Articolo di Roberta Ghio | Foto di Roberto Finizio
Dopo anni di assenza, tornano in Italia i The Rasmus, coinvolti in un lungo tour che li vede in giro per l’Europa da marzo scorso. Ieri sera, 9 ottobre, finalmente è la volta di Milano, dopo la data di Treviso del giorno prima. La serata all’Alcatraz inizia presto. Sono le 19.20 quando sul palco salgono gli Overlaps e a seguire, alle 20.00, i The Shiver, due interessanti rock band italiane, potenti ed energiche ognuna a proprio modo, che con grande maturità di chi sa calcare la scena, accolgono e coinvolgono i fan che piano piano popolano la sala, creando un bel clima carico per Lauri Ylönen e la sua band.
Sono le 21.00 quando, in un Alcatraz al buio con luci psichedeliche stile flash ad intermittenza sparati sul pubblico, salgono sul palco i The Rasmus e danno il via alla loro esibizione con F-F-F-Falling, tratto dall’album Into del 2001; come racconterò, la selezione dei brani presentati nell’arco della serata proviene per la maggior parte da Dead Letters, album del 2003, mentre pochi sono i brani tratti dall’ultimo album Dark Matters, uscito nel 2017. Ma procediamo con ordine.
Il palco non è molto grande, la scenografia molto semplice, le luci che, nell’arco della serata si alterneranno tra i colori rosso, rosa, verde, blu, saranno sempre molto intense, creando un effetto quasi di “ovatta” sul palco, da rendere difficile vedere bene in volto la band. Sarà un concerto decisamente “In The Shadow”!
Tuttavia quello che pur nell’ombra si vedrà, ma soprattutto si farà sentire, è la carica di Lauri Ylönen, che salterà per quasi tutto il tempo, ben coadiuvato dai suoi compagni di palco, ma anche ben motivato da un pubblico che ha partecipato al live con cori ed interi pezzi cantati, sotto l’ottima direzione dello stesso Lauri.
Dopo F-F-F-Falling è la volta di Guilty, a seguire una acclamata No Fear e, dopo Empire, una Time To Burn decisamente intensa e sentita. Le pulsazioni sono sempre molto alte, fino a quando la band si raccoglie al centro del palco e, avvolta da una coltre di luci che vanno dal rosso al giallo ocra, esegue in acustico Not Like the Other Girls e Still Standing; in questa seconda il pubblico, che già nei pezzi precedenti aveva dimostrato di conoscere molto bene il repertorio dei The Rasmus, dà conferma del proprio talento canoro ed amore verso la band. Prova ne è che l’inizio di First Day of My Life sarà proprio cantato a cappella da Lauri e dal pubblico, per poi esplodere anche con la parte strumentale. È in quel momento, nell’intro, che per un attimo “l’ombra” sparisce, torna per pochi minuti la luce e mi rendo conto che Lauri ha sempre quel viso da giovane ragazzo di 20 anni fa, forse qualche rughetta, il minimo direi, ma sempre lui. Torna la coltre ed il live prosegue. Ed arriva anche In The Shadows, attesissima e con un’esecuzione strepitosa.
Se da un lato i brani sono stati eseguiti uno via l’altro, non è mai mancato il contatto col pubblico: durante la serata ci sono stati più e più lanci di plettri ed anche racconti, alcuni divertenti, come quando Lauri per presentarsi dice: “Veniamo dalla Finlandia, abbiamo la neve, Santa Claus e … la sauna!” alcuni vere e proprie dichiarazioni d’amore verso l’Italia ed anche la confidenza nel raccontare che, anche se è dal 2012 che non vengono, Lauri cammina per le strade di Milano ed è come se fosse ieri. E sul finire fa una promessa… torneremo presto, forse l’anno prossimo! E viene da rispondere: e noi vi aspetteremo!
Una bella serata, vissuta con energia ed intensa partecipazione da parte di tutti. E vediamo l’anno prossimo cosa succederà!
The Rasmus – La scaletta del concerto di Milano
F-F-F-Falling
Guilty
No Fear
Empire
Time to Burn
Immortal
Justify
Nothing
Wonderman
Not Like the Other Girls
Still Standing
Funeral Song
First Day of My Life
In My Life
Livin’in a World Without You
In the Shadows
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Holy Grail
Sail Away
