Aka Fruit
Il brit pop è morto, viva il brit pop!
I Flowers, trio piacentino, dopo i classici cambi di line up, attivi dal 2007, riprendono lo spirito dell’indie britannico degli anni ’90, dandogli freschezza e la vitalità, riesumando un genere che aveva stancato per eccesso di proposte uguali. “Monna Lisa store” è il loro esordio, dopo due Ep e per l’occasione hanno allestito una sorta di concept, che ruota attorno alla figura del celebre quadro di Leonardo. La freschezza apportata dai Flowers è determinata da brani spesso tirati, che sconfinano nel power pop, con accenni punk. Ascoltate l’aggressività insita nel pop-punk di “It’s gonna be all right”, brano dotato delle schegge soniche che ricordano molto l’irruenza degli (International) Noise conspiracy, o la ballata elettroacustica “Heart of life” da cui traspare un forte rancore, ma considerate che il testo è stato tratto dal “De Profundis” di Oscar Wilde.
Aggressiva e tirata è anche “Free my mind”, mentre “Country shop” è una piacevole cavalcata con una forte impronta country. Il trio è stato supportato in alcuni brani da due ospiti di eccezione: Andy Macfarlane (ex Hormonauts e ora Rock’n’roll Kamikazes), che ha suonato la chitarra solista in “Country Shop” e di Paolo ‘Apollo’ Negri (Link Quartet) all’hammond in “Let me, it’s gonna be all right e heart of life”.
Vittorio Lannutti
