Articolo di Margherita Valentini | Foto di Matteo Scalet
‘Sembra che la vita la sappia lunga e allora è lei, qualche volta, a risolverci i problemi’
Il 24 Maggio 2015 l’Auditorium Santa Chiara, Trento, ospita Irene Grandi. La sala è piena per poco più di metà, ma c’è un’atmosfera gradevole. Aprono il concerto gli Stargaters, vincitori del Centro Music Award 2014. Intrattengono il pubblico per una ventina di minuti, una durata perfetta per assaggiare questo giovanissimo gruppo e nel contempo pregustare il vero spettacolo.
Il tempo di rimuovere amplificatori e strumenti e si alza il sipario. Irene Grandi è fiorentina, classe 1969, più di vent’anni di carriera, innumerevoli successi ed importanti collaborazioni (tra cui Jovanotti, Pino Daniele, Vasco Rossi). L’ interprete entra e comincia senza indugi a cantare. Sul palcoscenico assieme a lei ci sono sei musicisti. Richiamano immediatamente l’attenzione il basso, la tromba ed il trombone, che creano da subito un ambiente morbido ed intimo. I primi brani presentati sono del nuovo album, “Un vento senza nome”, frutto, a detta della stessa autrice, di una sua crescita personale che l’ha portata a esplorare nuovi sound. Nonostante la musica sia molto piacevole, non si crea grande sinergia col pubblico, che rimane quasi sempre silente. Manca un po’ di energia.
Dopo una dozzina di canzoni, in questo clima un po’ frenato, la cantante e i musicisti si allontanano dal palco; entrano un divano e uno schermo. La sala è buia e in curiosa attesa. Si accende il proiettore che mostra le immagini dell’artista mentre svolge le sue prove sullo stesso divano presente sul palco. Due musicisti, i Pastis, accompagnano dal vivo il video, raggiunti poi dalla cantante stessa che integra la registrazione. Il risultato è davvero molto inusuale e interessante; il pubblico apprezza. Il secondo pezzo presentato nella stessa modalità di videoarte musicale, “Roba Bella”, sembra ancora più riuscito del precedente. In questo caso le immagini mostrano delle fotografie della quotidianità dell’Italia del sud e nel brano viene inserita la voce di un uomo del mercato, che urla, appunto, roba bella.
È, però, dopo questo felice esperimento che il mood della serata cambia veramente. La Grandi si è sempre messa alla prova con stili diversi, passando dal blues al rock, al pop; ed è con quest’ultimo che questa sera riesce a riconquistare il suo uditorio.
“Lasciala andare”, “BUM BUM”, “Se mi vuoi”, “Bruci la città” invadono il teatro e coinvolgono il pubblico, che canta appassionato. Un ragazzo si sposta sotto al palco e inizia a ballare, raggiunto alla fine da molti altri. La serata si conclude così, in un’atmosfera allegra e partecipata.
Irene Grandi – Scaletta “Un Vento Senza Nome” – tour teatrale maggio 2015
-A memoria
-Settimo cielo
-Prima di partire
-Cuore bianco
-Sono come tu mi vuoi
-Una Canzone che non ricordo più
-In vacanza da una vita
-Se Perdo Te
-Un vento senza nome
-Casomai
-Cometa di Halley
-PASTIS – Roba Bella
-Alle porte del sogno
-La Tua Ragazza Sempre
-Bum Bum
-Se Mi Vuoi
-Bruci la città
-Lasciala Andare
-Sè
