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Reportage Live

Il rave hip hop dei DIE ANTWOORD che fa tremare l’Alcatraz

Dopo dieci anni, il ritorno, ovviamente sold-out, dei Die Antwoord all’Alcatraz, con un pubblico internazionale che non ha deluso le aspettative: la piccola postilla, infine, che rimanda al prossimo live in Italia, al Rugbysound di Legnano, insieme a Cosmo.

Foto di Paul Gilpin

Articolo di Philip Grasselli

Un concerto atteso da un decennio, quello dei Die Antwoord all’Alcatraz di Milano, che ha registrato sold-out in breve tempo: la quartultima tappa del loro Reanimated EU/UK Tour è stata un grande successo, sfidando apertamente l’inizio del Fuorisalone appena iniziato nel capoluogo meneghino.

Il DJ set di LIL2HOOD aka Fla$h

Dopo qualche giorno di caldo estivo, è calato un fresco non indifferente su Milano e c’è quindi bisogno di scaldarsi in qualche modo: prima di tutto con un DJ set targato LIL2HOOD aka Fla$h, che parte con dei pezzi assurdi che spaziano dalla dubstep alla Skrillex all’NDH dei Rammstein, passando per Benny Benassi e i System of a Down.

Il palco

Dal punto di vista del live, la scenografia sul palco è piuttosto imponente, con quest’ambientazione surreale, su due piani. Enormi sferoidi dorati, con delle scavature che somigliano a occhi e bocche, sono impilati sia verticalmente come colonne, sia orizzontalmente, sotto la postazione del DJ e producer HITEK5000.

Die Antwoord al Pinkpop Festival
I Die Antwoord al Pinkpop Festival del 2019 (foto di Roberto Finizio)

Fatty Boom Boom

Il buio in sala alle 21:15, accompagnato dalla Carmina Burana di Karl Orff, viene interrotto dall’apertura del sipario e con la comparsa, solenne, di Watkin Tudor Jones, meglio noto come Ninja e di Anri du Toit, altresì nota come ¥o-Landi Vi$$er. Parte subito “Fatty Boom Boom”, tratto da “Ten$ion”, uno dei brani più controversi della loro carriera, sia sul discorso di Lady Gaga (che ai tempi invitò loro ad aprire il suo tour promozionale di “Born This Way”), sia su quello del blackface nel video.

Dopodiché il rapido saluto di Ninja al pubblico con il classico “Ciao Milano!”. Ma, soprattutto, il grande ringraziamento a loro per essere ancora così numerosi, nonostante sia passato parecchio tempo dall’ultima volta che sono venuti a Milano. Da qui è solo un crescendo, perché l’Alcatraz diventa un’unica palestra, un enorme esercizio cardio, breve ma intenso.

Ma quanti stage-diving!

Il primo momento di interazione fisica con il pubblico è quando Ninja si sposta in pit per cantare, a cappella, “Everything Is Perfect”. Ma, dopo il pogo della versione trap di “Pitbull Terrier”, sempre lui entra nella modalità stage-diving per quasi tutto “Fat Faded Fuck Face”, mentre Yolandi Visser canta con la solita voce pitchata saltando da una parte all’altra del palco.

Siamo già giunti quasi alla fine del concerto, un tripudio del rave hip hop che ha come punto di massima ascesa proprio con “Baby’s on Fire”: due poghi in due parti separate, ma vicine al palco, si aprono poderosamente, con i cori che ovviamente urlano “Ba-by’s on fi-re!” quasi fossimo al Meazza. Tremila e passa persone sembravano davvero settantamila.

Il bis, infine, è un’altra occasione per Ninja di farsi un altro stage-diving, giustamente nel brano “Enter the Ninja”, prima di inchinarsi al pubblico e a rimandare alle date estive. Come il 30 giugno 2024 al Rugbysound di Legnano (MI), accompagnato da Cosmo (e di cui abbiamo avuto modo di vedere l’altro imponente live sempre all’Alcatraz).

DIE ANTWOORD – La scaletta del concerto all’Alcatraz di Milano

Fatty Boom Boom
Daddy
Banana Brain
Everything Is Perfect (a cappella)
Ugly Boy
Rich Bitch
Wat Pomp?
Fish Paste
Pitbull Terrier
Fat Faded Fuck Face
Baby’s on Fire
I Fink U Freeky
Happy Go Sucky Fucky
Never Le Nkemise 2

Encore:
Enter the Ninja

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Se non parlo di musica, parlo di sport. Se non parlo di sport, parlo di ingegneria. Se non parlo di ingegneria, parlo di meme. Se non parlo di meme è perché dormo.

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