Articolo di Fabio Lombardi | Foto di Roberto Finizio
I Kooks all’esame di maturità sul palco del Fabrique di Milano. In scena i brani di Listen: quarto album di studio che segna, di fatto, un taglio netto con il passato. Un passo naturale verso la ricerca di nuovi mondi, in cui le strimpellate spensierate dei lavori precedenti cedono il passo a sintetizzatori e sonorità più ricercate. Un atto quasi dovuto per chi vuole stare al passo di altre band nate come loro agli albori del nuovo millennio e consacratesi definitivamente di recente anche, e soprattutto, grazie a decisivi cambi di rotta: vedi Arctic e Kasabian.
Così come le compagini di Sheffield e Leicester, anche i ragazzi di Brighton sembrano avere tutte le carte in regola per riuscirci. Sul palco la band è un motore ben rodato, nonostante i numerosi cambi di formazione degli ultimi anni. I pezzi dal vivo filano via lisci senza intoppi, anche se in scaletta non ci sono più molte hit di un tempo, ma buona parte dei brani della tracklist di Listen: tra questi, It was London è sicuramente quello più convincente. Non mancano invece Do You Wanna e Naive a chiudere l’encore dopo un’ora e mezza scarsa di concerto, al termine della quale arriva inevitabilmente il verdetto.
Prestazione complessivamente positiva nonostante sia chiaro che la band fatichi ancora a lasciarsi alle spalle la gioventù. Lo si nota soprattutto nel modo di tenere il palco e, in particolare, negli atteggiamenti a tratti fanciulleschi del suo leader. Se c’è un qualcosa in cui i Kooks possono ancora migliorare, e maturare, forse è proprio sotto questo aspetto. Il tempo di crescere è arrivato, meglio correre per non lasciarselo scappare!
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The KOOKS – scaletta 22 Febbraio 2015 – Milano
Around Town
See the World
Ooh La
It Was In London
Bad Habit
Down
She Moves in Her Own Way
Eddie’s Gun
Dreams
Seaside
Westside
Always Where I Need to Be
Junk of the Heart (Happy)
Sweet Emotion
The Saboteur
Sway
Sofa Song
Forgive & Forget
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See Me Now
Do You Wanna
Naïve
