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I 5 brani preferiti dei Dejawood

E’ uscito a marzo il video per Uroboro, singolo più recente del progetto Dejawood, fuori per Pioggia Rossa Dischi. Un nuovo capitolo per il trio di base a Roma che si impone nella scena indipendente con riff di chitarra dal sound desertico, secco ma alle volte più caldo e melodico, batterie, beat e percussioni incalzanti e dinamici che richiamano stili hip-hop ma anche caraibici e orientali, testi rap diretti ed espliciti ma anche intimi e metaforici.

Uroboro è un pezzo metacomunicativo, ovvero parla direttamente all’ascoltatore, ponendogli delle domande dove non c’è una risposta giusta o sbagliata. L’intento è di proporre le innumerevoli alternative che ognuno di noi può avere di fronte ad un bivio concettuale e trattarle in chiave critica.

Noi come sempre abbiamo chiesto loro i loro 5 brani preferiti. 

Ariel Posen – What are we doing here 

Un brano leggero ed emblematico con un sound R&B, soul, che ti trascina in una tipica dimensione americana. 

Tinariwen – Nànnuflày (Feat. Mark Lanegan, Kurt Vile)

Il deserto nelle orecchie. Ci ha da sempre appassionato un approccio cosmopolita alla musica ed il mix tra sound blues e folk nord africano è qualcosa che sconfina nel profondo dell’anima. Andando in africa abbiamo visto, sentito, odorato e toccato gli strumenti tradizionali ed è stata una scossa nelle ossa. Questa Nànnuflày ha qualcosa di atavico arricchita dalla leggenda Mark Lanegan.

Mazzy Star Fade Into You

Questo brano è il primo che conobbi dei Mazzy Star, e da li in poi c’è stato un vero e proprio amore. La loro malinconia rilassata ha un effetto calmante e suadente all’ascolto. Per estensione aggiungerei tutta la scena Grunge più acustica dei ’90, ma dovendo scegliere vado sul sicuro.

4 PrimoSempre grezzo

Non è una canzone, è un manifesto. Ogni singola rima è permeata in me in modo indelebile. “Levati i vestiti e le tue regole del cazzo quando scrivi un testo”. Ah Primo, quanto manchi.

I Hate my villagePresentiment

La novità, l’irruenza, l’originalità e la potenza. Un gruppo di super artisti che dà spazio alle influenze di ognuno di loro, ci conferma che la musica riesce a unire ed inoltre ci rimanda un senso di amicizia che è alla base di qualsiasi progetto artistico sano. Poi la loro spinta a sperimentare e fare qualcosa di “strano” ci ha colpiti in maniera devastante. Cosi come è devastante un loro live! 

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