Articolo di Giulio Taminelli | Foto di Federico Buonanno
Sono passati undici mesi dall’ultimo concerto dei Beast in Black in Italia (qui il link all’evento) ma ricordo come se fosse ieri quanto mi avesse colpito il loro show. Nella speranza di ritrovare le stesse emozioni che Yannis Papadopoulos e compagni erano riusciti a regalarmi in quella sera di febbraio, ho deciso di tornare a vedermeli dal vivo in una location più grande e, sulla carta, più adatta al loro attuale tour da co-headliner in compagnia degli altrettanto validi Gloryhammer. Molta curiosità da parte mia per l’apertura dei Brothers of Metal, formazione che mixa la scuola Manowar con il power più sfacciato e che, quindi, rientra a pieno in quella che è la mia guilty pleasure del sabato sera dopo aver smesso di contare le birre.
Brothers of Metal
Come detto, il compito di aprire le danze spetta ai Brothers of Metal, combo svedese nato nel 2012 da quella che deve essere stata una serata alcolemicamente molto intensa (fatto confermato da più fonti). Nei nove pezzi spalmati su quasi un’ora di concerto, riescono a farsi apprezzare sia per qualità musicale, sia per tenuta di palco.
Parlando proprio di tenuta di palco, il primo aspetto che colpisce è la quantità di componenti in scena. Otto musicisti di cui ben tre chitarristi, onestamente troppi per la tipologia di musica espressa. Un discorso a parte va invece fatto per i tre cantanti: Mats Nilsson, Joakim Lindbäck Eriksson e Ylva Eriksson (quest’ultima dotata di una fisicità davvero fuori dal comune) sono dei veri maestri nell’intrattenere un pubblico che, nonostante sia nella sala per altri motivi, viene coinvolto al punto di cominciare a saltare e a cantare ogni qualvolta venga chiamato in causa. In definitiva, ottima esibizione per i Brothers of Metal, decisamente al di sopra delle mie aspettative

Gloryhammer
Per i Brothers of Metal non ho ritenuto opportuno menzionare la quantità di pubblico presente in sala poiché i loro numeri non sono tali da aspettarsi dei sold out clamorosi ma, tanto per i Gloryhammer quanto per i Beast in Black, la questione diventa seria. L’Alcatraz infatti era sì nella sua versione “palco grande”, ovvero quella con la capienza fissata a oltre tremila posti, ma con un tendaggio che riduceva di quasi due terzi lo spazio a disposizione del pubblico (e onestamente anche così non è che ci fosse tutta questa ressa).
Insomma, non esattamente un successo in termini di biglietti venduti, ma passiamo all’esibizione. L’ingresso in scena dei Gloryhammer viene preceduto da una registrazione di Delilah con tanto di cartonato di Tom Jones sul palco, un buon inizio in termini di intrattenimento goliardico che verrà però rispettato solo in parte dalla band. L’unico che “ci ha provato davvero” è stato Sozos Michael, il cantante che nel 2021 ha sostituito Thomas Winkler. Mi spiace fare paragoni perchè quelli di questa serata sono stati i miei primi Gloryhammer dal vivo e quindi non posso esprimermi con piena cognizione di causa ma, avendo sentito dal vivo WInkler, devo dire che non c’è storia a livello d’intrattenimento e, soprattutto, capacità vocale. Non me ne vogliano i fan, ma il buon Sozos nelle ultime canzoni non aveva davvero più fiato.
Visivamente, il concerto è stato molto statico, soprattutto se paragonato a quello precedente. Non basta il cartonato di un castello per dare colore ad uno show. Per quanto riguarda l’esecuzione musicale infine non posso esprimermi, perchè le basi erano talmente invadenti da sfiorare il playback. Senza andare oltre, posso dire che sicuramente i fan si saranno divertiti moltissimo cantando i loro brani preferiti, ma i Gloryhammer a questo giro sono ben lontani da quello che può essere definito un buon concerto.

Beast in Black
Anche per questo gruppo la questione “poco pubblico” pesa parecchio, soprattutto dopo aver sfiorato un sold out al Live di Trezzo meno di un anno fa e dopo aver girato i palchi dei grandi festival estivi europei.
In ogni caso, l’inizio di concerto con l’attacco di Blade Runner rimane abbastanza d’impatto da far esaltare chiunque in sala. C’è poco da dire, tutti i musicisti si muovono sul palco e riempiono di coreografie e “momenti” ogni singola canzone, il tutto allo scopo di far risaltare uno spigliatissimo quanto intonato Papadopoulos che si presta al dialogo con i presenti e tiene a lasciare campo libero ai propri compagni in ogni solo o parte strumentale.
Nonostante ciò, ammetto di aver sentito della stanchezza nel concerto. Mi spiace, perchè personalmente questo gruppo mi piace parecchio e lo ritengo molto valido, ma l’aver presentato a distanza di nemmeno due anni dall’uscita dell’ultimo album una scaletta da “greatest hits” senza un lavoro sulla modulazione dell’intensità e, soprattutto, l’aver usato per più volte delle basi per aiutare il cantante negli acuti mi hanno dato l’idea di una band che tira i remi in barca in vista di concerti più remunerativi.
Vorrei dilungarmi maggiormente su dettagli particolari ma, davvero, quella a cui ho assistito è stata una sequenza lineare di canzoni senza un senso specifico. Un’ottima esecuzione ma senza un’anima.

Concludo l’articolo dicendo solo una cosa: Ho preferito i Brothers of Metal. Saranno meno blasonati ma, tra i vari gruppi, sono stati gli unici a dar l’impressione di divertirsi sopra quel palco.
Clicca qui per vedere le foto del concerto di Beast in Black, Gloryhammer e Brothers of Metal all’Alcatraz di Milano o sfoglia la gallery qui sotto:
Beast in Black – la scaletta del concerto di Milano
Blade Runner
Bella Donna
Beast in Black
Sweet True Lies
Broken Survivors
From Hell With Love
Hardcore
Moonlight Rendezvous
Zodd the Immortal
Ghost in the Rain
Highway to Mars
Blind and Frozen
Die by the Blade
One Night in Tokyo
End of the World
Gloryhammer – la scaletta del concerto di Milano
Holy Flaming Hammer of Unholy Cosmic Frost
Gloryhammer
The Land of Unicorns
Fly Away
Angus McFife
Wasteland Warrior Hoots Patrol
Fife Eternal
Masters of the Galaxy
The Siege of Dunkeld (In Hoots We Trust)
Keeper of the Celestial Flame of Abernethy
Universe on Fire
Hootsforce
The Unicorn Invasion of Dundee
Brothers of Metal – la scaletta del concerto di Milano
The Death of the God of Light
Prophecy of Ragnarök
Njord
Ride of the Valkyries
The Other Son of Odin
Berserkir
Concerning Norns
Yggdrasil
Defenders of Valhalla
