla Dark Horse Records, la società che ha fondato nel 1974. Non vediamo l’ora di pubblicare i migliori lavori e speriamo che i fan si uniscano a noi nelle più profonde immersioni nei nostri archivi mentre continuiamo a far crescere la sua eredità attraverso la nostra partnership con BMG, a partire dalla pubblicazione dell’intero catalogo in Audio Spaziale, per la prima volta, su Apple Music”, ha dichiarato Dhani Harrison. “Sfrutteremo inoltre questa opportunità per realizzare tutti i vinili personalizzati e limitati che riusciremo. Buon 80° compleanno papà!!! Ti vogliamo sempre bene”.
“Sono sempre stato attratto dalle nuove tecnologie che mi danno gli strumenti per far emergere il pieno potenziale della musica su cui lavoro” racconta Paul Hicks, ingegnere audio e responsabile del missaggio. “Ho usato la mia esperienza e la mia passione per creare una fedele riproduzione in Audio Spaziale della musica di George che rimanga aderente alle registrazioni originali pur abbracciando questa tecnologia all’avanguardia. Spero che sia i fan di vecchia data che i nuovi arrivati apprezzeranno ciò che abbiamo fatto. L’importante è rendere giustizia alla visione dell’artista”.
