Articolo di Veronica Drago (Padova) | Foto di Marco Arici (Milano)
È stato un giovedì 27 giugno caldissimo a Padova, e non solo per il grado di umidità insostenibile a cui la Pianura Padana è abituata.
A far alzare la temperatura sono stati Salmo e Noyz Narcos che hanno scelto il Festival di Sherwood come tappa veneta del loro tour HELLRAISERS.
Un live “da paura” che ha ricreato sul palco l’atmosfera da horror movie su cui è imbastito il racconto del loro primo joint album CVLT e del repack CVLT HELLRAISERS, tra lampioni di luce inquietante, tombe sfatte, panchine abbandonate e bidoni arrugginiti su cui Noyz, armato di spray can, a un certo punto torna writer per un momento. Sullo sfondo la casa del male apparsa nel corto firmato dal regista Dario Argento con cui era stato annunciato al grande pubblico il loro primo lavoro insieme; di fronte ad essa un enorme cancello spettrale che poco dopo le 21:30 si spalanca accompagnando l’ingresso trionfale di Salmo e Noyz on stage.
Alla loro vista la folla di Sherwood impazzisce letteralmente, preda di una folie à deux in cui gli assi del rap italiano, coadiuvati dalle fidate colonne Dj Damianito e Dj Gengis, trascinano il pubblico in un mondo gore fatto di metriche al vetriolo che vedono fondersi tra loro hip-hop, punk ed elettronica.
Salmo e Noyz Narcos sono le due facce diverse della stessa medaglia fatta di rap hardcore che non ha bisogno di fronzoli o diversivi; il primo tagliente, scenico e mai domo, il secondo oscuro, denso e granitico, due caratteri opposti ma dannatamente complementari, entrambe brutali e forti del loro passato, della gavetta e del talento che si portano appresso in qualsiasi cosa decidano di cimentarsi.
L’ambientazione cresce e si evolve ad ogni pezzo, la casa horror viene presa d’assalto fino ad incendiarsi per poi risorgere all’alba di una nuova era; si parte con Anthem in cui Salmo e Noyz si tributano l’un l’altro a ricordare al pubblico chi hanno di fronte quella sera. Poi via sparate una dopo l’altra Hellraisers, Cringe, Ghigliottina, Incubi. Ma non c’è solo CVLT nell’aria, lo spazio è preso d’assalto anche dai grandi classici, primo fra tutti Mic Check, con il cuore che esplode a sentirlo dal vivo così. Poi via, il viaggio continua: Croci € Cristi, Grindhouse, M3, Perdonami / Nightcrawlers. Quando arriva Brujeria l’aria è rovente e incontenibile e resta tale passando attraverso tutti gli altri capitoli della storia fino a quando Salmo e Noyz invitano la folla a prendere fiato, si fa per dire, con Respira. Nel frattempo siamo passati attraverso leggende come Attica, 1984, Zoo de Roma, La Prima Volta, solo per citarne alcune. Avanti tutta verso L’alba e La Fine, non prima di aver ascoltato quello che è il brano più horror che sia mai stato scritto nella scena italiana, il canto simbolo del rap più truce: Verano Zombie.
Insomma, il joint live di Salmo e Noyz Narcos è assolutamente da vedere, una favolosa allucinazione collettiva che prende vita anche grazie ai visual curati da Andrea Folino, proiettati alle loro spalle, dove ad ogni movimento si trasformano in diretta in teschi, hellraisers e zombie, a ricordarci che sì, signore e signori, i mostri sacri del rap italiano restano sempre e soltanto loro.
HELLRAISERS – la scaletta del concerto di Padova
- Anthem
- Hellraisers
- Cringe
- Ghigliottina
- Incubi
- Mic check
- Croci € Cristi
- Grindhouse
- M3
- Perdonami / Nightcrawlers
- Brujeria
- Cvlt
- 90 Min
- Rap money
- Hotline
- Attica / S. A. L. M. O.
- 1984
- My love song 1/ My love song 2
- Zoo de Roma / La prima volta / Drag me to hell
- Respira
- Russell Crowe
- Verano zombie
- L’odio
- Via con me
- L’alba
- La fine