Connect with us

Hi, what are you looking for?

Reportage Live

Metti una sera a Roma, un GIOVANNI TRUPPI a sorpresa in albergo. Ed è MUSIC SUITE

Abbiamo passato una serata con MUSIC SUITE di Edoardo Bettoja e il suo ospite segreto della sessione di gennaio: Giovanni Truppi. Perchè la poesia ha bisogno di nuovi spazi, e anche della bellezza di un albergo romano.

Articolo di Mariel Sanna | Foto di Virginia Bettoja

“Noi siamo, viviamo/Ci percepiamo in questo spazio e in questo tempo/E in questa dimensione […]

É giovedì 18 gennaio 2024, sono le 20. Siamo al 10imo piano del Hotel Mediterraneo, nell’atrio della suite numero 2. Edoardo Bettoja, padrone di casa, magistralmente introduce la serata, dando degli indizi sull’artista segreto. Alle parole “Artista della scena indipendente, diventato di interesse nazionale” si attiva un leggero brusio, si aprono le porte bianche ed eccolo in tutto il suo splendore: Giovanni Truppi.

Per tutto l’evento, Giovanni, guidato dalla maestria degli organizzatori della ‘suite’ Beatrice Gentili ed Edoardo, si racconta tra parole e musica. La narrazione parte dai suoi esordi a Napoli, dal suo primo album, dalla necessità percepita in quel periodo di riuscire a trovare una propria identità. Per acclimatare il pubblico e farlo entrare nell’atmosfera di quegli anni suona con chitarra e voce una magnifica versione acustica di Scomparire, e poi Il mondo è come te lo metti in testa, dall’omonimo album. Nella stanza la gente é rapita, l’atmosfera calda, l’intimità del luogo, quella chitarra, le sue facce, semplicemente poesia.

La serata prosegue, i padroni di casa ci guidano al piano terra in una sala più grande, dalle tende di velluto rosse, dove il pubblico aumenta e Giovanni continua ad illustrare come la sua carriera si sia evoluta e, anche grazie al sodalizio con Marco Buccelli, la musica sia diventata il suo pane quotidiano. Racconta della collaborazione con artisti come Niccolò Fabi, Calcutta, Brunori sas e di come sia contento che i suoi pezzi possano cambiare, assumere altre vesti. Ci parla di Nick Cave, delle sue influenze musicali variegate e rispondendo ad un consiglio richiesto da Moci (al secolo Marco Colagrande), manifesta la sua sua volontà di non essere sempre lo stesso, di cercare di non ripetersi, pur mantenendo un’identità ben salda.

Ed è in questo momento che performa Superman, tratto dall’album Giovanni Truppi e Conoscersi in una situazione di difficoltà pezzo di Poesia e civiltà. La poesia continua, la gente segue il flow, e inizia a cantare sottovoce.

La serata si evolve verso la fase attuale della sua carriera, e ci conduce in una nuova sala, ancora più grande, più scura, dove Giovanni, illuminato da meravigliose lucine, performa Tuo padre, mia madre e Lucia e racconta alcuni retroscena dell’uscita dell’album Infinite possibilità per essere finiti, prodotto da Niccolò Contessa e Marco Buccelli. A questo punto Truppi, lasciato libero di esprimersi, regala al suo pubblico gli ultimi pezzi della serata: La felicità, Tutto l’universo, Temporale, I miei primi sei mesi da rocker. E come in un abisso, il pubblico si perde in questo mare di poesia che lo porta ad applaudire a lungo l’artista.

Questo è Music Suite, un evento unico nel suo genere, un viaggio itinerante organizzato all’interno di un hotel, in cui la storia dell’artista viene narrata anche attraverso l’utilizzo sapiente degli spazi, adattati al percorso artistico di quest’ultimo. Si passa dall’intimità di una stanza, per poi ampliare spazi e pubblico al procedere della narrazione. Come ci ha raccontato Edoardo Bettoja, oltre a essere maestro di casa (la sua famiglia possiede lo storico albergo dal 1875) anche ideatore insieme a Beatrice e direttore artistico di Music Suite, amante e una vita passata a lavorare nella musica, l’idea è di coinvolgere sempre più artisti di fama nazionale e allo stesso tempo dare spazio a figure emergenti con Camera Z, spin off del format che prevede l’utilizzo solamente di una stanza, come spazio embrionale da cui poi uscire una volta che l’artista avrà raggiunto una sua maturità musicale.

Edoardo e Beatrice, con cui abbiamo parlato un po’ alla fine della serata, e’ alla terza “prova” del format itinerante, adattabile sulle varie anime che animano la serata. Edoardo ci ha ricordato come settembre hanno ospitato Erica Mou, e anche qui il percorso non e’ stato a caso: ogni stanza ha ricordato un luogo di ispirazione delle sue canzoni. Tra gli altri che hanno partecipato anche Folcast, Moci e gli emergenti Galil3o, Niveo e Mille.

Il progetto, che vuole arrivare ad altri hotel e citta’ (Milano e Napoli sono nel radar), farà un anno a maggio e ha già catalizzato l’attenzione di etichette e artisti di un certo calibro. Per il momento le serate sono sviluppate principalmente in hotel della capitale, ma l’ambizione è di riuscire a portare il format in altre città dello stivale.

Insomma una serata fresca, genuina, che ha dato brio e calore ad una notte romana invernale. Un evento dai connotati diversi, che vuole contribuire a ridare spazio a musica di qualità, grazie all’esperienza e al gusto degli organizzatori, in una scena musicale in costante mutamento.

Attendiamo le prossime serate (una volta al mese)… con impazienza.

Foto di Virginia Bettoja per Music Suite

MUSIC SUITE: La scaletta del secret concert di Giovanni Truppi

Scomparire

Il mondo é come te lo metti in testa 

Superman

Conoscersi in una situazione di difficoltà

Tua padre mia madre lucia 

La felicità

Tutto l’universo

8 temporale

9 i miei primi sei mesi da rocker

Written By

Dall’Adriatico centrale (quello forte e gentile), trapiantata a Milano passando per anni di casa spirituale, a Roma. Di giorno mi occupo di relazioni e istituzioni, la sera dormo poco, nel frattempo ascolto un sacco di musica. Da fan scatenata della trasparenza a tutti i costi, ho accettato da tempo il fatto di essere prolissa, chiacchierona e soprattutto una pessima interprete della sintassi italiana. Se potessi sposerei Bill Murray.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Scopri anche...