Foto di Roberto Finizio
La serata della celebrazione finale ieri allo Stadio Olimpico Grande Torino per il Komandante ed il suo esercito.
Vasco Rossi si è congedato dal suo popolo in un catino di anime sudate e festanti che lo hanno seguito lungo questa Via Crucis del Rock, partita quaranta giorni fa da Trento e sviluppata lungo 11 tappe tutte esaurite.
701 mila presenze per uno dei più grandi tour degli ultimi anni per la rockstar di Zocca ed il suo popolo che lo segue ad ogni passo.
Dopo due anni di pandemia, “Finalmente!!!” come gridava ieri il Kom, si sono trovati tutti di nuovo insieme per ballare, cantare e celebrare i 45 anni di carriera dell’ultimo e forse unico vero baluardo rock del nostro paese.
“Sono molto felice di questo tour che ho sognato per due lunghissimi e duri anni. Sono felice di aver finalmente potuto cantare in pubblico le mie ultime canzoni. Sono felice di averli incontrati, guardati negli occhi e incoraggiati. Mi sono mancati molto, è stato uno straordinario bagno di folla di cui avevamo proprio bisogno”

Queste le parole del Blasco che è tornato con la band allargata a 11 elementi con i fiati, sax, tromba e trombone che danno quel funky movimento, exciting dai primi pezzi. Come sempre al seguito la combriccola del Blasco divenuta un popolo di fedelissimi che lo seguono da sempre, ovunque e dappertutto, a cui si aggiungono i giovanissimi al loro “battesimo di Vasco”, con addirittura piccoli fans ancora nel pancione della mamma al loro primo live del Komandante.
Come ad ogni ritorno Vasco Rossi ha fatto vedere davvero quali sono i numeri del successo riempiendo ovunque (anche con date doppie) tutti gli stadi ed arene italiane come nessuno degli artisti nostrani ha mai fatto e forse farà mai.
Al di là delle critiche, del popolo degli heaters ed i nuovi fenomeni di massa che sbandierano successi mai visti, il Blasco rimane un’istituzione, una garanzia ed un appuntamento fisso per chi ama la musica, come la grigliata di Pasquetta, come il weekend al mare, come il cenone di Natale.
Il mio personale settimo Vasco fotografico è stato come un incontro coi parenti o gli amici che non vedi da anni, ma che dopo pochi secondi ti aprono la scatola dei ricordi e delle emozioni. Il tempo passa ma le cose belle sono sempre lì custodite dentro a te, e la musica di Vasco rimane e rimarrà una parte di molti di noi (non mentite che vedo i nasi crescere).
Alla prossima Komandante: ti voglio bene \m/
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VASCO ROSSI: la setlist della data di Torino:
XI comandamento
L’uomo più semplice
Ti prendo e ti porto via
Se ti potessi dire
Senza parole
Amore… aiuto
Muoviti!
La pioggia la domenica
Un senso
L’amore, l’amore
Interludio
Tu ce l’hai con me
C’è chi dice no
Gli spari sopra
Stupendo
Siamo soli
Una canzone d’amore buttata via
Ti taglio la gola
Rewind
Delusa
Eh già
Siamo qui
Sballi ravvicinati del terzo tipo
Toffee
Sally
Anima fragile
Siamo solo noi
Vita spericolata
Canzone
Albachiara
