Firenze, Giardino di Boboli, 17 Giugno 2013
I Goose arrivano a Firenze in punta di piedi – ospiti prestigiosi di un esclusivo dinner-party dedicato al “Punk” presso l’incantevole Giardino di Boboli – e dopo neanche un’oretta di deflagrazioni elettroniche ai limiti del codice penale si dileguano nel nulla, come novelli Unni post-atomici, lasciandosi dietro solo una moltitudine di soniche macerie fumanti. Breve ma devastante show quello della band belga, che rivomita sul pubblico, senza soluzione di continuità, il suo electro-rock acido ed ossessivo, miscela scarnificante di pop danzereccio e techno-tamarritudini al profumo di Semtex.
A loro modo punk fino al midollo, e perfettamente in linea con lo spirito ribelle dell’evento modaiolo fiorentino, fosse anche soltanto per quelle 9 schegge impazzite (equamente estrapolate dai 3 album “Bring It On”, “Synrise” e “Control Control Control”) che fanno evaporare in tempo reale i cocktails dei più temerari ascoltatori incollati davanti alle casse. Da “Control” ad “United”, passando per “Can’t stop me now” e “British Mode”, una tonificante raffica di decibel sparati a mezz’aria, come proiettili sul selciato, benedice la prima vera sera d’estate e l’intraprendenza degli organizzatori, fino al pirotecnico congedo di “Words” che violenta, come non mai, la quiete secolare del Giardino Di Boboli, solo per una sera patinato epicentro sismico del capoluogo toscano.
Setlist:
Control
Bring it on
United
Real
Can’t stop me now
Black gloves
British Mode
Synrise
Words