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Reportage Live

Il SZIGET FESTIVAL 2024 al microscopio, anzi, di più: la fine

Gli ultimi tre giorni di Sziget Festival 2024, con Martin Garrix, Sam Smith e Fred Again come headliner del Main Stage, ma non solo: fino all’ultima alba, fino all’ultimo treno del mattino per cogliere la rassegna fino all’ultima nota.

Sam Smith al Sziget Festival 2024

Articolo di Philip Grasselli | Foto di Andrea Ripamonti

Siamo giunti alla terza e ultima puntata del racconto del Sziget Festival, dopo il rodaggio iniziale e i due giorni centrali. Gli ultimi tre giorni sono stati un bel climax ascendente.

Day 4 – In the Name of Love

Con il quarto giorno del Sziget Festival 2024, compiamo il giro di boa, con una giornata per gli amanti del danzereccio: tra tutti i palchi il denominatore comune è l’elettronica.

Zoe Wees, Cherym, Tamás Kádár e József Kardos

Sì, poiché alle solite ore 16 il Main Stage è occupato da Zoe Wees: spesso la troviamo in feature con i più importanti DJ del momento, come Kygo, Jonas Blue e Galantis, ma alla fine dello scorso anno, la cantante tedesca produce “Therapy”, che è il sunto del suo primo EP “Golden Wings” con ulteriori quindici tracce. Ci sono quasi trentacinque gradi e lei indossa imperterrita delle cuffie pelosissime sulle orecchie: come hai fatto?

Zoe Wees in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

In questo giorno, sì, il caldo si sta facendo sempre più soffocante, il fare da spola da una parte dell’isola all’altra (dalle Cherym al Lightstage a Bebe Rexha al Main Stage) diventa davvero estenuante. Specialmente se la terra assume quell’effetto sabbia del deserto: le autobotti fungono nuovamente da palliativo per la mezz’oretta successiva allo spargimento di acqua per le strade.

Poco prima di Bebe Rexha, abbiamo anche avuto modo di seguire la conferenza stampa di Tamás Kádár, CEO, e di József Kardos, Program Manager dello Sziget Festival, che hanno confermato il successo oramai affermato in questo trentesimo anniversario del festival.

Volevamo chiudere i nostri primi trent’anni con un festival spettacolare, vibrante e colorato, per la soddisfazione di tutti, e, in base ai feedback, sembra che ci siamo riusciti.

Tamás Kádár durante la conferenza stampa al Magic Mirror VIP
Bebe Rexha in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Bebe Rexha continua il lavoro di Zoe Wees aprendo il suo live con uno dei brani più popolari del 2015, “Me, Myself & I”, che, insieme al rapper G-Eazy, si presentò al mondo con l’inconfondibile “Woooh, it’s just me, myself and I”.

Il primo problema tecnico non trascurabile, che purtroppo capita, avviene durante “Sacrifice”, che costringe l’artista americana ad un’interruzione. Alla ripresa, è tutto in discesa, con la chiusura tutta dance, avendo dato le voci per i The Chainsmokers, Martin Garrix e David Guetta.

Louis Tomlinson, Analog Balaton

L’anno scorso era l’anno di Niall Horan, stavolta è il turno di un altro membro dei One Direction: Louis Tomlinson.

In canotta verde fluo e reduce da un altro importante festival che si sta svolgendo in contemporanea – l’Untold Festival di Cluj-Napoca in Romania – porta anche qui una serie di brani sia della sua carriera da solista, sia nel periodo Directioner, più la cover di “7” dei Catfish and the Bottlemen (che mancano all’appello dello Sziget dall’oramai lontano 2019, ma hanno un album in cantiere).

Alle 20:45 nel Revolut Stage salgono sul palco gli Analog Balaton, personalmente una delle mie preferite band ungheresi in circolazione. Le due chiacchiere post-live sono state solo rimandate di poco oltre il festival, ma la sostanza è che hanno ricevuto un upgrade rispetto al Petőfi Szinpad dello scorso anno.

La risposta del pubblico è stata immediata, nonostante la performance sia perfettamente sovrapposta con quella di Martin Garrix. Li ho visti un mesetto e mezzo fa ad un altro bellissimo festival poco fuori Budapest, il Kolorádó Fesztival a Nagykovácsi, totalmente immerso nei boschi, e il coinvolgimento emotivo, per quanto sia davvero complicata la lingua ungherese, è davvero totale.

L’uso dei sintetizzatori analogici associato alle luci blu, come il colore prevalente dell’album “Lent” del 2021, è perfetto. Anche questo live è racchiuso nella mia Top 3.

Martin Garrix

Martin Garrix al Sziget Festival 2024
Martin Garrix in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Come detto poc’anzi, Martin Garrix è il primo artista a far avvicinare il festival al sold-out, per un sabato sera di mezza estate. Il DJ set è stato esplosivo, dai tempi di quando stava sotto Spinnin’ Records – rapporto chiuso burrascosamente – fino all’autoproduzione dei suoi più grandi successi. Onestamente? Uno spettacolo da vedere non troppo da vicino, perché la scenografia sul palco è parte fondamentale della resa del DJ olandese. Specialmente durante “Animals”, l’ultima canzone. Centotrenta!

Martin Garrix al Sziget Festival 2024
Martin Garrix in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

MØ e Neil Frances

Il deflusso in questa serata è assai più complesso, complice anche l’adrenalina non completamente scaricata con le ultime tracce di Martin Garrix. Allora ci si sfoga, per esempio, con all’interno del Revolut Stage.

MØ al Sziget Festival 2024
MØ in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

I primi brani senza visual per problemi tecnici, ma la cantante danese non si scompone, anzi, sopraelevata su dei piedistalli con la sua band, dà vita ad uno show all’ultima goccia di sudore. “Final Song” diventa un inno, anche se ha otto anni, da cantare a squarciagola. “Lean On” sembra uscito ieri, con quei Major Lazer che elevano la dancehall tra i generi più ascoltati tra il 2014 e il 2016. Blow a kiss, fire a gun, we all need someone to lean on.

La sudata che nemmeno ai bagni Rudas (MØ era completamente fradicia di sudore, come potete vedere dalle foto di Andrea Ripamonti) si chiude poi con i Neil Frances, che portano l’indie australiano stile Parcels. Faticoso, ma davvero un finale che quando ce vo, ce vo.

Clicca qui per vedere le foto del quarto giorno dello Sziget Festival 2024 di Budapest (o scorri la gallery qui sotto).

Martin Garrix

Day 5 – Stay With Me

A livello logistico, sempre a mio parere, il quinto giorno è stato quello più difficile in termini di godersi un concerto per più di tre canzoni. Le sovrapposizioni di artisti interessanti sono state davvero tremende, fare delle scelte sacrificandone altre è difficile assai.

Joesef e Becky Hill

Joesef al Sziget Festival 2024
Joesef in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

In apertura del Main Stage, stavolta, un po’ di downtempo con Joesef, forse l’unico momento davvero di grande tranquillità, la quiete prima della tempesta. “Permanent Damage” è un album da ascoltare ad occhi chiusi, magari in un cottage e con della pioggerella che tamburella le finestre. Quindi certamente con almeno venti gradi in meno.

Non ci spostiamo di nemmeno tanto, rimanendo in Regno Unito, con Becky Hill, una delle regine delle feature con i DJ, al pari livello di Bebe Rexha, Raye, Ella Henderson o Ella Eyre, per nominarne alcune.

Becky Hill al Sziget Festival 2024
Becky Hill in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Pochi si ricordano che “nasce” artisticamente con Oliver Heldens, “Gecko (Overdrive)”, un grande successo nelle dancefloor che compie dieci anni proprio quest’anno. Anche qui il tempo vola in maniera cattiva, la sofferenza da millennial imperversa continuamente da quando ho messo piede al festival.

Editors, Janelle Monáe e Naska

Ed eccoci con le sovrapposizioni cattivissime: gli Editors iniziano alle 18:45 al Revolut Stage e Janelle Monáe alle 19:15 al Main Stage, poi Naska, con cui abbiamo anche qui avuto un bello scambio di parole nel backstage dell’Ibis The Buzz Stage, anche post-medaglia d’oro nella pallavolo femminile alle Olimpiadi di Parigi, alle 20:10 e i Fontaines D.C. alle 20:45, con Sam Smith che parte alle 21:15. Cinque live in due ore, il dono dell’ubiquità va proprio a farsi benedire male.

Editors al Sziget Festival 2024
Editors in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Gli Editors si presentano in forma smagliante davanti ai fan aggregatisi all’interno del Revolut Stage, con quel martellante rullante di “Strawberry Lemonade”, brano pazzesco tratto da “EBM”, per poi subito saltare al 2007 con “An End Has a Start”, con atmosfere più dark. La macchina del fumo qui è davvero la protagonista, specialmente in questi momenti.

Janelle Monáe al Sziget Festival 2024
Janelle Monáe in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Dopo i primi cinque brani, è spola tra gli Editors e Janelle Monáe, che parte con “Float”, il modo più R&B di presentarci il reggae, che spesso sfocia nell’afrobeat (senza la esse!): infatti è in tour in Europa per promuovere “The Age of Pleasure”, uscito lo scorso anno.

Naska al Sziget Festival 2024
Naska in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Alle 20:10 la spola trova un terzo punto, ovvero quella dell’Ibis The Buzz Stage, poiché Naska, in pienissima forma e carico durante il soundcheck del pomeriggio, si ritrova anche lui nel suo primo live fuori dall’Italia. Questa data funge da conto alla rovescia per la prova del nove all’Unipol Forum di Assago nel giorno di Sant’Ambrogio. Da una parte la Prima della Scala, dall’altra proprio Diego Naska. Nell’intervista ne abbiamo proprio dette di tutti i colori.

Did you know
I could claim the dreamer from the dream?
Make you feel
Everything you’ve never even seen

Fontaines D.C. – Favourite (2024)

Dopo una mezz’oretta buona, questo pirlare (milanesi, cercate il vero significato della parola!) ritorna ad avere due punti, ovvero tra Naska e i cari Fontaines D.C., che rappresentano il terzo slot della mia Top 3 dello Sziget Festival. La loro scritta appesa e la semplicità dello stage, annessa e connessa alla loro strabiliante musica, si conferma come “less is more” sia il paradigma da seguire, in un mondo forse troppo pieno di stimoli visivi.

Fontaines D.C. al Sziget Festival 2024
Fontaines D.C. in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Sam Smith

Volevo venire qui da quando ero bambino e, mentre camminavo per la città oggi, ho capito che quello che voglio dire è: grazie per avermi ospitato qui.

Sam Smith dopo il concerto al Main Stage

Quattro album, pop, soul e gospel sono il tricolon firmato Sam Smith in questa carriera decennale, che lo ha portato a vincere una sfilza di premi, specialmente nel periodo tra il 2014 e il 2015. Look elegante, palco evocativo, ricco di scritte sociali e politiche tra justice, reversing the gaze, autonomy. Per tutto il resto c’è la voce inconfondibile del cantante britannico, che dimostra la grande bravura sia nella tecnica, che nel tenere il pubblico sulla cresta dell’onda.

Sam Smith in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Crystal Fighters e Modeselektor

I Crystal Fighters sono la band che rimpiango di non aver potuto vedere, ma queste tre ore sono state davvero pazze: purtroppo non passeranno in Italia e non si sa quando ritorneranno. Per il momento la sfioreranno a Vienna il 7 ottobre 2024.

Le energie riaffiorano solamente per il DJ set dei Modeselektor, dalle 2 alle 3:30 del mattino, che chiudono incredibilmente con “Felicità” di Al Bano e Romina Power ma interpolata con “A New Error” dei Moderat (è un “ma” relativo, considerato che i Moderat sono proprio la crasi tra Modeselektor e Apparat).

Clicca qui per vedere le foto del quinto giorno dello Sziget Festival 2024 di Budapest (o scorri la gallery qui sotto).

Sam Smith

SAM SMITH – La scaletta del concerto allo Sziget Festival di Budapest

Stay With Me
I’m Not the Only One
Like I Can
Too Good at Goodbyes
Diamonds
How Do You Sleep?
Dancing with a Stranger
Lay Me Down
Gimme
Lose You
Promises
I’m Not Here to Make Friends
Desire
Latch
Gloria
Unholy

Day 6 – Delilah (pull me out of this)

Incredibilmente siamo giunti all’ultimo giorno, non si sa come, non si sa dove, ma centoventi ore sono volate.

Victoria e Lany

Victoria dei Måneskin al Sziget Festival 2024
Victoria in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

La tirata finale è un mix tra un DJ set di pregio, come quello di Victoria dei Måneskin allo Yettel Colosseum, nel bollente lunedì pomeriggio di metà agosto e i Lany nel Main Stage (che poi molti ungheresi pensavano fosse una band che, tradotta, significasse “ragazza”, lezione tipo numero uno su Duolingo). La polvere che si innalza in questa giornata è la ciliegina sulla torta di quanto poi sarebbe stato difficile respirare normalmente per tutta la giornata.

Raye, Skrillex, Big Thief e Ivan & The Parazol

Yard Act al Sziget Festival 2024
Yard Act in concert at Sziget Festival 2024 in Budapest photo by Andrea Ripamonti

Anche qui la fascia 17:30-23:00 è stata tremenda. Tra il live di Raye (“Ooh, na-na, yeah”), seguito dall’art rock degli Yard Act, per poi passare alla dubstep di Skrillex e di nuovo al Revolut Stage per l’indie folk dei Big Thief.

Questo avanti-indietro è coronato poi con Fred Again.., visto a distanza in zona Petőfi Stage in quanto non ho voluto perdere l’ultima mezz’ora degli Ivan & The Parazol – con cui ci siamo divertiti a parlare di musica, Italia ed altro – con la sorpresa di Giorgio Fekete e Barnabás Héra dei Carson Coma sul palco per l’ultima canzone al bis (“Kérdőjelek és a válaszok”, “Punti interrogativi e risposte”).

Quest’ultimo uno “scambio” di favori, visto che gli Ivan & The Parazol si sono esibiti per la medesima canzone all’MVM Dome di Budapest, davanti a ventimila spettatori, durante il concerto dei Carson Coma il 6 aprile 2024.

Fred Again..

Il live di Fred Again.. è stato un sold-out immediato, che ha portato più di novantamila persone sull’isola sul Danubio: l’artista inglese è molto noto all’estero e ben poco al pubblico italiano, eppure il suo stile assolutamente inconfondibile spopola. Le collaborazioni con The Blessed Madonna per la sua signature track, “Marea (we’ve lost dancing)”, con i Swedish House Mafia e il rapper Future per “Turn On the Lights Again..”, insomma c’è una una voce grossa che va a imporsi sul mondo della musica elettronica.

Fred Again.. visto da uno dei droni (produzione Sziget Festival)

La ciliegina sulla torta sono i fuochi d’artificio imponenti alla fine del suo live di Fred Again.., mentre suonano le note di “Delilah (Pull Me Out of This)”, per ricordarci anche che… sta per chiudere il paese dei balocchi. E che ci rivediamo dal 6 all’11 agosto 2025.

Four Tet, Overmono e Nia Archives

Quando tutto sembra finito, la festa si sposta definitivamente dalle 23:00 alle 4:00 in Revolut Stage: Four Tet porta il suo DJ set che parte subito con “Lush”, uno dei capisaldi di “New Energy”. Un mix tra indie electronic e di ambient per una carriera quasi trentennale.

Da “Dialogue” del 1999 fino a “Three” uscito cinque mesi fa. Verso la fine, la comparsa di Skrillex (ma non di Fred Again.., assenza giustificata nei social – il tour de force tra Copenhagen, Göteborg, Helsinki lo ha completamente drenato di energie), per il brano a sei mani “Baby again..” contenuto nell’album “USB” di Fred Again..

Il mood danzereccio poi prosegue con gli Overmono, di casa XL Recordings, che ci trasportano sempre in questo mood etereo, grazie anche al loro ultimo album “Good Lies”, ma anche grazie alla solida collaborazione con Joy Orbison. Anche loro fanno parte della lunga lista di collaborazioni dell’album “USB” di Fred Again menzionato in precedenza, con il brano “stayinit”.

La chiusura viene affidata a una delle artiste inglesi con più potenziale, sia come artista, sia come DJ: Nia Archives. Il 12 aprile esce il suo album d’esordio “Silence Is Loud”, un connubio tra UK Garage, drum’n’bass, jungle, con questa sua voce soave alla Kate Nash e alla Lily Allen.

Ma non c’è solo la sua musica, ci sono i suoi remix, tra cui sempre Fred Again.., Jorja Smith, Lava La Rue e molti altri. Mamma mia che finale, come tiene il palco fino a quasi l’alba!

L’ultima alba

Fa finalmente un po’ freschetto all’interno dei boschi dell’isola di Óbuda, fa ancora più strano non sentire più nemmeno una canzone da nessuno dei palchi alle cinque del mattino: ora sì, è finita per davvero. La luce rischiara quelle che erano le silhouette degli alberi, un ultimo sguardo verso i palchi che solitamente vedi al buio ben illuminati e popolati di persone rivolte verso i DJ set.

L’ultima alba di questa edizione del Sziget Festival 2024 (foto di Philip Grasselli)

È così. Lo Sziget Festival è più di una rassegna di live o di esperienze diverse. È molto di più: davvero è difficile trovare qualcosa di più estraniante, che ti fa dimenticare per davvero di tutto. Fa quasi da spartiacque nell’anno di una persona, perché sai subito che parte istantaneamente l’attesa per la nuova edizione. Fidatevi.

Clicca qui per vedere le foto del sesto giorno dello Sziget Festival 2024 di Budapest (o scorri la gallery qui sotto).

Raye

FRED AGAIN.. – La scaletta del concerto allo Sziget Festival di Budapest

Kyle (I Found You)
Bleu (Better with Time)
Danielle (Smile on My Face)
Adore U
Places to Be
Berwyn (All That I Got Is You)
Jungle
Rumble
Peace U Need
Sabrina (I Am a Party)
Keem
Angie (I’ve Been Lost)/Clara (The Night Is Dark)
Marea (We’ve Lost Dancing)
Billie (Loving Arms)
Marco (And Everyone)
Delilah (Pull Me Out of This)

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Se non parlo di musica, parlo di sport. Se non parlo di sport, parlo di ingegneria. Se non parlo di ingegneria, parlo di meme. Se non parlo di meme è perché dormo.

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