Articolo di Stefania Clerici | Foto di Giulia Manfieri
Prendi i riccioli di Tommaso Paradiso, i tatuaggi di Coez, la canottiera di Calcutta e le origini di Brunori Sas. Mescola bene e fai decantare qualche anno, in Australia. Aggiungi un microfono effettato, testi e parole buone, tanta grinta e voglia di cantare, ed ecco Aiello.
34 Anni, cosentino di nascita e romano di adozione, Aiello (Antonio di nome) arriva a Milano per la sua prima ed inedita esperienza dal vivo in Santeria, portando per la prima volta su un palco milanese tutti i brani del suo album dei record Ex Voto, uscito lo scorso 27 settembre, spopolando con le hit Arsenico (disco d’oro con 10 milioni di stream su Spotify) che racconta di una storia d’amore ormai finita, ma che ritorna nei ricordi di lui, e La mia ultima storia, oltre 5 mln di stream su Spotify, una ballad intensa e malinconica, che non conosce rancore o tristezza ma nata per esorcizzare il passato, prima idealizzato e poi detestato, cercando nuova luce e bellezza.
Gli ingredienti di base per struggersi in un soft pop melanconico e romantico concerto ci sono tutti e lo show, dopo una breve intro, lo show inizia poco dopo le 21.30 sulla dance di La doccia del 25. Visibilmente emozionato, ma carico di adrenalina e della sua musica da cantare, il cantautore prosegue sulle note di Quel cane per poi esplodere su La mia ultima storia, urlata a squarciagola da tutti i presenti. Solo due mesi dall’uscita di Ex voto, eppure le parole a memoria escono dalle bocche di ragazzi e ragazze che gridano “E ho comprato la maglia più larga e c’è spazio per te” -no, non è lo stesso maglione di Paradiso- ma l’intensità e lo straziante romanticismo sono gli stessi. A tratti è qualcosa di già visto, ma ci piace.
Si continua con Sushi (no, non pasta al Pesto a questo giro) che vede entrare Tormento per il featuring finale, e poi la delicata C’è tempo, una ballad che strizza gli occhi al sound di Ultimo, mettendoci tutta la personale interpretazione di Aiello. Arrivano poi Festa e Come stai, introdotta da un aneddoto, legato ad un viaggio fatto da Aiello anni fa. L’adottiva Roma ispira ed ecco Il cielo di Roma, dedicata alla città che ha accolto il cantautore.
Verso il finale, finito il primo e unico album pubblicato, spazio alle cover. Purtroppo la non riuscitissima versione di Fibra Stavo pensando a te, lascia spazio ad una reinterpretazione solo chitarra e voce di Qualcosa di grande di Cremonini. Sull’intro “siamo tutti figli di Battisti” arriva E penso a te, cantato da tutta la Santeria. Il fatto che Aiello non venga da un talent show avrebbe potuto evitare in setlist di dare spazio a pezzi non di sua produzione? A mio avviso sì, ma lui comunque ci tenta e ci riesce benissimo, perché tutti da più di un’ora continuano a cantare insieme a lui.
La chiusura è affidata ad Arsenico e alla riproposizione de La mia ultima storia, che lascia tutti adrenalinici e carichi uscire felici dal teatro di Santeria. L’anteprima di Milano sarà seguita dalla data del 7 dicembre a Roma, per poi tornare in concerto in primavera, con un tour che partirà proprio dal Fabrique il prossimo 21 marzo.
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AIELLO – La scaletta del concerto di Milano
Outro
La doccia del 25
Quel cane
La mia ultima storia
Sushi
C’è tempo
Festa
Accidenti a te
Come stai
Il cielo di Roma
Stavo pensando a te (Fabri Fibra cover)
Qualcosa di grande (Cesare Cremonini cover)
E penso a te (Battisti cover)
Arsenico
La mia ultima storia