Reportage Live

Il più bel lunedì dell’anno: Coldplay, San Siro, Zucchero, la Madunina e i fuochi d’artificio

Coldplay in concerto a Milano nel 2023

Articolo di Stefania Clerici | foto di Marco Arici

Che fosse lo show must seen dell’estate 23 lo avevamo capito già dallo scorso inverno, quando in meno di 15 minuti avevano registrato un tutto esaurito nelle date di Napoli e Milano. Un graditissimo ritorno nel nostro Bel Paese di Chris Martin e i suoi che, come nelle tappe partenopee ha voluto omaggiare Pino Daniele con la sua Napul è, qui nella capitale meneghina non si risparmia di cantare O Mia Bella Madunina insieme a niente popo di meno che il nostrano funky man Zucchero.

Ma andiamo con ordine, le soprese di solito arrivano alla fine, ma mi è gradito farvi qualche spoiler di questa straordinaria serata che ho vissuto allo Stadio Meazza. Cori e palloni (colorati) ce ne erano anche qui, ma per omaggiare il pop dei Coldplay in una straordinaria (quanto calda e afosa) serata di fine giugno.

Il live inizia con l’ingresso della band on stage sulle note della colonna sonora di E.T. L’extraterrestre, chiaro riferimento al viaggio nei “mondi alieni” dei Coldplay: il palco è come un’astronave colorata, ai lati del quale due grandi schermi/pianeti di forma circolare proiettano visual e le immagini del concerto. Sullo sfondo un altro grosso schermo led a mezzaluna, posto lungo il lato orizzontale del grande palco; e poi la lunga passerella che taglia a metà il parterre, al cui apice è posto un altro piccolo palco rotondo, con pavimento a schermo led e che ospiterà i momenti più intimi e raccolti dello show. Si salpa quindi verso l’infinito e oltre del primo “atto” , intitolato “Pianeti”: arriva Music of the Spheres ed è subito un boato, i braccialetti che gli 80 mila di San Siro indossano si accendono di mille colori, insieme alle luci del palco: è tutto un fascio di brillantini e felicità, che arriva dritta su Higher Power ed Adventure of a Lifetime. Il clima è caldo e la temperatura di alza sull’intro di Paradise, cantata a gran voce da tutto il pubblico e regalata poi in un assolo finale dove Chris duetta sottovoce e poi incitando la folla il ritornello di “Para, para, paradise” seguito dai cori “Oh oh oh oh oh”.

Sulle note della ballad di The Scientist calano i ritmi, ma non le voci e ci si avvia verso il secondo atto “Le Lune”: ci si sposta sul palco piccolo in mezzo al parterre dove esplode la coloratissima pop Viva la Vida e dove Something Just Like This ci riporta ad una dimensione più tranquilla. Chris dal palco B è molto vicino al pubblico, armato di cartelli che si mette a leggere, facendo battute e ringraziando: gli salta all’occhio quello di una fan che chiede di cantare Politik… Martin non se lo fa ripetere due volte e la invita sul palco per un duetto al piano e una dedica d’amore per la ragazza e tutti noi.

Tornato con la band sul palco grande, arriva In My Place, tutta da cantare in coro, cui segue – introdotta dalla luce dei braccialetti gialli- Yellow. Siamo in mila e mila in quello stadio, ma si canta come se si fosse uno: è la musica che unisce e una ballad manifesto come Yellow lo testimonia come non mai.

Quando le luci si spengono di colpo, inizia il terzo atto: “Stelle” introdotto da visual a forma di cuori rossi creati attraverso i braccialetti luminosi degli spettatori che coreografano i due anelli verde e blu di San Siro annuncando Human Heart. È l’ultimo pezzo prima della grande disco dance in cui i Coldplay, con maschere aliene e caschi luminosi, invadono il palco per un meddley tutto da ballare su People of the Pride, Clocks ed Infinity Sign.

Chris Martin, in grandissima forma fisica, sfoggia una nuova t-shirt con scritto “Everybody is an alien somewhere”, come non dargli ragione… parte poi la festa di Hymn for the Weekend con grandi fuochi pirotecnici a fondo palco che animano lo spettacolo già di suo incendiato da musica e tempeature. Dopo Aeterna, la band torna sul sullo stage grande per la cover di My Universe, gradita e applauditissima con cori, per raggiungere l’apice del party di A Sky Full of Stars. A sorpresa viene interrotta a metà per una richiesta “innocente” da parte di Martin: cantarla “come in famiglia”, godendosela tutta, senza macchine fotografiche o cellulari (meno della metà dei presenti capiscono o vogliono capire, infatti i telefonini rimangono nelle mani di molti che imperterriti filmano il momento “raccolto”). Con grande stupore alla fine del pezzo esplodono fuochi d’artificio sul cielo sopra San Siro e l’effetto wow non si ferma… anzi, è solo l’inizio per un grande crescendo.

É tempo di tornare sulla Terra infatti e le parole registrate di Louis Armstrong introducono il quarto e ultimo atto del concerto: “Home”. Rivelando un terzo palco, proprio sotto all’anello blu, tra il chiosco delle birre e quello del merchandising. Si scivola verso la parte più intima e tranquilla (la chiameremmo “acustica” se non fosse che a San Siro per fare musica di qualche amplificatore ce ne hai comunque bisogno): arrivano Shiver e Don’t Panic a scaldare l’atmosfera, quando con grande stupore di tutti Chris invita a cantare “this man”… camicia estiva azzurra e un cappello baschetto verde, sale on stage Zucchero per un medley tutto italiano: la poeticissima Diamante viene cantata da tutto lo stadio, cui segue la cover dell’inno a Milano O mia bela Madunina per un gran finale di assolo di Zucchero con Hey Man.

La festa dei Coldplay sta giungendo al termine dopo quasi 2 ore di live e tante sorprese. Riunita la band, si ritorna sul palco principale per il gran finale da ballare di Humankind,  la poetica e sempreverde amatissima Fix You e la chiusa dance e pirotecnica di Biutyful.

Sulla registrazione di A Wave i Coldplay salutano felici la serata, ringraziando, spargendo amore e abbracciandosi sinceramente tra di loro. Un grande concerto pop ha reso grande ancora una volta unico il grande tempio dello spettacolo dell’estate italiana milanese: ora un giorno di pausa per ricare batterie ed ugole e tornare sul palco per le ultime due date meneghine del 28 e 29 giugno. Che splendido pop ragazzi!

Clicca qui per vedere le foto dei Coldplay in concerto a Milano o sfoglia la gallery qui sotto

COLDPLAY – la scaletta del concerto di Milano

Light Through the Veins

 Flying Theme (John Williams song) (from “E.T.”)

Act I PLANETS

Music of the Spheres

Higher Power

Adventure of a Lifetime

Paradise

The Scientist

Act II MOONS

Viva la Vida

Something Just Like This (The Chainsmokers & Coldplay cover)

Politik (Chris solo piano; with a fan on stage)

In My Place

Yellow

Act III STARS

Human Heart

People of the Pride

Clocks

Infinity Sign

Hymn for the Weekend

Aeterna

A-Stage

My Universe (Coldplay x BTS cover)

A Sky Full of Stars

Act IV HOME

Sunrise (with Davide Rossi) (with Louis Armstrong’s spoken… more )

Shiver

Don’t Panic

Diamante (Zucchero cover) (with Zucchero)

O mia bela Madunina (Giovanni D’Anzi cover) (with Zucchero)

Hey Man (Zucchero cover) (with Zucchero) (Solo acoustic played by Zucchero)

Humankind

Fix You

Biutyful

A Wave (rx)

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