Penultima serata ieri sera per Zucchero e la sua band, nello scenario delle Terme di Caracalla a Roma, che, come lo stesso Zucchero, dice “ha il sapore dell’eternità”. Ed è proprio una questione di sapori, odori, di un colore che rimanda ai ricordi, in primis i suoi certo, ma che in maniera del tutto commovente appartengono anche al pubblico che per tutta la serata, lo acclama, applaude, si commuove e allo stesso tempo danza sulle note di uno Zucchero in forma strepitosa.
Questa è la chiave di un concerto del bluesman (soul man fate un po’ voi, le etichette sono fatte per essere strappate vie) emiliano, come fosse una ricerca del tempo perduto di ognuno di noi che ci viene offerta per andare avanti. Una voce commovente, graffiante, che non ha mai una caduta, anzi risalite piene verso quel fiume di ricordi che sono l’infanzia, il passare degli anni e un futuro che gli appare triste quando parla di una guerra che sembra non terminare mai, della sua Romagna colpita dall’alluvione, per poi mostrarci occhi pieni di vita però quando si danza su grandi successi come Vedo nero, Diavolo in me, Con le mani, Overdose d’amore.
Quello di Zucchero è uno dei concerti che più dilania l’anima in realtà, perché si passa velocemente da uno stato di commozione profondissima quando canta brani come Un piccolo Aiuto, Soldati nella mia città, Blu, Un soffio caldo, Sarebbe questo il mondo, passando poi per un’intensissima Ci si arrende e La canzone che se ne va e poi di colpo ci si lascia andare a danza e gioia infinita. Il sapore più grande però, l’odore più intenso che ci riporta ad una grandezza che mai bisognerebbe in alcun modo dimenticare è quando ripropone Miserere: ecco sentire ancora una volta la voce di Luciano Pavarotti, quel profumo di grandezza, lì in quel pezzo di eternità, il suo volto sorridente che appare sui maxischermi, quella voce così maestosa e carica di vita fanno sì che il pubblico si alzi in piedi e che lo stesso Zucchero chiami a gran voce il nome di Luciano. La foto che appare di loro due insieme sui maxischermi è una delle immagini, dei ricordi, dei profumi che il mondo della musica dovrebbe custodire in una scatola per sempre.
Zucchero è accompagnato da una band di spessore mondiale: al basso Polo Jones, Kate Dyson (chitarre), Peter Vettese (Hammond, piano e synth), Mario Schilirò (chitarre), Adriano Molinari (batteria), Monica Mz Carter (batteria e percussioni), Nicola Peruch (tastiere) ai fiati Carlos Minoso, Lazaro Amauri Oviedo Dilout e James Thompson. Oma Jali, la vogliamo definire corista? Anche no, o meglio non solo. Vocalità da pietrificare anche la luna, stasera ospite d’onore in mezzo alle meraviglie di Caracalla. Tiene la scena durante la pausa di Zucchero offrendo altri sapori al pubblico come Stayin’ Alive e Honky tronky train blues.
Finisce con il brano storico ed uno dei più ironici (dei tanti) di Zucchero ma prima di lasciare il palco ringrazia il pubblico di Caracalla con “che Dio vi benedica a buon rendere. Saluta i tuoi, Saluta i tuoi. Noi crediamo nel blues, il blues non morirà mai“.
“Non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…“ (Dalla parte di Swann. M. Proust)
Per Proust bastava un piccolo dolce, la Madeleine, immersa nel tè di tiglio a riportare a galla il tempo che sembrava perduto e a ritrovare sapori e odori di voci che non ci sono più.
Ieri sera è bastato un piccolo grande Zucchero immerso in una tazza di blues per sentire il profumo di un tempo che forse crediamo non ci appartiene più ma che in realtà è sempre nei nostri cuori.
Foto Credits Daniele Barraco
ZUCCHERO – la scaletta del concerto di Roma – 3 giugno 2023
Spirito nel buio
Soul Mama
Sarebbe questo il mondo
La canzone che se ne va
Blu
Partigiano Reggiano
L’Urlo
Ci si arrende
Facile
Vedo Nero
Baila Morena
Il Volo
Let it Shine
Un piccolo aiuto
Un soffio caldo
Miserere
Overdose d’amore
Per colpa di chi
Chocabeck
Solo una sana consapevole libidine….
ZUCCHERO – Tour 2023
9 e 10 giugno alla RCF Arena di REGGIO EMILIA
4 – 5 luglio in Piazza Unità d’Italia a TRIESTE
24 – 25 luglio al Cortile della Reggia di CASERTA
27 luglio alla Valle dei Templi di AGRIGENTO
28 – 29 – 30 luglio al Teatro Greco di SIRACUSA
Biglietti in vendita a questo link > https://bit.ly/zucchero23