Articolo di Roberta Ghio | Foto di Davide Merli
Esageriamo? Bene! Ed è così che, dopo la data zero a Roseto degli Abruzzi e le due al Palalottomatica di Roma, Ultimo, al secolo Niccolò Moriconi, vincitore della categoria nuove proposte del Festival di Sanremo 2018, domenica 4 novembre arriva a Milano, sul palco del Mediolanum Forum, per l’ultima di quattro date che concludono un 2018 ricco di soddisfazioni e successi per il giovane cantautore romano ed anticipano il Colpa delle Favole Tour, già annunciato per la primavera 2019, i cui biglietti sono stati messi in vendita nelle scorse settimane.
Sono le 21.20 quando, in una scena buia, viene riprodotto un audio contenente vari spezzoni di presentazioni, tra cui ben riconoscibile uno tratto dal Festival di Sanremo; subito a seguire Sabbia, iniziata fuori campo ed accolta dalle urla del pubblico di giovani e giovanissimi, ma anche qualche rappresentante più adulto, presenti al forum. Dopo le prime strofe, fa l’ingresso sul palco Ultimo e la serata prende il via! Jeans, t-shirt bianca del suo merchandise, occhiali neri e felpa, che terrà giusto il tempo della prima canzone. Un palco che vede l’usuale parte centrale in cui suonano i musicisti che accompagnano Ultimo, delle strutture verticali leggermente curve che danno l’idea di un guscio da cui verranno proiettate luci e laser ed una passerella che si allunga verso il pubblico, che Niccolò percorrerà per tutta la durata dello show.
Dopo Sabbia, è la volta de Il Capolavoro, in cui laser verdi invadono la sala e a seguire la divertente Canzone stupida, in cui il pubblico fin dalle prime note terrà l’allegro Uoo-oo-ooh. Dopo i primi brani, un Ah belli!!! Come state? urlato con il cuore anticipa il saluto ed i ringraziamenti di Niccolò, durante i quali ci racconta che il primo concerto della sua vita lo ha tenuto proprio a Milano, 10 mesi fa alla Santeria e di come sia divertente e non casuale concludere il tour proprio laddove ha iniziato, a Milano, città alla quale, confida, deve molto.
È sicuramente sbalorditivo il talento di Ultimo espresso non solo nei suoi testi, che raccontano di sogni, che parlano d’amore, del rapporto con i genitori, di tutti quei sentimenti che fanno parte del quotidiano e che con abilità ed un consapevole e maturo utilizzo delle parole ha saputo tradurre su carta, in maniera tanto semplice quanto intensa, ma anche nella padronanza e la sicurezza con la quale Ultimo affronta il palco e di come abbia saputo fare breccia nei cuori e nell’anima di un pubblico che ora è il suo pubblico, che ricambia con una partecipazione a dir poco emozionante. Chi era al forum domenica sera ha vissuto un live in cui tutti i brani sono stati cantati a squarciagola dai fan, con tanta partecipazione da risultare chiaro che quei testi rappresentano qualcosa che si è vissuto, almeno per un momento.
In diversi brani, come ad esempio Ti dedico il silenzio, la voce del pubblico sovrasta quella del cantante e quando i fan vogliono trasmettere ancora più calore di quanto non riescano a fare con la voce, lo fanno saltando e dando il via ad un letterale “batti piedi” che fa tremare il forum. Se si immagina il tutto illuminato a giorno dai telefoni, non può che risultare, molto suggestivo. L’emozione è ribadita dallo stesso Ultimo, che prima di dare il via a Il ballo delle Incertezze, racconta che quanto sta accadendo alla sua vita è un percorso che sta facendo insieme al suo pubblico e di come non ci siano parole per descrivere l’emozione, appunto, del ritrovarsi, in meno di un anno, dal cantare in cameretta al farlo nei palazzetti, davanti a migliaia di fan.
Dopo un primo set di brani accompagnato dalla band, Ultimo resta da solo e con chitarra eseguirà in acustico L’eleganza delle Stelle e Forse Dormirai. Ed è su questi brani che la sua immagine proiettata sugli schermi alle sue spalle, mi richiama alla memoria la copertina de Il piccolo principe, di Saint-Exupéry: un giovane uomo in piedi sul mondo, il palco, avvolto da stelle, le luci dei telefoni.
Dopo un intermezzo di laser rosa e blu e suoni “sintetici”, eccolo apparire seduto ad un pianoforte color oro, per dare il via alla parte finale del concerto, solo voce e piano, tranne quando verrà raggiunto da Mostro per cantare E fumo ancora. Un altro picco di intensità durante Sogni Appesi, quando lascerà al pubblico ribadire Da quando ero bambino solo un obiettivo dalla parte degli ultimi per sentirmi primo. La serata si concluderà con Peter Pan e una pioggia di coriandoli che invade la platea.
La parola chiave della serata? Emozione.
Ultimo – La scaletta del concerto di Milano:
Sabbia
Il capolavoro
Canzone stupida
Cascare nei tuoi occhi
Ovunque tu sia
Chiave
Ti dedico il silenzio
Vorrei soltanto amarti
Poesia senza veli
Mille universi
Dove il mare finisce
Il ballo delle incertezze
Domenica
Pianeti
Racconterò il silenzio
Stasera
L’eleganza delle stelle
Forse dormirai
—
La stella più fragile dell’universo
E fumo ancora (con Mostro)
Medley (Buon viaggio/Le stesse cose che facevo con te/La storia di un uomo)
Albachiara
Farfalla bianca
Giusy
Sogni appesi
Peter Pan
