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LORENZO DIPAS: guarda in anteprima il video “Blue Ice” (videoclip concerto)

Disponibile il videoclip di “Blue Ice”, brano dell’artista abruzzese Lorenzo Dipas – “cantautore degli ultimi” – estratto dall’album “Art Café”, uscito il 21 marzo per ALTI Records. Il videoclip è stato interamente girato durante il release party dell’album tenutosi a L’Aquila il 28 marzo presso il MUSPAC (Museo arte contemporanea).

La scelta di un video live è coerente con il senso di collettività che ricorre nella produzione del cantautore: “Blue Ice”, ultimo brano del disco si contrappone alla title track “Art Café” che apre il disco ma allo stesso tempo vi si lega: nel primo brano i protagonisti brindano in una immaginaria osteria, nell’ultimo in una sorta di paradiso che sperano li possa in qualche modo accogliere dopo le loro peripezie esistenziali.

“Dunque, quale migliore occasione di rendere il senso di appartenenza a questa ‘categoria’ di persone se non con un live dove amici e pubblico cantano divertendosi e condividendo le stesse parole? In fondo un concerto non è che un atto espiatorio, un rito. Musica, ritmo e movimento fanno dimenticare a tutti per un’ora i propri problemi e le proprie difficoltà regalando leggerezza e sorrisi, con un bicchiere in mano, magari un fresco Blue Ice!” – Lorenzo Dipas.

Tutte le amare riflessioni emerse nell’album sulle varie figure (il barman, l’attore, gli ubriaconi ecc.) che hanno come comune denominatore lo stereotipo del “perdente”, in “Blue Ice” vengono ribaltate e prese quasi in giro: ci deve essere un paradiso anche per loro, paragonati a calzini spaiati. Loro, che non hanno mai capito come si fa a vivere, sono anche quelli che non vorrebbero mai morire “avendo vissuto a metà”: l’ultima frase del disco – “Sarebbe bello eh?” – che esistesse – è una frase triste detta col sorriso di chi gioca con la morte attraverso la leggerezza di un bambino: l’aggrapparsi al bambino interiore, in realtà, rappresenta croce e delizia di quel “noi” che ricorre durante tutto “Art Café”.

CHI È LORENZO DIPAS?

“Esorcizzo il disincanto della vita con l’incanto delle cose rotte. È questo che faccio quando si fa sera o arrivo sfiancato il venerdì dopo il mio lavoro da ingegnere. Esco di casa, vado al mio baretto di fiducia ed è lì che trovo ispirazione per le mie canzoni notturne: un irriverente frullato barocco di cantautorato, rock, folk e pop. Ah, sono abruzzese. Immagino si senta dalla pronuncia”.

Lorenzo Dipas (pseudonimo di Lorenzo Di Pasquale) è un artista teramano; si trasferisce a l’Aquila nel 2009, frequenta l’università e dopo la laurea in ingegneria, si stabilisce definitivamente in città e lì costruisce la sua vita. Oggi, 16 anni dopo, si definisce aquilano d’adozione.

Il suo primo disco, “Gli Ultimi” (2019), viene interamente realizzato a l’Aquila e pubblicato dall’etichetta discografica di Piacenza “LaPop”: è un periodo in cui si esibisce in tutto il centro Italia collezionando decine e decine di live, partecipazioni a Contest, aperture ad artisti importanti.
Dopo vari anni e dopo aver collaborato con artisti e produttori della scena romana ai brani successivi, Lorenzo decide di cambiare identità e abbandona il nome d’arte Amelia e diventa Lorenzo Dipas; con questa sua rinnovata identità realizza un nuovo disco e un progetto a fumetti che accompagna la sua musica.
Nel 2024/2025 escono i primi singoli (Art Café, Palle, La notte, i gatti) tutti ambientati tra i vicoli e i locali della sua seconda città e accompagnati da disegni e strisce a fumetti pubblicati sui social.
A marzo 2025 è prevista la pubblicazione dell’intero disco, dal titolo Art Café (chiaro omaggio al suo bar di fiducia): il disco è un tributo alla città che lo ha visto crescere, diventare adulto, affermarsi come artista e come professionista, dove ha vissuto i suoi amori e i suoi dolori. La città prende i connotati di un’ambientazione noir anni ’70, con i suoi personaggi pittoreschi e Falettiani, dove vite e sogni si intrecciano dando origine al quotidiano.

Ciò che gli interessa è cantare il disincanto degli ultimi: un cantautore, un aspirante attore, un barman, dei gatti parlanti, sono solo alcuni dei personaggi che incrociano i loro malinconici vissuti tra banconi, tavoli e marciapiedi durante le notti di provincia. Tutti così caratteristici da risultare immaginari. Tutti al contempo incredibilmente reali.

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