Articolo di Mattia Quirico | Foto di Andrea Ripamonti
Barcellonese , ventiseienne e allieva di Joan Chamorro, Andrea Motis è cantante e trombettista ed ha conquistato la critica grazie alla sua personalissima capacità improvvisata e alla splendida voce, talvolta paragonata a Norah Jones. Nel corso della serata ha dato ampio assaggio di tutte queste doti, trasportando il pubblico da una fredda serata di fine inverno direttamente in una soleggiata giornata dei paesi del sud.
La formazione presente sul palco del Blue Note era la seguente:
Andrea Motis: voce, tromba
Josep Traver: chitarra
Joan Chamorro: contrabbasso
La performance si è sviluppata attraverso vari stili musicali: spaziando dagli standard jazz alla musica pop, toccando pezzi sudamericani ed includendo un piacevole tributo alla canzone italiana.

L’intesa sul palco era molto forte, i pezzi si muovevano in maniera molto armoniosa con chiusure e attacchi sempre molto precisi e ben concordati, anche se in rallentando o con stop improvvisi. Il suono, molto morbido e suadente, trasportava l’ascoltatore in posti esotici quasi come in un’estate anticipata. Particolarmente interessante era la capacità degli interpreti di esibire la loro bravura seppur utilizzando “colori” sonori molto tenui, senza risultare esuberanti nei pezzi più movimentato e ritmati.
La capacità di passare dalla voce alla tromba di Andrea Motis era disarmante, tanto che in alcuni punti sembrava che ci fossero due interpreti sul palco!
Al quanto simpatiche le espressioni facciali del contrabbassista, Joan Chamorro, che nel contesto incitavano l’ascoltatore ad entrare ancora di più in sintonia con la band. Talentoso il chitarrista Josep Traver, il quale durante le improvvisazioni, cantava a suo volta linee improvvisate supplementari quasi a ricordare i voli pindarici di Glen Gould nelle musiche di Johan Sebastian Bach. Di grande effetto l’ultimo brano in scaletta nel quale il trio si è unito in un canto corale per salutare il pubblico del locale.
Una serata veramente molto coinvolgente, capace di rapire i presenti per accompagnarli in un altro posto nel mondo.
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