Il live dei Dinosaur Jr al Parco della Musica di Padova è stato non solo un’occasione per ascoltare dell’ottimo indie rock in pieno stile 90s – con tanto di chitarroni perforanti -, ma anche il banco di prova per un esperimento fotografico.
Il Frusta – instagram.com/reffrusta/ – ha immortalato per noi il live della band utilizzando una macchina a pellicola probabilmente “coetanea” dei dinosauri. Incuriositi da questa scelta quantomeno insolita, gli abbiamo fatto qualche domanda.
ROCKON: il primo quesito nasce spontaneo: com’è andata?
FRUSTA: è stata una sfida più impegnativa di quanto credessi. Dimenticavo che quando si fotografa un live si hanno a disposizione solo i primi tre pezzi, e il “cambio-rullino” nel bel mezzo della seconda canzone mi ha fatto sudare freddo.
Tutto sommato però non è andata malissimo, ho portato a casa un buon numero di scatti e come primo esperimento posso dirmi soddisfatto.
R: Perché hai deciso fare foto ai concerti in analogico?
F: La musica è, da sempre, la mia più grande passione assieme alla fotografia. Ritrarre le band dal vivo è una figata pazzesca, ti permette di respirare tutta l’atmosfera del palco e ti regala molto spesso una vicinanza quasi fisica con l’artista.
Con il digitale, però, era diventato per me un esercizio ripetitivo quanto noioso.
Scattare a pellicola, invece, è adrenalina pura.
E poi c’è la “magia” dell’analogico…il fascino della grana e di tutte quelle cose che cerchiamo di simulare digitalmente con ore e ore di Photoshop.
– Clicca qui per vedere le foto di Dinosaur Jr. a Padova (o sfoglia la gallery qui sotto).
R: Parli di magia, ma anche di “sfida”. E’ più difficile quando si usa la pellicola?
F: Non mi piace parlare di “più facile” o “più difficile”. Sono questioni talmente soggettive.
Preferisco dire che, per me, è più divertente.
Certo, avere 72 scatti contati, non poter verificare il risultato a monitor e non poter “giocare” con gli ISO a piacere è una bella rogna. 🙂
R: Il concerto era ieri sera e oggi ci hai già consegnato le foto, com’è possibile?
F: Mi sono alzato presto, un caffè al volo e poi mi sono rintanato in camera oscura. Dosando con criterio gli acidi, cronometrando i tempi di sviluppo e fissaggio – e incrociando le dita! – si possono ottenere dei negativi pronti per la scansione in poche ore.
R: Il bianco e nero è una scelta voluta o forzata?
F: Forzata. Lo sviluppo fai-da-te delle pellicole a colori richiede strumentazioni e competenze che in questo momento non ho.
R: Questo primo esperimento avrà un seguito?
F: Vedremo, a me farebbe molto piacere. Il fatto di scattare le foto e poterle già sviluppare e consegnare l’indomani è un jolly che in questo momento non siamo in molti a poterci giocare e magari qualche organizzatore romantico-nostalgico potrebbe apprezzarlo. A settembre c’è l’AMA ad Asolo, chissà…
DINOSAUR JR. – scaletta concerto di Padova – 11 Luglio 2017
Thumb
Goin Down
Tiny
Love Is…
In a Jar
Watch the Corners
Little Fury Things
The Wagon
Start Choppin
Feel the Pain
Freak Scene
– – – – –
Gargoyle
Just Like Heaven (The Cure cover)

Michael
12/07/2017 at 19:37
Hanno fatto anche Watch The Corners
Chris
14/07/2017 at 12:34
Hanno fatto anche In a Jar
fabrizio
25/02/2022 at 18:01
uff non è che se usi la pellicola sei più fico. dai su non siamo più nel 2000 che toccava fare i ganzi per questo. anche io uso la pellicola ma mica lo dico- la foto è una foto basta. fatta col cellulare o conl’ultima macchina a disposizione. poi se non si sa che fare e si esalta il mezzo fate un po voi