Foto di Andrea Ripamonti | Articolo di Stefania Clerici
Tre album all’attivo e un tour mondiale in arrivo come opener dei The Lumineers per il loro ‘Brightside World Tour, ecco che il pluripremiato cantautore inglese vincitore di due Brit Awards, James Bay arriva in città per l’unica data italiana del suo tour europeo.
Il clima ancora mite fuori dal Fabrique di Milano è ancor più scaldato con un inizio serata affidato a Kevin Garrett che ci porta verso il concerto per cui tutti i presenti sono accorsi sottopalco: James Bay. Capello alla Jhonny Deep, con molti molti anni in meno, un fedora in testa e la chitarra imbracciata pronto per colpire con la sua musica.
La gran parte dei pezzi proposti in setlist sono quelli degli esordi di “Chaos And The Calm”, con un inizio su Best Fake Smile, If You Ever Want to Be in Love e Let It Go. Non mancano poi i brani più noti del suo lavoro più pop “Electric Light” del 2018, come Wanderlust e Pink Lemonade e sopratutto qualche incursione da Leap, l’ultimo uscito lo scorso 8 luglio, con le amate “Give Me the Reason” e “One Life” .
Nel live non mancano incursioni inaspettate, con l’inedito Bad, la parentesi in acustico molto raccolta tra Silent Love e Need the Sun to Break e un finale tutto pop con la cover di Elvis Can’t Help Falling in Love. Il concerto si accompagna ad un clima colorato e di festa, dove i molti fan non mancano di cantare, battere le mani e incitare Bay, visibilmente contento e partecipe. Il suo pubblico sembra più apprezzare le canzoni più datate, conosciute e cantate a gran voce da tutti, mentre gli ultimi pezzi sono apprezzati ma passano più in secondo piano.
L’encore è affidato infatti alla hit tratte da Chaos And The Calm con Scars e Hold Back the River, entrambe molto sentite e volute dai fan, tanto gridate e saltate per un gran finale tutto in un crescendo. Il tour europeo di Bay continua in Svizzera, Germania, Olanda e Francia, per poi far ritorno in UK per una serie di date in piccoli club britannici, dove James Bay ha dichiarato di volersi muovere sul territorio in realtà più modeste, in modo da favorire la cultura indipendente, rispetto a riunire in grandi venue il suo pubblico.
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JAMES BAY – la scaletta del concerto di Milano
Best Fake Smile
Give Me the Reason
If You Ever Want to Be in Love
Wanderlust
Us
Let It Go
One Life
Incomplete
Bad
Silent Love (acoustic)
Need the Sun to Break (acoustic)
Save Your Love
When We Were on Fire
Craving
Pink Lemonade
Can’t Help Falling in Love
Encore:
Scars
Hold Back the River