Articolo di Cristina Previte | Foto di Roberto Finizio
La serata si apre con l’esplosiva Gaia che intrattiene i fan in una performance magistrale tra italiano e portoghese, si nota subito che non ha paura di osare e di fare della sua identità un vero e proprio punto di forza. Il suo stile è inconfondibile. Un live essenziale ma allo stesso tempo intenso ed emozionante, in cui la voce di Gaia è al centro, ma anche la sua sensualità. Non appena finisce il suo live ringrazia e presenta subito Tove Lo, che apparirà poco dopo.
Intorno al palco sono stati allestiti pezzi soffici di nuvole. Che hanno reso il set molto onirico. Dopo un’introduzione strumentale piena di fumo e luci inquietanti, Tove Lo è uscita come una “regina danzante delle nuvole” trionfante mentre si esibiva in Pineapple Slice. Conosciuta per i suoi costumi spigolosi e unici, non ha deluso il suo abbigliamento, Vestita con un costume a strisce dorate ornato di capezzoli disegnati, l’artista ha superato anche le più rosee aspettative della sua esibizione.
Ha iniziato il set con molte nuove canzoni dal suo album Dirt Femme. Poi è passata alle sue canzoni più danzanti/rave con successi da pista da ballo, come Disco tits. Durante questo brano si è svolto uno straordinario spettacolo di luci arcobaleno, riaffermando il ruolo di quest’artista di indescrivibile talento come icona LGBTQ+.
Con Talking Bodies, ha trasformando il Magnolia in una discoteca, pavoneggiandosi da sinistra a destra. La sua interazione con i fan è palpabile. La sua voce è così precisa, puoi sentire la sua passione ed eccitazione con le fluttuazioni e i cambiamenti di cadenza mentre le cose accadono dal vivo.
Tove Lo continua ad alzare l’asticella nel bilanciare emozioni profonde e pezzi pop. Nelle sue canzoni tocca temi come la salute mentale e la fiducia in se stessi. Abbatte ogni discriminazione di genere e ama l’empowerment del corpo femminile e la fiducia nella propria immagine di sé.
Ha poi cambiato il tono dello spettacolo in un’atmosfera un po’ più lenta e più intima in True Romance e Moments.
Le montagne russe emotive si sono concluse al massimo con No One Dies From Love, un successo tratto dal suo album del 2021 Dirt Femme. L’inno dello stadio degli anni ’80 risuonava nell’aria mentre i fan ballavano, cantavano e guardavano incantati la performance avvincente. Il pubblico è esploso non appena sono partite le prime note della penultima canzone, Habits la più attesa, amata e emozionante, sempre con quel pizzico di tristezza che la rende ancora più speciale.
Il pop purtroppo non è sempre frizzante e brillante. Tove Lo, dimostra che la musica può essere un modo emotivo per resistere alla tempesta della vita. Ha reso la musica pop qualcosa da prendere sul serio avvolgendo idee sull’amore, problemi riguardo al corpo, in accattivanti sonorità con synth anni ’80.
In conclusione un concerto che fa bene all’anima e al corpo, ti fa dimenticare chi sei e dove ti trovi, l’importante è ballare e non fermarsi mai.
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TOVE LO: La scaletta del concerto di Milano
Pineapple Slice
Attention Whore
Cool Girl
Are U Gonna Tell Her
2 Die 4
Talking Body + RMX
Really Don’t Like You
Disco Tits
Moments
True Romance
Grapefruit
Glad He’s Gone
Suburbia
Mateo
Borderline
How Long
True Disaster
Hey you got drugs?
I lake you
Habits
No One Dies From Love