Articolo di Alessandro Amendolara
Il 2023 segna il ritorno di una delle alt-band italiane più amate degli ultimi 30 anni e lo fa il 18 ottobre portando i Subsonica a suonare letteralmente sopra un ring, di fronte a un ristretto parterre di fortunati (tra cui il sottoscritto), che hanno potuto assistere ad uno showcase esclusivo nella location post-industrial dell’ Ex Macello di Milano, per la presentazione del nuovo potentissimo singolo “Pugno di Sabbia“, in uscita questo venerdì 20 ottobre.
Sono clamorosamente in orario, ma sbaglio altrettanto clamorosamente outfit per un concerto che si tiene all’aperto, dimenticando che “ottobre” significa “autunno” e che “autunno” a Milano significa “inverno” e quindi opto per scaldarmi con una costosissima birretta e mi posiziono strategicamente a bordo ring, in attesa che si popoli con i membri della band che – umanamente consci delle temperature – entrano subito in blocco dietro le corde nella formazione “classica”: Ninja alla batteria, Vicio al basso, Max Casacci alla chitarra e Boosta alla tastiere rimbalzanti e anti-gravitazionali, abbracciati dalla calda e inconfondibile voce di Samuel.

È proprio Samuel a rompere gli indugi, spiegandoci che stasera ci regaleranno un excursus temporale dei loro singoli, partendo dal 1997 con Istantanee (tratto dall’eponimo “Subsonica”) che finalmente (mi) scalda la gelida atmosfera outdoor. La vera fiammata la dà poi Colpo di Pistola del 1999 (tratta dal leggendario “Microchip emozionale”), anno in cui – racconta Boosta – “avevano dovuto vedersela con i successi planetari delle “neonate” artisticamente Britney Spears e Christina Aguilera“. Ma il loro segreto è sempre stato quello di non demordere, tanto che nel 2002 producono “Amorematico” che contiene Nuvole Rapide, terzo pezzo in scaletta che inizia a far ballare la gente di fronte al ring. Abitudine del 2005 (tratto da “Terrestre”) chiude il primo blocco dello showcase, come ideale testimone dalla fase sperimentale della band degli anni Novanta – “dove potevi fare il cazzo che volevi“, Samuel dixit – a quella più evoluta ed evolutiva degli anni Duemila e Duemiladieci.
Il secondo blocco del mini-concerto si apre con la Glaciazione (da “L’eclissi”, 2007) – che paradossalmente rende l’Ex Macello meno glaciale – e tieno alto l’hype di quella che si è trasformata in una dancefloor e continua a farci muovere con le note electro-rock de Il diluvio (da “Eden”, 2011), si “alza” con Lazzaro (da “Una nave in una foresta”, 2014) e “cammina” verso il reveal del nuovo singolo, con il penultimo pezzo della scaletta che è stato Bottiglie rotte (da “8”, 2018): finalmente sono caldo e tanto, tanto curioso!

Prima di approcciare le strofe iniziali di “Pugno di Sabbia“, Samuel sembra inizialmente volerci svelare la data d’uscita del decimo album in studio della band, ma poi si morde la lingua (anche se ci spoilera che riguardo il titolo “siamo su un ring, non a caso…“) e lascia spazio a un bel riff pesantone di Max Casacci che è la intro che ti entra subito in testa. (Ovviamente parto con l’air guitar!).
Musicalmente poi il pezzo si snoda su una base che strizza l’occhio alla dub dei geograficamente “vicini” Africa Unite che accompagna le strofe cantate, si sviluppa con un ponte drum and bass (entrambi figli delle dita indemoniate di Boosta, strizzando l’occhio a Skrillex) e riprende il riffone di Casacci per il ritornello, il tutto chirurgicamente accompagnato dal tappeto ritmico di Ninja e Vicio.
Il testo è invece un ponte tra “un passato che non passa mai” e “un futuro che non troverai“, un continuum rabbioso che diventa metafora del limbo del nostro Paese in cui, sia i coetanei dei componenti della band e sia i più giovani (rappresentati concretamente dagli immigrati di seconda generazione, vedi paragrafo successivo), si ritrovano spaesati sul ring della vita a combattere ingiustizie ataviche e l’unica via d’uscita sembra paradossalmente gettare il guantone.

La durezza di questa metafora viene ulteriormente concretizzata nella copertina del singolo che ritrae in bianco e nero una ragazza in tenuta da box (vedi sopra) e che ritroviamo – a colori con guantoni azzurri – anche nel videoclip girato dalla regista Ivan Cazzola (anch’esso proiettato in anteprima a fine concerto e in uscita sempre il 20/10) insieme ai cinque Subsonica che performano gagliardi sul ring, proprio come stasera.
Nei vari momenti di confronto col pubblico, Samuel ha confessato che “vivere per quasi 30 anni insieme, implica legami emotivi che ad un certo punto si devono recidere” ma se penso alla tensione complessiva che ha caratterizzato questi ultimi anni a livello globale, sono davvero molto felice che i Subsonica siano tornati (insieme) e non vedo l’ora di ascoltare l’intero album che ci proporranno nel 2024!
Stay tuned…
SUBSONICA – La scaletta dello showcase all’Ex Macello di Milano
Istantanee
Colpo di pistola
Nuvole rapide
Abitudine
La glaciazione
Il diluvio
Lazzaro
Bottiglie rotte
Pugno di sabbia (nuovo singolo 2023)
SUBSONICA – Tour 2024
Biglietti in vendita a questo link > https://tidd.ly/3Q3Ad9b
3 aprile Mantova, PalaUnical – data zero
4 aprile Milano, Mediolanum Forum
6 aprile Conegliano (TV), Zoppas Arena
8 aprile Roma, Palazzo dello Sport
10 aprile Bologna, Unipol Arena
11 aprile Firenze, Nelson Mandela Forum
13 aprile Torino, Pala Alpitour
Biglietti in vendita a questo link > https://tidd.ly/3Q3Ad9b

