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Reportage Live

SONATA ARCTICA + STRATOVARIUS: il racconto e le foto del concerto all’Alcatraz di Milano

Articolo di Giulio Taminelli | Foto di Federico Buonanno

A vent’anni di distanza dal loro ultimo tour condiviso, tornano in Italia sullo stesso palco Sonata Arctica e Stratovarius, due mostri sacri del power metal che, grazie al loro tour Nordic Power Metal Titans hanno riempito l’Alcatraz di Milano sino quasi a farlo scoppiare. In apertura gli Induction. Andiamo a scoprire insieme come è andata.

Induction

Suonerà provocatorio, ma sono convinto che gli Induction siano stati la miglior band della serata.
Solo cinque tracce per la band di Tim Hansen, ma tanta voglia di stare sul palco e dimostrare di essere all’altezza del compito di “apripista” a due delle più importanti formazioni della storia del power metal.
Musicalmente orecchiabilissimi nonostante le derive prog, gli Induction si distinguono per un ultilizzo del palco molto dinamico e per la “partecipazione visuale” di tutti i membri, un modo per dire che nessuno se ne stava fisso sullo strumento come in sala prove, errore commesso da molte band affermate poiché per un certo periodo andava di moda farlo (non ne ho mai capito il motivo).
menzione d’onore per il cantante Antonio Calanna, sostituto di Craig Cairns che ha dato sfoggio di una voce a dir poco eccezionale.

Sonata Arctica

Dopo aver assistito allo show acustico al Live di Trezzo dello scorso anno, ero desideroso di gustarmi il contrasto causato dal ritorno dei Sonata Arctica alla realtà amplificata, certo di poter trovare interessanti spunti musicali. Purtroppo, le mie aspettative non si sono concretizzate, dato che il concerto dei “Sonata” si è rivelato essere poco più di una mera sequenza di brani con poca anima. Sia chiaro che, al di fuori di alcuni limiti vocali dimostrati dal cantante Tony Kakko, l’esecuzione è stata assolutamente perfetta, ma non c’è stato davvero nulla di più. Forse sarà colpa delle mie aspettative troppo alte ma, dopo un tour in cui Kakko ha spinto sul raccontare e raccontarsi, mi aspettavo rimanesse qualcosa a livello artistico da quel tipo di esperienza. Per quanto riguarda l’esecuzione, ovviamente Ecliptica e Silence sono state le fonti principali per quanto riguarda la selezione delle tracce in scaletta, con rare menzioni a lavori più recenti. Insomma, sicuramente un buon concerto per un fan desideroso di ascoltare dal vivo il suo gruppo preferito, ma a livello tecnico nulla di più di una playlist “The Best Of Sonata Arctica” di Spotify.

Stratovarius

Decisamente di livello superiore l’esibizione degli Stratovarius, grazie ad una maggior attenzione per il pubblico e ad una presentazione dei pezzi più coinvolgente.
Punto a favore di questo combo sul precedente è l’essere ancora in piena attività, cosa che gli permette di creare dei momenti di dialogo e di rinnovamento in grado, di anno in anno, di caratterizzare le esibizioni dei singoli tour. (non che i Sonata Arctica non siano in attività, però è da ammettere che gli “Strato” in questo momento stanno spingendo parecchio).
A onor del vero, va detto che le tracce dell’ultimo album non riescono a far particolarmente breccia nel cuore del pubblico, però apprezzo lo sforzo nell’ inserirle.
Timo Kotipelto, seppur a “risparmio energetico” sui movimenti per via dell’età, riesce comunque a regalare al pubblico una performance vocale di altissimo livello.
In generale, a dover trovare a tutti i costi un difetto nell’esibizione, non ho apprezzato la poca mobilità sul palco. Sia chiaro, è un mero gusto personale, però a me le band statiche non dicono nulla. Non dico che sia necessario passare il concerto a saltare a tutti i costi, però spostarsi per il palco e creare “momenti” in punti diversi rispetto al canonico centro della scena rende il tutto decisamente più interessante.


Per dare un giudizio generale alla serata, per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare che l’esecuzione perfetta dei propri pezzi non sia più sufficiente per creare uno show di qualità. In un mondo in cui la musica è ormai accessibile a tutti, bisognerebbe porre maggiore attenzione allo spettacolo proposto, poiché il concerto non è un semplice momento di ascolto dei brani ma un’esperienza a tutto tondo.

Clicca qui per vedere le foto del concerto di Sonata Arctica, Stratovarius e Induction all’Alcatraz di Milano o sfoglia la gallery qui sotto:

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Sonata Arctica – la scaletta del concerto di Milano

Closer to an Animal
Black Sheep
First in Line
Broken
I Have a Right
Paid in Full
Replica
8th Commandment
Tallulah
FullMoon

Encore:
The Cage
Don’t Say a Word

Stratovarius – la scaletta del concerto di Milano

Survive
Eagleheart
Speed of Light
Paradise
Broken
Winter Skies
World on Fire
Stratosphere / Holy Light
Father Time
Frozen in Time
Black Diamond

Encore:
Forever
Unbreakable
Hunting High and Low

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