Quello dei Tendha è un invito a liberare l’immaginazione e a riconnettersi con il bambino che è in noi: un disco che si trasforma in una riflessione sull’importanza dell’immaginazione nella nostra vita, passando i confini di genere, stratificandosi di influenze e suggestioni in un tempo di algoritmi ed etichette.
L’album di debutto dei Tendha, dal titolo “Soap doesn’t exit because it can’t be told“, è in uscita venerdì 17 gennaio 2025, in distribuzione Believe Music Italy.
Noi non vediamo l’ora di ascoltare questo disco, e per conoscere meglio questo progetto non potevamo che sentire Fabrizio, in fondatore, per farci raccontare i suoi 5 brani preferiti.
1. The Moon Theme – Duck Tales
“‘The Moon Theme’ è più di una semplice traccia della colonna sonora di “Duck Tales”, è un tuffo nella nostalgia, un richiamo a un’epoca in cui i videogiochi erano semplici eppure così coinvolgenti. Per noi dei Tendha, questa melodia è stata una fonte d’ispirazione fondamentale.
La sua capacità di creare atmosfere e di evocare immagini con pochi elementi è qualcosa che cerchiamo di replicare nella nostra musica, anche se con strumenti acustici e tecniche diverse. È un omaggio a un’era che ci ha plasmato e che continua a influenzare la nostra creatività.”
2. The Snow Goose – Camel
“Il progressive rock degli anni ’70 è stato un terreno fertile per sperimentare con strutture complesse e melodie avvolgenti. ‘The Snow Goose’ dei Camel è un esempio perfetto di questo genere.
La sua capacità di creare paesaggi sonori vasti e intricati ci ha sempre affascinato. In particolare, la melodia principale, con quel suo lirismo struggente, è un elemento che abbiamo cercato di riprendere in alcune nostre composizioni.”
3. My Queen Is Mamie Phipps Clark – Sons Of Kemet
“La scena jazz contemporanea è in costante evoluzione, e i Sons of Kemet sono sicuramente tra i suoi esponenti più interessanti. ‘My Queen Is Mamie Phipps Clark’ è un brano che fonde elementi del jazz tradizionale con sonorità più moderne e ritmi incalzanti.
È un’espressione di rabbia, di protesta, ma anche di speranza. Questa capacità di coniugare la tradizione con l’attualità è qualcosa che ci ispira molto. La nostra musica è un riflesso del mondo che ci circonda, e i Sons of Kemet ci mostrano come sia possibile creare musica che sia al tempo stesso impegnata e coinvolgente.”
4. The Wrong Blues – Keith Jarrett Trio
“Il jazz è un linguaggio musicale che si basa sull’interazione tra i musicisti. ‘The Wrong Blues’ di Keith Jarrett Trio è un esempio magistrale di questo concetto. L’ascolto di questo brano ci ha sempre affascinato per la fluidità con cui i tre musicisti dialogano tra loro, creando un flusso musicale continuo e appassionante.
L’interplay è un elemento fondamentale anche nella nostra musica, e cerchiamo sempre di creare spazi in cui i nostri strumenti possano esprimere al meglio la loro creatività.”
5. Bones – Ground Zero
“La musica sperimentale è un terreno fertile per chi cerca sonorità nuove e originali. ‘Bones’ dei Ground Zero è un brano che spinge i limiti del genere, creando un’atmosfera oscura e inquietante. La sua attitudine provocatoria e la sua ricerca sonora radicale ci hanno sempre affascinato.
Anche noi, nella nostra musica, cerchiamo di esplorare nuovi territori sonori e di sfidare le convenzioni. L’ascolto di brani come ‘Bones’ ci ricorda l’importanza di mantenere una mente aperta e di non avere paura di sperimentare.”
