Reportage Live

LEWIS CAPALDI live a Milano: il successo della semplicità disarmante

Il giovane scozzese ha recuperato la data cancellata lo scorso marzo con uno straordinario sold out che ha commosso l’intero Forum di Assago

Articolo di Chiara Bernini | Foto di Andrea Ripamonti

Era il 7 marzo scorso quando i fan di Lewis Capaldi hanno dovuto fare dietrofront verso casa dopo che il loro beniamino era stato costretto a cancellare l’unica data italiana prevista per l’8 marzo a causa di una brutta bronchite. «Mi dispiace avervi deluso. Ci rivedremo presto», aveva scritto amareggiato sul suo profilo Instagram. E la promessa di ricontrarsi nel Bel Paese è stata mantenuta dallo scozzese che proprio ieri sera è salito sul palco di un Forum di Assago completamente sold out, portando davanti al pubblico dello Stivale il suo seppur breve ma già memorabile repertorio artistico.

Nei quasi tre mesi intercorsi dalla data annullata, Capaldi ha infatti dato alla luce il suo secondo album Broken By Desire to Be Heavenly Sent da cui sono stati estratti alcuni singoli tra cui Wish You the Best e Pointless. Due brani in pieno stile Capaldi che ieri, cantate a squarciagola dallo stracolmo palazzetto meneghino, si sono confermate instant classics tra i fan dello scozzese che per un’ora e venti hanno pianto e gioito con il loro idolo, celebrando insieme l’amore per la musica.

Lewis Capaldi in concerto al Mediolanum Forum di Assago foto di Andrea Ripamonti per www.rockon.it

Un’esibizione breve sì ma intrisa delle più variegate sfumature emotive. Tra cui spicca la tormentata malinconia, pesante come un enorme fardello trascinato sulle spalle di Lewis, il quale se ne libera attraverso il suo canto passionale. Una catarsi evidente sin dalle prime note di Forget Me. Fortunatissimo singolo estratto dal nuovo album con cui l’artista apre la serata milanese. Una scelta che fa immediatamente scoppiare il Forum in una voce all’unisono, dimostrando subito l’immensa caratura artistica di cui il giovane è dotato.

“È passato troppo tempo Milano!” esordisce il ventiseienne con il suo iconico (e strettissimo) accento scozzese dopo aver intonato il dolceamaro testo della straziata Forever. «Vi ingrazio di cuore per essere qui questa sera». «Sapete, Capaldi è un cognome italiano…peccato che io l’italiano non lo sappia parlare», continua il britannico sotto lo scroscio di applausi dei presenti sghignazzanti. «Questa prossima canzone è dedicata alle coppie», prosegue Lewis mentre introduce la stupenda Pointless. «Guardatevi: ora siete felici ma tanto prima o poi divorzierete ah ah».

Il palazzetto traboccante di giovani e adulti, gruppi di amici e coppie accorsi da tutta Italia ed Europa sorridono a uno dei tanti siparietti comici che il cantante regalerà nel corso della notte meneghina. Una prova delle sue eccellenti doti da stand up comedian che gli permettono di smorzare sapientemente i toni drammatici della sua esibizione. E da cui i fan stessi del resto non si sottraggono: intonando spontaneamente “Sei bellissimo”; o lanciandogli indumenti personali come un abbondante reggiseno pieno di dediche che Capaldi indossa scherzosamente.

Lewis Capaldi in concerto al Mediolanum Forum di Assago foto di Andrea Ripamonti per www.rockon.it

Per non parlare della gag dal gusto tutto italiano in cui lo scozzese ha indossato un patriottico cappello da chef, brandendo la bandiera del Bel Paese su cui era scritto: “Luigi is back in town”. Insomma, tenerissime interazioni tra artista e pubblico, segno del rispetto e grande stima reciproci, fungendo da filo conduttore tra la commozione ed estasi dei presenti.

L’apice della serata viene raggiunto dalla triade strappamutande (ma anche strappalcarime) composta da Before You Go e dalle splendide Bruises e Wish You the Best. Queste ultime due, egregiamente eseguite da Capaldi con il solo dolce suono del piano come accompagnamento alla sua calda e potente voce, fanno venire la pelle d’oca. Così, in pochi secondi, una marea di luci inizia ad ondeggiare sulle teste del pubblico, il cui coro è talmente forte da sovrastare a tratti le robuste corde vocali dello scozzese.

Sulle loro melodie, Lewis suona la chitarra su un palco decisamente spoglio ma raffinato. Composto da sole quattro pedane su cui sono disposti in ordine basso, batteria, piano e chitarra. Da dietro, le gigantesche proiezioni di spazi trasognanti – a tratti desolati e bagnati da un ondeggiare calmo del mare – incorniciano la silhouette del cantante. Gli occhi sono tutti puntati su di lui. Di fronte al pubblico adorante, Capaldi si presenta in tutta la sua semplicità che lo ha reso un modello di ispirazione per le nuove generazioni. È un normale ragazzo di ventisei anni in t-shirt bianca e jeans, spoglio da qualsiasi maschera e intento a dare tutto sé stesso per la sua unica grande passione: la musica.

Lewis Capaldi in concerto al Mediolanum Forum di Assago foto di Andrea Ripamonti per www.rockon.it

Un amore che purtroppo ha anche i suoi lati oscuri, così come racconta lo stesso artista nel suo nuovo disco. Paure e fragilità ieri condivise anche con il pubblico italiano grazie alla struggente interpretazione di How I’m Feeling, eseguita da Lewis con l’ausilio della sua sola chitarra su cui ci si avventa con tutte le energie rimaste in corpo, mentre un fioco raggio di luce lo illuminava in penombra.

Si tratta di un singolo particolarmente toccante che dà anche il titolo al recente documentario biografico in cui l’artista si racconta. Dai sogni e aspirazioni fino al successo, svelando le ripercussioni che la responsabilità della fama ha avuto sulla sua salute mentale. È infatti ormai nota la sindrome di Tourette diagnosticata al cantante nel 2022. Tic nervosi dovuti al pesante carico di stress che Capaldi percepisce in qualità di giovane artista affermato. E i cui segni sono stati evidenti anche nella serata milanese.

Lewis Capaldi in concerto al Mediolanum Forum di Assago foto di Andrea Ripamonti per www.rockon.it

«È interessante riscontrare che la cosa che ami fare e che hai sempre voluto fare diventi qualcosa che ti causa tanta angoscia». Aveva ammesso qualche giorno fa il cantautore scozzese in un’intervista. «Voglio davvero essere bravo in quello che sto facendo, ma – aveva aggiunto con dolce rassegnazione – a volte mi sembra di non riuscirci. La ricerca della perfezione può farti sentire rotto». Una sincerità disarmante, rara da trovare nello star system. Esternazioni oneste che piacciono alla fanbase di Lewis, orgogliosa di supportare un artista che non prova vergogna a essere semplicemente sé stesso.

Un sostegno utile soprattutto nei momenti di maggior sconforto, quando Capaldi si volge al futuro, preoccupato per un potenziale peggioramento delle proprie condizioni di salute. «In questo momento sono a un punto in cui posso bilanciare la mia salute mentale e come mi sento in generale» aveva dichiarato. «Ma… se arriverò al punto in cui le cose peggioreranno probabilmente mi dirò ‘Non lo farò più‘».

Lewis Capaldi in concerto al Mediolanum Forum di Assago foto di Andrea Ripamonti per www.rockon.it

Non so che strada prenderà in futuro l’amato Lewis Capaldi. Eppure, dopo aver assistito ieri sera all’indescrivibile performance di chiusura di Someone You Love cantata a una sola voce più da noi che da lui, preferendo godersi lo spettacolo con gli occhi lucidi, ho sperato una cosa sola. Che il giovane cantautore ricordi come la sua sensibilità e schiettezza abbiano tracciato un’impronta indelebile nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Centrando così l’obiettivo più importante della musica: farti sentire vivo.

È questo ciò che contraddistingue veramente un grande artista. Stay safe Lewis.

Clicca qui per vedere le foto di Lewis Capaldi in concerto a Milano o sfoglia la gallery qui sotto

LEWIS CAPALDI – La scaletta del concerto a Milano

Intro: Broken By Desire to Be Heavenly Sent

Forget me

Pointless

Heavenly Kind of State of Mind

Fade

Before You Go

Bruises

Wish You the Best

Grace

Haven’t You Ever Been In Love Before?

Hold Me While You Wait

Encore:

How I’m Feeling Now

Someone You Love

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