I Tre Allegri Ragazzi Morti sono considerati uno dei pilastri della scena rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, a Pordenone nel 1994.
Pordenone, 1994
Guidati dal disegnatore e fumettists, Davide Toffolo, cantante e chitarrista, la band è formata dal batterista e membro originario Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni, aggiuntosi per il primo album ufficiale Piccolo intervento a vivo (1997).
È del 1999 la pubblicazione del loro primo disco di inediti Mostri e normali per BMG/Ricordi. Breve però il rapporto con la major perché nel 2000 la band pubblica l’EP Il principe in bicicletta per La Tempesta Dischi, neonata e da sé stessi fondata etichetta discografica che negli anni a seguire pubblicherà buona parte della miglior musica indipendente italiana, grazie allo stesso Enrico Molteni, discografico appassionato.
Nel 2001 esce La testa indipendente, prodotto da Giorgio Canali, che contiene una delle loro canzoni più conosciute: Ogni adolescenza. La carriera del gruppo prosegue nel 2004 con Il sogno del gorilla bianco, disco caratterizzato da leggere venature etniche. Il trio pubblica il suo quinto album nel 2007, dal titolo La seconda rivoluzione sessuale, uno dei lavori più amati e che contiene il noto singolo Il mondo prima. Nel successivo Primitivi del futuro del 2010 iniziano ad essere presenti le prime influenze reggae che proseguono mescolate ad altri suoni di un’etnia immaginaria fino all’uscita di Nel giardino dei fantasmi, nel dicembre 2012.
Il 2014 è dedicato al ventennale della band (#tarm20 – Una festa lunga un anno) con la pubblicazione dell’autobiografia a fumetti di Davide Toffolo, Graphic Novel is Dead, la realizzazione di un musical basato sul fumetto Cinque allegri ragazzi morti e il tour Aprile 1994 in cui il gruppo esegue per intero le prime cassette registrando diversi sold out in tutta la penisola.
Nel 2016 la band annuncia la pubblicazione di Inumani, anticipato dal primo singolo estratto, In questa grande città (La prima cumbia), che vede la partecipazione dell’amico Jovanotti.
Nell’autunno del 2018 pubblicano il singolo Caramella, a cui seguono Bengala e Calamita, brani che anticipano Sindacato dei sogni, il disco di inediti uscito nel gennaio 2019.
Nel 2022 esce il disco Meme K Ultra in collaborazione con i Cor Veleno, a cui segue una tournée in tutta Italia.
Alla fine dello stesso anno i Tre Allegri Ragazzi Morti portano in tour Pasolini, concerto disegnato: disegni, musica, immagini e parole ispirati alla biografia del poeta friulano. Nel concerto, il corpo, la voce, i pensieri scandalosi di Pier Paolo Pasolini muovono i pennelli di Davide Toffolo che, sulla musica dei TARM, disegna dal vivo la storia dello scrittore.
Ed eccoci finalmente ai giorni nostri, Il 12 aprile 2024 è uscito Garage Pordenone, un nuovo album di inediti, il decimo della loro discografia: dodici nuove canzoni del gruppo che ha saputo unire rock e fumetto che quest’anno raggiunge il traguardo dei 30 anni di carriera.
Un richiamo al passato per la band friulana che da sempre nelle sue canzoni evoca la poetica della provincia italiana tra filastrocche punkeggianti, ballate acustiche, racconti wave, dichiarazioni esistenziali su ritmi rocksteady e bassline garage rock.
L’album vede la collaborazione di altri musicisti e di un produttore davvero speciali: alla regia ritroviamo infatti Paolo Baldini, che ha segnato alcuni importanti dischi precedenti del trio pordenonese, e fra le tracce appaiono le chitarre di Adriano Viterbini, Marco Gortana, Matteo Da Ros; le mani in scrittura di Alex Ingram, Andrea Maglia e Wilson Wilson, cantante e chitarrista del gruppo Bee Bee Sea, si vanno ad aggiungere a quelle di Toffolo, da sempre autore dei testi dei TARM.
Inventore di un mondo parallelo fatto di adolescenti, ragazzine indomabili, animali albini, salamandre e giardini di fantasmi, Davide in questo decimo disco in studio inserisce nell’iconografia dei TARM alcuni nuovi personaggi, che scoprirete leggendo la recensione che segue e che ho fatto dopo numerosi ascolti in loop di questo album che tanto aspettavo e ho da subito apprezzato moltissimo. Enrico e le linee del suo basso, in questo disco, sono particolarmente in evidenza e si muove con estrema bravura, offrendo una strepitosa stabilità ritmica ad un lavoro solo apparentemente semplice, arricchito ulteriormente da una delle batterie rock, quella di Luca, tra le più riconoscibili del panorama italiano.
Garage Pordenone
Garage Pordenone in meno di 40 minuti ci porta in giro per il mondo dei TARM, band che personalmente seguo sin dagli esordi, quando ero un’adolescente alternativa che ritrovava in queste, spesso erroneamente etichettate come semplici canzonette, momenti di vita vissuta in prima persona.
L’uscita ufficiale del decimo album in studio dei TARM è stato anticipata da due singoli e altrettanti video: Ho’oponopono e La sola concreta realtà, due brani molto diversi tra loro che ben rappresentano la varietà espressiva della band pordenonese.
01. Ho’oponopono
Traccia che apre il lavoro, scritta da Davide Toffolo e Wilson Wilson è un brano rock, veloce, è un mantra facile da recitare, un brano ballabile, come spesso accade nei brani dei TARM.
Il mantra ho’oponopono giunto in occidente è una sorta di “Scusa, Perdonami, Grazie, Ti Amo”.
Il testo ironico della canzone ci mostra un mondo occidentale intrappolato in una visione consumistica ma suggestionato da desideri mistici: il titolo stesso si riferisce a un’antica pratica hawaiana per il perdono interiore, la cancellazione di memorie e pensieri negativi, e la risoluzione dei nostri conflitti, che spesso tendiamo a nascondere all’esterno, o almeno ci proviamo.
Il videoclip è stato girato nella città di Palermo e vede come protagoniste le Poison Kittens, la squadra palermitana di roller derby. Utilizza un linguaggio originale, alternando reel fotografici a video e didascalie esegetiche che tengono assieme la narrazione.
02. La sola concreta realtà
Una canzone sull’amore, non d’amore, linfa vitale e sentimento di incrollabile forza, che tiene insieme la band da trent’anni e che fa spesso capolino nei loro testi, ma questo è forse uno dei più emblematici di tutta la scrittura di Davide.
Una ballata che si ispira alla celebre poesia La verità, vi prego, sull’amore di W.H. Auden, che ci sorprende per la sua intensità emotiva.
Il video d’animazione che ha accompagnato l’uscito di questo secondo singolo, realizzato da Carlo Fusani, richiama l’immaginario della pop art, offrendoci una lettura contemporanea di questa splendida e struggente poesia.
È un nuovo classico per il trio di Pordenone, che parla direttamente all’ascoltatore in modo intimo e confidenziale, confermando l’originalità e la varietà nella scrittura di Davide, sempre diversa ed emozionante.
La verità vi prego sull’amore
Non ho capito bene che cos’è
È una cosa che si impara o che si vive
La sola concreta realtà
03. Mi piace quello che è vero
Unico episodio di vero “rocksteady” dell’album, nel testo Davide rappresenta la realtà contemporanea di una generazione che ormai vive la propria quotidianità attraverso i cellulari, con la continua necessità di condividere sui social istantaneamente i momenti vissuti nella vita reale, piuttosto che godersi appieno l’emozione, che molto probabilmente finirà subitamente in uno dei tanti cassetti della memoria, virtuale s’intende, di questi ascoltatori distratti del tempi moderni.
È pure vero che più siamo connessi
E meno siamo noi stessi
È vero che poi ci perdiamo le cose
Se non siamo connessi
Mi piace quello che è vero
04. Jessica Dislessica
E poi c’è lei, Jessica, dislessica, ritratto di una generazione intera, i Millennials o generazione Y, quella nata alla fine degli anni ’90, alla quale viene dedicata questa confessione sulla condizione di una “generazione perduta”, che vede nello scappare dalla provincia la sola via di fuga possibile.
Con un fare scanzonato indie pop alla loro maniera:
Lo sai che non mi drogo più
Jessica dislessica
Trovo che la vita sia stupefacente
E mi basta
05. Fino a quando dura
Secondo brano scritto con la collaborazione di Wilson Wilson, dai ritmi rock’n’roll e dal testo pieno di disincanto, come solo Davide sa scrivere e come solo Luca ed Enrico, riescono a musicare in maniera perfettamente omogenea al significato che si vuole dare alle parole.
Non garantisco sauna e piscina
Tanto meno la felicità
Quella comunque tende a passare
Per riportarci ancora qua
Io non avrò che te
Tu non avrai che me
Io non avrò che te
Fino a quando dura
06. Greta la bambina
Ecco un’altra aggiunta ai protagonisti dei testi dei TARM, Greta (la bambina), la Cassandra dei giorni nostri, che va alla ricerca di pianieti che ridono. Un ritornello che pare più uno scioglilingua ecologista, tema sempre più d’attualità al giorno d’oggi, anche tra le nuove generazioni, più o meno consapevoli di quello che sta succedendo al nostro Pianeta, ma spesso più attive delle vecchie, nel provare a contrastare gli effetti disastrosi dell’attività dell’uomo.
Quando il pianeta riderà
L’oceano su Venezia
Ok, puoi darmi dello stupido
Che ascolto quel che dice la bambina
Potevi dirlo tu, potevi dirlo prima
Potevi dirlo tu quello che lei ha detto prima
07. Robot rendez-vous
La figura della ragazza robot, “quella che comperi su Ebay e che sembra viva” e del suo acquirente innamorato, nel brano capolavoro Robot rendez-vous, viene raccontata la condizione maschile oggi, con un intreccio ritmico fra batteria elettronica e reale, un po’ come i nostri sentimenti, spesso confusi tra ciò che è reale e ciò che non lo è.
Tu sai quanto l’ho cercata una che mi volesse
Una persona che pensasse a me
Una ragazza come me senza pretese
Che fosse mia per più di un mese
08. L’oscena
In questo brano viene raccontata, come solo loro sanno fare, mischiando sarcasmo e polemica, al racconto del reale, la contemporaneità della nostra società basata sulle apparenze, sull’estetica, dove spesso l’apparire è più importante dell’essere, purtroppo. Un dei tanti episodi malinconici di questo disco, che invita a riflettere senza appesantire troppo la narrativa del disco.
09. Che cosa hai visto tu?
Un ritratto della famiglia di Andrea Maglia, storico chitarrista aggiunto del gruppo e firma del brano Che cosa hai visto tu? e di quella sponda del lago di Como dove lui ha costruito il Bleach Recording Studio, punto di riferimento per molti artisti della scena contemporanea.
Hanno la stessa forma
I pensieri degli operai
Come quella dei bambini
Che al domani non pensano mai
10. La misura
Brano ironico dove si descrive il tempo che passa, le decadenze fisiche e il mettere in discussione, sempre in chiave divertente, le misure delle parti intime maschili…impossibile non sorridere al ritornello:
E sei rimasta uguale
Coi desideri accesi
Ti è sempre andata bene
La misura del mio pene
È che sono invecchiato
E non ci vedo più
Mi servono gli occhiali
Per farti ridere
11. Crocchette buone
Penultimo brano del disco, e penultimo protagonista aggiunto all’iconografia dei TARM, un gatto domestico e imperscrutabile, dipendente dalle crocchette, ma quelle buone.
Se quello che scrivo
Poi diventa vero
Ci devo stare attento
A prendermi sul serio
Divertente si, ma c’è sempre una morale nelle loro canzoni, non dimentichiamocelo mai.
12. Torpignattara
Garage Pordenone si chiude con un brano di “musica concreta”, così lo ha definito Davide, Torpignattara, dove l’interprete principale è un merlo ed i suoni della natura attorno a lui, ultimo protagonista di questo album, davvero sorprendente, che mi ha affascinato e coinvolto nell’ascolto sin da subito e che vi invito a conoscere quanto prima, se amate i TARM ve ne innamorerete all’istante, come è successo alla sottoscritta.
Non sono solo canzonette, mai lo sono state e mai lo saranno per questo gruppo che ha segnato in maniera indelebile la storia della musica indipendente italiana e che celebra egregiamente i 30 anni di carriera con questo album che è davvero una chicca.
Tutte le canzoni di Garage Pordenone sono state registrate da Paolo Baldini all’Alambic Conspiracy Studio di San Foca (PN), tranne Greta la bambina e Robot rendez-vous che sono state registrate da Andrea Maglia al Bleach Recording Studio di Gittana (LC).
La foto di copertina è di Annapaola Martin, l’illustrazione è di Davide Toffolo, la grafica è di Alessandro Baronciani.
La copertina è ancora una volta disegnata da Davide con la grafica di Alessandro Baronciani, direttore del Regina Fumetti Festival, dove inizierà il tour della band in primavera con un concerto disegnato.
Il retro della copertina, per la prima volta per il trio di Pordenone, una fotografia di Annapaola Martin, si riferisce ad un luogo reale, un garage con questo nome situato a Milano, cuore pulsante del mercato musicale italiano.
Garage Pordenone riporta le lancette dell’orologio indietro rispetto alla storia del gruppo, ma è solo una piacevole sensazione di déjà-vu.
Nessun “effetto nostalgia” per i Tre Allegri Ragazzi Morti ma un disco che guarda inesorabilmente al futuro di una delle rock band di punta della scena italiana che in questo 2024 compie 30 anni, di musica, avventure e indipendenza, con oltre 1.500 concerti, 10 album, fumetti e la fondazione di un’etichetta, La Tempesta Dischi, che, sin dalla sua nascita, ha sostenuto la musica indipendente italiana, contribuendo al successo del trio friulano e non solo.
Un anniversario particolare che suonerà come una festa lunga un anno, costellata di appuntamenti immancabili contrassegnati dall’hashtag #TARM30, in programma già dal mese di aprile, e la band friuliana, che ha scritto pagine cruciali nella storia della musica alternativa italiana, promette che ogni concerto sarà un’esplosione di energia “rumorosa”, e chi come me li ha visti decine di volte live, sa benissimo che sarà davvero così.
“L’incredibile spettacolo della vita e l’incredibile spettacolo della morte iniziano ora”, ci vediamo sotto al palco e non dimenticate la maschera, mi raccomando.
“Grazie moltissime” TARM per questo album, bacini & rock’n’roll.
TARM30 – Tour 2024
24.04 Torino – Hiroshima Mon Amour SOLD OUT
25.04 Rivergaro PC – Parco del Trebbia
26.04 Modena – Vibra SOLD OUT
27.04 Trieste – Teatro Miela SOLD OUT
30.04 Reggio Emilia – Fuori Orario
02.05 Roma – Monk SOLD OUT
03.05 Firenze – Viper Theatre
04.05 Fontanafredda PN – Astro Club SOLD OUT
05.05 Fontanafredda PN – Astro Club SOLD OUT
24.05 Milano – MI AMI
25.05 Milano – MI AMI
26.05 Milano – MI AMI
07.06 Sassari – Piazza Moretti
21.06 Padova – Sherwood Festival
23.06 Ivrea TO – Apolide Festival
29.06 Udine – Castello di Udine
07.07 Centobuchi AP – Cassandra Fest
11.07 Sarroch CA – Sa_Rock Festival
13.07 Napoli – Ex OPG Je so’ pazzo
21.07 Vicenza – Jamrock Festival
27.07 Torre S/S BR – Bembe Music Fest
07.08 Brescia – Festa Radio Onda d’Urto
31.08 Lagnasco CN – FAT & d’Acord Fest
06.09 Desio MB – Brianza Velenosa
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