Articolo di Giulio Taminelli | Foto di Andrea Ripamonti
Arrivare nel 2024 a dire “stasera vado a vedermi un concerto dei Finley” fa davvero strano. Nati nel 2002 a Legnano ma arrivati al grande pubblico solo nel 2005 con il singolo “Tutto è possibile”, per un classe ‘92 come me questa band è parte di quei caldi pomeriggi estivi a cavallo tra la terza media e la prima superiore (nonostante il mio giovane cuoricino si stesse già tingendo delle nere tinte del metallo della costa ovest). Molti li davano per spacciati dopo il primo album, i più fiduciosi attesero “Adrenalina”, secondo lavoro della band, per decretarne la fine ma, a dispetto di tutto e tutti, i Finley non si sono mai fermati. Ad oggi contano infatti sette studio album, anni di concerti in ogni parte d’italia e, soprattutto, tanta radio come presentatori, partendo da “Kiss Kiss my Ass” su Radio Kiss Kiss sino a “I Trafficanti” attualmente in onda su R101. Il concerto di mercoledì 16 è stato al forum, esattamente come quel concerto di quasi vent’anni fa in apertura a Max Pezzali. Io al primo non c’ero, Vediamo se riesco a recuperare con il secondo.

Il concerto
L’ingresso in scena dei Finley è “da forum”. Buio totale nel palazzetto, musica da trailer cinematografico ed ingresso in corsa sulle note della prima canzone. Nonostante un po’ di emozione e qualche sguardo di troppo al gobbo,nei primi pezzi è il cantante Pedro a trainare la band in un turbinio di brani classici eseguiti quasi senza sosta. Le parti discorsive, tutte rivolte al pubblico sotto forma di ringraziamenti, sono inserite sui finali dei brani per aggiungere spinta e non perdere tempo in vista delle esibizioni con gli ospiti. Il palco ha l’impostazione classica del forum, ovvero suddivisa su due livelli in cui il più basso è occupato da chitarra, basso e voce, mentre il più alto è lasciato alla batteria. Proprio il palco si rivelerà per la band un’arma a doppio taglio poiché da un lato consentirà maggiore libertà d’azione per gli ospiti e per i ballerini ma, dall’altro, creerà una sensazione di vuoto difficilmente ignorabile durante i pezzi in solitaria. Ad ogni modo una pregevole prestazione, “condita” da chiamate al pogo, ai salti e addirittura un wall of death.

La scaletta
Contrariamente a quanto immaginato al momento dell’annuncio da parte dei Finley della data di Assago, la scaletta del concerto non è stata impostata come la classica “dimostrazione di forza” in cui i brani dell’ultimo album vengono accostati ai pezzi storici per migliorarne la presa sul pubblico. La sensazione è stata piuttosto quella di un invito ad un party, con una prima parte completamente dedicata a pezzi tratti da Tutto è possibile e Adrenalina. Solo dalla settima traccia sulle ventiquattro totali è stato effettivamente dato spazio al nuovo Pogo Mix Tape Vol.1 e a tutti i suoi “feat”. Proprio l’ultimo album ha finto da core per la parte centrale di concerto, anche se non sono mancati insetti interessanti come Il tempo di un minuto tratta dal terzo album Fuori! e, ovviamente, le due hit della band, ovvero Diventerai una star e “Fumo e cenere”. Spazio anche per svariate cover, tra cui Should I Stay or Should I Go dei The Clash nell’encore e Domani Smetto degli Articolo 31, quest’ultima eseguita con J-Ax presente sul palco. Menzione d’onore infine per il medley di metà concerto, che ha visto i nostri impegnarsi nell’esecuzione di brani che spaziavano da In The End dei Linkin Park a Song 2 dei Blur.

Gli ospiti
Pilastro fondante dell’intero show sono stati gli ospiti, un piccolo plotone di stelle che si sono alternate al fianco dei Finley. Il primo ad occupare il palco è stato un energico Naska, carico a molla e pronto a saltare in ogni angolo di palco accompagnato dal suo cappello di Pippo. Dopo di lui è stata la volta di Walls, un altro figlio della nuova corrente a cavallo tra trap e punk proveniente dalla penisola iberica. A seguire, accolto con un boato da parte del forum, a salire sul palco è stato il J-Ax peggio vestito che io abbia mai visto. Pantaloni e camicia a frange sormontati da un cappello da cowboy, per un outfit a metà tra il vecchio fuori dalla staccionata di un rodeo in attesa che qualcuno si faccia male e uno spogliarellista decisamente TROPPO economico, ma con una voce sempre e comunque in grado di emozionare e di far vibrare le corde dell’anima. Sulle note di F.A.Q. è stata la volta di Divi, cantante dei Ministri, di far cantare il pubblico, mentre l’apice della sana noncuranza punk rock si è raggiunta con l’ingresso in scena dei Punkreas. Era scontato ci fosse in scaletta, era palese che diventasse un gran momento, ma sentire dal vivo “Dentro una scatola” con Mondo Marcio al microfono e i Finley agli strumenti mi ha comunque fatto salire il magone. Meno emozioni (dal mio punto di vista) con il doppio pezzo di Dario de I Dari, ma comunque tanto divertimento. Infine, a chiudere la serata come ospite d’onore una delle cantanti più in vista dell’attuale panorama musicale italiano, ovvero Rose Villain. Doppio pezzo anche per lei e i suoi continui salti tra canto melodico e moderno.

Tanti momenti unici e speciali in questo show che ha riportato i Finley al forum dopo quasi un ventennio. Sicuramente ci sono ancora delle spigolosità da limare, soprattutto nella gestione di palco e nel dialogo tra i membri della band (nonostante la tensione, un po’ mi è dispiaciuto non sentire più dialoghi da parte di una band di cui ben tre membri su quattro lavorano come speaker radiofonici). La sensazione è comunque quella di un ottimo concerto nel complessivo e, una volta risolte le piccole “magagne” sopracitate, nulla impedirà a questa band di vivere un glorioso ritorno in grande stile.
Clicca qui per vedere le foto dei Finley in concerto all’Unipol Forum di Assago sfoglia la Gallery qui sotto:
Finley – La scaletta del concerto all’Unipol Forum di Milano
Sole di settembre
Sirene
Adrenalina
Ad occhi chiusi
Domani
Scegli me
Porno (feat. Naska)
Fuori di testa (feat. Walls)
Goonies (feat. J-Ax)
Domani smetto (Articolo 31 cover) (feat. J-Ax)
Il tempo di un minuto
F.A.Q. (feat. Divi)
I miei amici (feat. Punkreas)
Diventerai una star
Ricordi
Medley di cover
Dentro alla scatola (Mondo Marcio cover) (with Mondo Marcio)
Wale (tanto wale) (Dari cover) (feat. Dari)
Perdonaci (feat. Dari)
Meglio di noi non c’è niente
Killer (feat. Rose Villain)
Click boom! (Rose Villain cover) (feat. Rose Villain)
Fumo e cenere
Encore
A me piace il punk rock
Should I Stay or Should I Go (The Clash cover)
Tutto è possibile
